Capitolo 7

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Entrai in casa incavolata più che mai.
Ma chi si credeva di essere quel pezzo di merda.
Pure un lavoro mi dovevo trovare.
La mia solita sfiga.
Buttai il mio zaino blu della Napapijri a terra violentemente presi cuffie e telefono ed
aprii Instagram iniziando a guardare un po' di storie, finché non mi arrivò una notifica da un numero sconosciuto.
Guardai la foto profilo.
Era Jungkook.


Nella chat:
Jk: Ehi principessa
Ale: Cosa vuoi?
JK: Ti volevo solo informare  che per  le riparazioni della mia macchina sono 50'000.
Quasi sputai il succo che stavo bevendo.
Ale: Sono troppi dove cavolo li trovo?
JK: Questo non é un mio problema.

Visualizzai e buttai il telefono nel letto violentemente.
In quel momento ero un mix di rabbia e disperazione.
Avevo fame.
Mi alzai dal letto e andai al McDonald's, presi un panino gigante con porzione gigante di patatine e una cola gigante.
Il cameriere mi chiese  con aria divertita se per caso dovessi sfamare un'intera squadra di calcio ma io lo fulminai con lo sguardo e lui si allontanò capendo che non fossi dell'umore.
Uscita dal Mc iniziai a fare una passeggiata per digerire tutto quello che avevo mangiato, solo che sono talmente tanto sfigata che iniziò a piovere così mi rifugiai dentro ad un bar italiano.
Dentro c'era solo un signore.
"Buonasera signorina posso esserle d'aiuto?" disse in un coreano non tanto corretto.
"Parlo italiano" dissi io con un sorriso.
"Ah perfetto un'italiana finalmente, piacere Fausto" si presentò lui.
"Alessia" gli strinsi io la mano.
"Allora Alessia cosa ti porto?"
Non sono un tipo che beve alcolici ma in quel momento mi sembravano la soluzione migliore.
"Un martini" risposi.
Mi porse un bicchiere di martini e bevvi  tutto d'un sorso.
"Un altro" dissi passandoli il bicchiere vuoto.


Forse continuai così per altri tre o forse sette giri, non ricordo con esattezza.
L'unica cosa che mi ricordo é che ero ubriaca marcia e iniziai a raccontare a Fausto tutta la mia vita fino ad arrivare al discorso Jungkook.
"Quello stronzo pensa che io li ripagheró tutto, invece si sbaglia" dissi con un sorriso in volto.
"Capisci Fausto, capisci" dissi battendo la mano sul bancone.
"Cosa?" chiese Fausto confuso.
Risi istericamente.
"Ahahahah sei veramente divertente Fausto non come quell'idiota."
Vidi Fausto allontanarsi dal bancone e avvicinarsi alla porta del bar per poi aprirla.
"Dove vai Fausto, sei proprio come Jungkook."
Quello stronzo mi stava cacciando via.
"Vai via sei troppo ubriaca per stare qui, farò finta che tu mi abbia pagato tutti i drink" disse poi.
Tornai a casa alle cinque del mattino e mi addormentai.

A mezzogiorno mi svegliai avevo un forte mal di testa e non ero andata all'università.
Iniziai a rigirarmi sul letto solo che mentre lo facevo caddi per terra.
Mi alzai in modo goffo e andai in bagno, mi guardai allo specchio.
Fu un errore.
Avevo due enormi occhiaie e due segni rossi sulla guancia sinistra lasciati dal cuscino.
I miei capelli si erano gonfiati a dismisura.
Mi lavai velocemente il viso e decisi di farmi una doccia.
Mentre sceglievo i vestiti mi arrivò un messaggio.
Nella chat:
JK: Buongiorno principessa!
Ale: Primo non siamo in una favola Disney quindi smettila di chiamarmi principessa e secondo non é per niente un buongiorno.
JK: Non me ne frega niente se non è un buongiorno, ti volevo solo dire di venire all'officina così possiamo parlare dei danni della macchina.
Ale: Che giornata di merda ora dovrò pure vederti.
JK: Dillo che ti piaccio
JK: Ora ti mando l'indirizzo.
Lessi il messaggio ed entrai in doccia.

Non lasciare la mia manoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora