- Ei, Hermione...ho sentito che McLaggen si è trovato un'altra. -
Blaise Zabini aveva passato tutto il pomeriggio precedente a gioire, dopo aver saputo da una sua conoscenza di grifondoro che tra Cormac McLaggen ed Hermione Granger, qualunque cosa ci fosse, era finita.
- È così. - rispose Hermione indifferente.
Quella mattina era andata in biblioteca molto presto, per poter ripassare prima dell'inizio delle lezioni, e a quanto pare anche Blaise aveva deciso di svegliarsi prima del previsto, essendosi appena seduto di fronte a lei.
- Vuoi parlarne? - chiese.
- Andiamo Blaise, mi conosci. Nessuno si è fatto male, McLaggen non sarebbe mai riuscito a spezzarmi il cuore. -
- Meglio così. - disse - Senti, sai che settimana prossima c'è la gita ad Hogsmeade? -
- Mhmh - annuí la Granger senza distogliere gli occhi dal suo libro.
- Me la concedi? - domandò allora il moro, sapendo che con lei non c'era da girarci troppo intorno.
A questo punto Hermione sollevò finalmente gli occhi dal grosso volume di Storia della magia.
- Senti Blaise, io spero tu non abbia frainteso quello che è successo tra noi, ma diciamo che in questo periodo sto bene così, nel senso da sola e vorrei concentrarmi di più su me stessa. -
La verità è che la ragazza aveva una certa paura.
Blaise era un suo amico, uno dei pochi a cui teneva davvero, e non voleva rovinare il rapporto.Al rifiuto però, il ragazzo, deciso a non darsi per vinto, strinse appena gli occhi, e li fissò in quelli della ragazza, appoggiandosi coi gomiti sul tavolo mentre un piccolo ghigno gli compariva in volto.
- Facciamo così. - disse -io e te usciamo ad Hogsmeade. Senza impegno, non diamogli nomi stupidi come "appuntamento" o altre stronzate simili. Due amici che escono insieme, e quello che succede succede. -
La ragazza era tentata da questa proposta, ed effettivamente uscire con Balise non sarebbe stato male.
Come aveva detto lui, senza impegno.- Ti porto a fare shopping. - aggiunse il bel Zabini sperando di cogliere nel segno, e ci riuscì.
- Be, Zabini come rifiutare. - sorrise allora Hermione, seppure non avesse accettato esclusivamente per lo shopping.
Nel frattempo, i tavoli intorno a loro si riempiva poco a poco di studenti assonnati pronti ad iniziare la giornata con un po' di sano vecchio studio.
***
- Sei fortunato ad essere arrivato ora. Un secondo più tardi e non mi avresti trovata. - disse Hermione irritata vedendo arrivare Malfoy in una camminata tranquilla, con quasi un'ora di ritardo rispetto al loro appuntamento.
Ogni volta che Draco ed Hermione avevano lezione di volo, la ragazza si presentava sempre con almeno mezz'ora di ritardo.
Questa volta, essendosi stancato, anche Draco se l'era presa comoda...forse anche un po' troppo, ma hey, ne aveva tutto il diritto.
E sapeva benissimo anche che Hermione era sicuramente arrivata in ritardo anche quel giorno, perciò l'aveva probabilmente aspettato dieci minuti a dir tanto.- Mi spiace che tu abbia dovuto aspettare Granger, ma penso che oggi fosse il tuo turno dato che io lo faccio sempre. -
- Non esistono "turni" per aspettare le persone, Malfoy. E la prossima volta cerca di arrivare in orario o mi troverò qualcuno di migliore per imparare a volare. -
- Non siamo sciocchi, se ci fosse stato qualcuno di migliore di me saresti andata da lui fin da subito, Granger. -
- Per Merlino, ora basta parlare e iniziamo. - concluse lei dopo un paio di secondi passati a cercare, in vano, una risposta per zittire Malfoy.

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Slytherin
FanficHermione Granger. 16 anni di astuzia, cinismo, sarcasmo, insensibilità e naturalmente fascino da vendere. Quale strada più adatta a lei se non la patria della furbizia e dell'ambizione? Se quel famoso primo settembre 1991 il cappello parlante avess...