- Detesto erbologia.- sentenziò Hermione Granger a denti stretti quella prima mattina di lezioni, tentando di togliere i rimasugli di terra dal suo grembiule.
- Io detesto la Sprout.- la corresse Daphne, lanciando un'occhiata sdegnata alla professoressa, che non le aveva permesso (nemmeno dopo aver insistito per minuti) di astenersi dall'estrarre l'essenza di Grassa Sedrum Acre...in quel momento interamente riversata sulle sue mani.
- Io detesto questo vostro lamentarvi continuamente.- aggiunse Malfoy.
Mentre Daphne gli tirò una gomitata con tutta la sua forza (che non era certo abbastanza per procurare il minimo dolore al biondo), Hermione si astenne completamente dal rispondere.
Esattamente.
Sembrava che non accennasse a farla finita con quella storia.
Draco sapeva che quando Hermione Granger si metteva in testa qualcosa non c'era modo di dissuaderla, e sapeva anche che la ragazza sarebbe stata solo contenta di non rivolgergli mai più la parola.
Tuttavia, però, quando la ragazza qualche giorno prima aveva affermato "Tu per me non esisti più", Draco non credeva che intendesse letteralmente che non sarebbe più esistito per lei.
Mai avrebbe immaginato di pensarlo, ma in quel momento gli sarebbe andata bene anche una delle sue solite battute acide e fastidiose, qualsiasi cosa, purché gli rivolgesse la parola.- Blaise passami la terra.- disse poi al suo amico.
- È finita.-
- Come? -
- Sei sordo? -
- Sta zitto.- concluse infastidito il biondo, per poi allontanarsi e riferire all'anziana ingobbita professoressa della mancanza di terra nella serra numero 4.
- Oh certo caro! Puoi andare a prenderne altra nel capannone delle scorte.- sorrise calorosamente la donna seguendo il ragazzo nella sua serra.
- Io non ho idea di dove sia questo capannone.- rispose svogliato lui.
- Nessun problema puoi farti accompagnare da...- iniziò la professoressa guardandosi intorno, fino a quando i suoi occhi non caddero su Hermione.
- Oh, Granger!- disse, sicura che lei fosse informatissima anche su quello, poi si rivolse nuovamente a Malfoy.
- Ti accompagnerà la signorina Granger, va bene?-- Va bene, professoressa.- ghignò Draco, mentre Hermione dopo aver rivolto un sorriso educato alla Sprout (Malfoy non sarebbe riuscito a rovinare il suo rendimento scolastico), si incamminò imperterrita fuori dalla serra a passo spedito.
- Stai correndo una maratona, Granger?- domandò sarcastico il biondo, affiancandola, ma senza ricevere risposta.
- Stai bene col grembiule comunque...mette in risalto le tue forme.- continuó il ragazzo, lanciando uno sguardo al lungo, largo, e rigido indumento grigio, che donava ad Hermione l'aspetto di un palo della luce.
Ancora nessuna risposta.
Cosí Malfoy si arrese, e decise di tacere.
Dopotutto, quella era pur sempre la Granger...da un certo lato sarebbe dovuto essere solo contento di non dover più sopportare la sua voce irritante.Arrivati di fronte al capannone di cui parlava la Sprout, Hermione si fermò e attese che Malfoy prendesse ciò di cui aveva bisogno, per poter tornare a lezione e porre fine a quella tortura.
- Sei morto lì dentro?- chiese la riccia, che attendeva il biondo fuori dal capannone.
- Non sperarci troppo.- rispose lui dall'interno, dopo che un ghigno gli avesse illuminato il volto...la Granger aveva aperto bocca eh?
Altri minuti passarono, e nessun segnale di vita da parte di Draco arrivò.
Hermione iniziò seriamente a chiedersi se si fosse perso, oppure se qualche grosso vaso magico l'avesse risucchiato.
Ad ogni modo, per quanto non le importasse cosa Malfoy fosse intento a fare là dentro (anzi forse a pensarci meglio sperava nel vaso magico risucchiapersone), si avvicinò all'entrata del grosso capannone, e si affacciò sperando di trovare quel dannato biondino e dirgli di muoversi immediatamente.
Prima che facesse in tempo anche solo ad avere una chiara visuale della struttura, però, la ragazza sentí una presa salda sul polso, e prima di realizzare cosa stesse accadendo si ritrovò con la schiena al muro e un Draco decisamente troppo vicino.
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Slytherin
FanfictionHermione Granger. 16 anni di astuzia, cinismo, sarcasmo, insensibilità e naturalmente fascino da vendere. Quale strada più adatta a lei se non la patria della furbizia e dell'ambizione? Se quel famoso primo settembre 1991 il cappello parlante avess...