48. Changes

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L'aveva baciato.
Di nuovo.
Andando contro tutti suoi principi e ogni cosa in cui credeva.
Punto primo, aveva ascoltato il cuore anzi che la testa.
Punto secondo, quando Malfoy aveva detto di averla ferita lei non si era opposta, il che gli avrebbe potuto far credere di avere ragione.
Punto terzo aveva ricambiato il bacio non appena le loro labbra si erano sfiorate, risultando patetica.

Si staccarono, entrambi col fiato corto.
Tutti e due si fissarono per qualche secondo, indecisi su cosa dire, e proprio quando Draco sembrò voler aprire bocca, Hermione non ci riuscì.
Si voltò ed iniziò a camminare.
Non si sarebbe fatta prendere in giro da lui di nuovo.
Non avrebbe nemmeno dovuto baciarlo, però non era riuscita a resistergli.
Lei, la regina di Slytherin..."regina di ghiaccio" , così la chiamavano.
Eppure bastava quel biondino platinato dei suoi stivali per farla sciogliere.
Era l'unico in grado di farlo.

- Ma che fai, Granger? - le urlò Draco da dietro.

- Mi hai detto che sarei dovuta andare a piedi, giusto? Be ecco qui.- rispose senza voltarsi, ma qualche secondo dopo Malfoy le si era piazzato davanti facendola fermare.

- Cosa vuoi, si può sapere?- chiese Hermione imperterrita. -Hai intenzione di dirmi ancora quanto io non valga niente per te? Vuoi ripetermi che sono come tutte le altre?- continuò impassibile -Be Malfoy, me lo hai già detto, quindi ora puoi farmi andare.-

- Sta' ferma dannazione.- la bloccò il biondo, mettendolesi di fronte ancora.

- Mio Dio Malfoy, cosa accidenti vuoi? Ora ti dirò una cosa: come a te non frega niente di me, anche a me non frega niente di te. Quindi ora lasciami tornare al castello, e smettiamo di rivolgerci parola per sempre, okay? Quello che è appena successo è sbagliato e...- disse in tono di comando, ma venne interrotta.

- Cazzo ma non smetti mai di parlare?- chiese Draco, ed Hermione aprì bocca per ribattere, ma prima che ci riuscisse il biondo parlò ancora. -Granger non voglio che smettiamo di rivolgerci parola. Non voglio e non lo vuoi neanche tu. E io...merda ho fatto una stronzata ok? Lo so! È stata una stronzata quella di dirti che sei solo una conquista! Ma l'ho fatto perché non sapevo come comportarmi. Perché non mi ero mai sentito così con una ragazza. Insomma sei stronza, acida, piena di te, ironica da dare la nausea e cinica fino al midollo, fastidiosa, e mi irriti come nessun altro, eppure non so cosa diamine mi stai facendo! E non sai quanto mi costi ammetterlo, però te lo dovevo dire perché non sopporto più il fatto di essere ignorato da te... e tutte quelle stronzate del non rivolgerci più la parola io non lo sopporterei. Quindi devo dirtelo, Granger: io non so cosa diamine provo per te, ma non sei una conquista. E tantomeno sei come tutte le altre. Tu...tu hai qualcosa che...non lo so okay?! Però mi stai facendo qualcosa e non so cosa, non mi era mai successo. - concluse.

Hermione stette in silenzio, senza sapere cosa dire.
Gli credeva?
Si.
Gli credeva con tutta se stessa, si era fidata ciecamente delle sue parole, eppure pensava che la cosa fosse sbagliata.
In realtà non ne era sicura.
Insomma, per qualche ragione si fidava di Malfoy, però non sapeva se sarebbe stato saggio.
Eppure in quel momento sembrava così giusto...
Alla fine decise di fare l'ultima cosa che avrebbe pensato di fare.
Si alzò sulle punte, mise una mano dietro al collo di Malfoy e lo baciò.

- Tu sei il ragazzo più insopportabile, narcisista, stronzo, fin troppo sarcastico ed egoista che io conosca, Malfoy.- gli disse quando si staccò.

- Be...grazie?- rispose lui un po' sorpreso: si aspettava che avrebbe detto qualcosa di minimamente diverso dall'insultarlo.

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