Capitolo 21

1K 40 1
                                    

I ragazzi finirono di provare alle dieci di sera circa.
Inziarono tutti ad andare via tranne Jungkook.
"Jk non vieni?" chiese Hobi al più piccolo.
"No,proverò ancora" rispose il maknae.
Stavo per uscire dalla stanza ma Jungkook mi fermò per un braccio.
"Stai qua con me?" mi chiese guardandomi con una faccia tenerissima.
"Certo" risposi con un sorriso.
Andai a sedermi per terra e presi il mio libro di psicologia.
Dovevo studiare per quel maledettissmo esame.
Non riuscivo a studiare, le parole entravano da un orecchio ed uscivano dall'altro.
Avevo sonno e fame.
Jungkook invece si vedeva che era stanco ma non si fermava.
Volevo avere la sua determinazione.
Mi sdraiai a pancia in giù e misi il viso tra le mani, guardavo Jk allenarsi su quella canzone come se fosse l'unica cosa che importasse, come se fosse il suo unico obbiettivo.
"Jungkook, é tardi, riposa un pochino" dissi vedendolo tutto sudato e sfinito.
"Non posso" mi rispose continuando a ballare.
Sbuffai rumorosamente e mi alzai a spegnere la musica.
Jungkook mi guardava sorpreso, lo presi per la maglietta e lo esortai a sedersi.
"Quanto bello é riposarsi, vero?" dissi io sorridendo soddisfatta per poi sedermi di fianco a lui.
"Mi prenderesti dell'acqua?" mi supplicò poi.
Tirai fuori la bottiglietta fuori dalla mia borsa e gliela porsi.
Ne presi un sorso anche io.
Poggiò la testa sulla mia spalla.
"Allora come va con lo studio?" mi chiese guardando il mio libro.
"Va così bene che il mio cervello si vorrebbe suicidare" risposi ironica e lanciando via il libro.
"Posso farti una domanda?" dissi poi.
Mi fece cenno di si con la testa mentre giocherellava con la manica della giacca che indossavo.
"Perché prima non ti sei ribellato per i tuoi tatuaggi?" chiesi mentre guardavo le sue mani che vagavno sulla mia giacca.
"Perché ormai io e ragazzi siamo una cosa sola, ogni cosa sbagliata o troppo esposta che fa qualcuno di noi si ripercuote sugli altri membri, non lo faccio per me ma per loro" mi rispose poi lui.
Dopo un periodo di silenzio lui mi chiese:"E io posso farti una domanda?"
Ormai ci eravamo sdraiati tutti e due e stavamo guardando il soffitto.
"Spara" dissi.
"Perché sei andata via dall'italia?" mi chiese lasciandomi sorpresa.
"Per mio padre, lui mi ha fatto tanto male, mi ha fatto finire in depressione e odiare me stessa. Ho come l'impressione di aver sprecato prezioso tempo della mia vita a soffrire di cose per cui non dovevo soffrire" dissi con le lacrime che minacciavano di uscire.
"Sai quando stai tanto male, il dolore inizia a far parte della tua vita, tanto che il pensiero del suicidio diventa la tua normalità. E tentare di toglierti la vita non ti sembra così difficile.
Ma non  perché togliermi la vita sia  un mio desiderio ma perché la paura di quello che affronti tutti i giorni supera la paura di uccidersi"continuai poi con le lacrime agli occhi.
"Non so neanche perché ti stia raccontando tutto questo, sono un disastro non riesco a contenere le mie emozioni" dissi mentre asciugavo le lacrime.
Jungkook mi abbracciò forte,nascosi il viso nel suo petto e scoppiai in lacrime bagnando la sua maglietta.
"Sto tanto male" dissi con la voce spezzata dalle lacrime.
"Ci sono io qua con te, non ti lascerò mai,lo supereremo insieme,te lo prometto"disse prendendomi il viso tra le mani e asciugandomi le lacrime.
Lo vidi avvicinarsi al mio viso lentamente.
Mi guardava gli occhi, iniziò a baciare le mie lacrime per asciugarle.
Continuò a posare le sue labbra su tutto il mio viso.
Il tempo si era come fermato, era tutto bellissimo, mi stava calmando, stava facendo sparire tutto il mio dolore.
Era come una medicina, per me lui era come il bacino che danno le mamme ai figli da piccoli quando si fanno male.
Si fermò per poi far unire le nostre labbra in un bacio dolce.
Chiese l'accesso con la lingua e glielo diedi.
In quel momento sembrava tutto perfetto, avevo la pelle d'oca.
Con quel bacio le nostre anime si stavano toccando e si sussurravano cose che noi non avevamo ancora detto ad alta voce.
Con quel bacio mi stavo spogliando delle mie insicurezze, mi stavo dando completamente a lui, senza paura, ero semplicemente io.
Gli stavo mostrando la mia vulnerabilità.
Con quel bacio sentivo che lui si stava facendo spazio nel mio cuore.
Ci staccammo lentamente e unimmo le nostre fronti per poi sorriderci a vicenda.
"Wow principessa, cosa cavolo mi stai facendo" disse prendendomi la mano e mettendola nel suo petto.
"Senti come batte a causa tua?"continuò poi sorridendomi.
" Tu o mi farai innamorare o mi farai impazzire.
É la prima volta che ho paura di legarmi a qualcuno solo perché non voglio perderla"affermò guardandomi dritto negli occhi.
"Non ti lascerò mai" dissi intrecciando le nostre mani.
Sorrise per poi affermare:"Che mani piccole che hai".
Diedi un bacio alle nostre mani unite.
Penso di amarlo.
Spazio autrice:
Spero vi sia piaciuto❤️

Non lasciare la mia manoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora