1. Nice to meet you

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"Michael, sei ancora così?! Muoviti amico, abbiamo una festa!" Si sente la voce di Fred risuonare nella camera di Michael.
Siamo nel 1984, Los Angeles, Michael Jackson,26anni, artista nel boom del successo con l'album di Thriller , si è trasferito da poco in un lussuoso appartamento insieme al suo coinquilino Fred.
"Ma dobbiamo proprio andarci, sarà la solita serata" farfuglia lui.
"Mike, tanto già sappiamo che tornerò da solo a casa stanotte"
"Beh, almeno non rimango in bianco. Non vado alle feste tanto per perdere tempo".
"Si, l'ultima però invece di una ragazza ti sei portato dietro una volante della polizia"
"Questa sera sarà diverso, voglio un po' ampliare la mia rete" sostiene lui gesticolando con le mani una rete immaginaria.
"Sei un egoista peró! A me non lasci mai nessuna"
"Stasera sento che non sarà come le altre volte, me lo sento"
"Beh dillo ai tuoi ormoni!"
Michael finalmente si alza dal letto, entra in bagno e inizia a lavarsi. Dopo 10 minuti esce e si veste: pantaloni neri gessati stretti che risaltano le gambe e il bacino, maglietta bianca e giacca rossa di pelle particolare.
"Così di sicuro non passerai inosservato" gli fa notare Fred.
"Mah, vediamo i tori femmina che attrarrò" dice con una risata contagiosa.
Fanno per andare e dopo una mezzoretta si trovano lì. La festa ha luogo in una villa situata nel verde di una baia dove è collegata anche la discesa a mare.
Intanto, mentre cominciano a bere un drink, fa la sua entrata una ragazza del tutto nuova, non è famosa, non appartiene a quel mondo, è una ragazza dall'aria semplicissima ma dallo charme che riesce a catturare molti occhi in quel momento. Capelli castani chiari, occhi verde chiaro come l'acqua del mare, altezza normale, snella si ferma ad un tratto spaesata, come se cercasse qualcuno. Lei si chiama Jane, ed è stata invitata dalla sua migliore amica Stephany nonché amica del proprietario.
"Fred, credo di aver scelto la mia preda questa sera" attacca Michael ad un tratto mentre finisce il suo mojito.
"Mmm... non mi sembra una di quelle da una notte"
"Infatti"
"Che vuoi dire Mike?"
"Non lo sembra, ma tutte le donne sono un po' zoccole"
"Forse solo perché fino ad oggi nessuna ti ha detto no, mai dire mai bello"
"Beh stasera nessuno mi può dire di no, tanto meno quella lì, infondo deve essere onorata, l'ho scelta apposta"
Dice Michael mentre gli porge il suo bicchiere e si passa la lingua sulle labbra con fare riflessivo.
"Allora buona fortuna amico".
Michael fa per avanzare facendosi strada tra le miriade di persone che ballano e si ubriacano.
"Ciao! Cerchi qualcuno?" Le chiede lui senza sembrare troppo interessato.
"In realtà si, cerco una mia amica ma non la trovo da nessuna parte"
"Beh io conosco molte persone qui, anche il proprietario, se vuoi ti aiuto a cercarla" dice lui con fare un po' languido mentre le accarezza un braccio con un dito causandole la pelle d'oca.
Jane già sapeva cosa avesse in mente quel tizio, ma nonostante ciò doveva ammettere che aveva un modo straordinario di provocare uno strano effetto... piacevole. Lui era alto, snello, e con quel sorriso malizioso riusciva a catturarti.
"Sei molto gentile ma me la so cavare da sola"
"Oh, non te la prendere ma sei entrata qui già da 10 min e della tua amica non c'è traccia"
"Oh, non te la prendere" ribatte lei" forse perché mi stai facendo perdere tempo" finisce col dire con un sorriso non molto simpatico.
"Ehi, ragazzina chi ti credi di essere parlandomi in questo modo?"
Michael inizia ad innervosirsi, non aveva mai incontrato una donna capace di renderlo nervoso in così poco tempo.
"Una donna capace di tenere testa la tua arroganza, ragazzaccio"
"Guarda questa" esclama lui abbozzando un sorriso del tutto nervoso.
"Non mi conosci" le dice cercando di provocarla mentre si avvicina di più a lei fino a farle sentire il suo profumo, guardandola dalla testa ai piedi e congratulandosi senza dire niente.
"È questo il mio intento della serata, credo che il tuo invece sia quello inverso, ma ti avverto" si avvicina a lui Jane con sguardo provocatorio "non sono quello che cerchi, hai sbagliato palazzo" dice per poi superarlo tra la folla.
Jane lì per lì riesce a beccare la sua amica e Michael rimane di stucco, ma la reazione si trasforma in rabbia, come è possibile? Chi era quella ragazza? Perché si era permessa di beffarsi di lui? Non aveva capito chi era? O forse sì e lo ha preso in giro? Mille domande frullavano nella mente di Michael quando ad un tratto.
"Non ci credo amico, é successo proprio a te"
"Sta zitto Fred, non sono in vena"
"Ehi Mike, non te la prendere, infondo ce ne sono almeno un centinaio qui dentro"
"Ma non capisci?! È una sfacciata, ha osato prendersi gioco di me... come si permette quella cozza"
"Beh una cozza molto invitante"
"Smettila Fred"
Fecero per discutere e Michael prese un altro drink. Jane e la sua amica salutarono il proprietario...
"Ciao Stef! Come va?" Attacca Alex, il padrone di casa.
"Tutto bene Ale, bella festa complimenti!"
"Già complimenti!" Ribatte Jane.
"Ah lei è Jane, Jane lui è Alex"
"Piacere"
"Piacere mio Jane"
I tre continuano a parlare e all'improvviso.
"Ma guarda guarda chi si vede" dice Alex ad un tratto riferendosi a Michael e Fred che vennero a salutarlo.
"Vecchio mio! Come stai?!" Saluta Michael.
"Niente male, Ciao Fred! Volevo presentarvi queste due splendide fanciulle, Stephany e Jane!" Alex fa le presentazioni sopra l'imbarazzo di Jane e lo sguardo interessato di Michael.
"Piacere di conoscerti Jane!" Sussurra appena Michael a Jane mentre si limita a dare la mano all'altra ragazza.
"Piacere mio"
I due si parlano con lo sguardo, quasi come se volessero litigare proprio in quel momento. Ebbene Michael aveva nuovamente una chance di conoscere Jane.
"Che ne dite di ballare?" Propone Stef.
"Ottima idea!"
Alex e Stef vanno subito a ballare mentre Jane decide di andare a bere.
"Fred ti avevo detto che stasera sarebbe stato diverso"
"Michael attento a quello che fai, non sai mai come va a finire con ragazze serie, lasciala stare, farai per innamorarti amico e tu adesso stai iniziando la tua carriera"
"Fred non fare la mammina e poi non mi innamorerò mai, non fa per me e lo sai bene"
"Io ti ho avvertito"
"Deve essere mia"
"Di male in peggio"
Michael raggiunge Jane su un divano appartato con un altro drink... ma quanto beve?
"Posso sedermi?"
"Certo, purtroppo non è mio da dirti di no" gli riferisce lei.
"Hai una lingua biforcuta"
"E tu molto sete, scommetto che è il terzo"
"Sei una che osserva molto"
"Devo sapere dove mi trovo"
"Non sembri una da cocktail"
"Ti dirò, mi piace bere ma non ubriacarmi come le oche con cui scopi di solito"
"Mmm senza misure, cruda e realistica, ma chi ti dici che tu non stia sbagliando?"
"Prova a negarlo"
"No, ma ne sono consapevole"
"Beh continua così allora se ti fa sentire speciale"
"A te cosa fa sentire speciale?"
"Non ti conosco abbastanza per dirtelo"
"Conosciamoci allora"
"Non sei in grado bomber" sostiene lei mentre si mette a ridere.
"Mi piacciono le sfide, e tu mi sembri una molto allettante"
"È l'alcol a parlare!"
"A maggior ragione... dico la verità"
"Beh non mi interessi molto"
" se non ti interessassi saresti già andata via e invece..."
Michael fa per avvicinarsi pericolosamente alla sua bocca mentre le accarezza le labbra con un dito. Jane non si muove e sente una forte sensazione allo stomaco, mentre uno stato di nervosismo si fa strada nella sua mente: quel momento è tanto sbagliato quanto invitante. Ma non può cedere, non è una donna facile, non deve dargliela vinta.
"Hai un buon profumo" gli dice lei mentre gli accarezza il collo.
"Ti piace? Non sono solito metterlo"
"Si, dovresti farlo sentire a qualcuna della festa" dice con fare malizioso avvicinandosi a lui.
"Te?"
Lei lo guarda intensamente e Michael non sa spiegarsi cosa gli succeda. Perché si sente così nervoso, come spogliato davanti a quei occhi?
Lui rimane lì in attesa di quel bacio che l'aria ancora separa le loro labbra quando...
"Scusami devo andare in bagno"
Si alza Jane, come se nulla fosse lasciando Michael nella confusione più totale e un eccitazione al massimo allo stesso tempo.
"A che gioco stai giocando!?" La blocca per un braccio avvicinandola a se facendola combaciare con il suo bacino tanto da farle sentire la sua eccitazione.
"C'è sempre un no per la prima volta e questa sera è per te, ora lasciami"
Michael non dice nulla, la lascia andare, e ammette il suo fallimento. Ma quella donna era capace di farlo impazzire, in poche ore era riuscita ad alterarlo, ad eccitarlo, a farlo rimanere di sasso. Cos'è questa novità?

Conotnuaa fatemi sapere se vi piace!!

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