Alessia's POV
Il giorno dopo essere stata salvata da quella casa fu la più difficile che io abbia mai avuto in vita mia.
Mi alzai dal letto, mi guardai allo specchio e mi vidi brutta, mi sentivo un mostro, senza un senso.
Mi tolsi la felpa che Jungkook mi aveva prestato e rimasi solo in reggiseno e mutande.
Ero diventata magrissima tanto che mi si vedevano le ossa tantissimo, mi piaceva un sacco toccarmi le ossa, mi piaceva vederle, non so cosa mi prese ma volevo dimagrire di più.
Vedere quelle ferite sul mio corpo mi aveva fatto uno strano effetto,credevo che la causa del male che avevo ricevuto fossi io, non quei mostri.
Mi misi una tuta e una felpa gigante.
Presi i trucchi per coprire quelle botte che avevo sul viso, ma guardandomi allo specchio decisi di non farlo.
Lacrime iniziarono a farsi spazio nel mio viso, buttai i trucchi tutti per terra, mi sedetti sul pavimento e misi le mani tra i capelli, piangendo in silenzio, per non svegliare nessuno, mentre nella mia testa c'era confusione, c'era lo schifo che quelle persone mi avevano fatto.
Loro se ne erano andati via, ma quello che avevano fatto no, era impresso dentro di me e mi aveva cambiata, aveva rafforzato la mia depressione.Mi lavai il viso con l'acqua per non far capire di aver pianto, ma per mia sfortuna sono una di quelle persone che quando piangono diventano rosse e gli occhi e il naso diventano dei peperoni.
Scesi a fare colazione con gli altri, rimasi in silenzio e mi sedetti.
Tutti mi guardavano.
Perfortuna non parlarono, avevano capito che non avevo bisogno di parole, non in quel momento.
Jin mi passò una tazza di latte con i cereali.
"Non ho fame" dissi spostando il piccolo recipiente dai miei occhi.
Sei di loro non dissero nulla, ma ovviamente Jungkook non poteva stare zitto.
"Mangia" mi ordinò prendendo un cucchiaio pieno di cereali e pretendendo di imboccarmi.
Girai il volto come una bambina piccola.
"Apri la bocca, arriva l'aereoplanino" disse con una vocina prima di riuscire a mettermi il cibo in bocca.
Mi alzai dal tavolo e corsi in bagno, tra le risate generali.
Lo so che il suo non era un gesto fatto con malizia, ma io in quel momento eri distrutta mentalmente e lo vidi come qualcosa di brutto.
Come se fossi una bambina piccola non capace di capire cosa sia meglio per lei e cosa no.
Vomitai tutto, i capelli mi finivano tutti nel viso, finché non sentii qualcuno che me li teneva in una coda.
Yoongi era lì che mi sorrideva come un fratello maggiore.
Mi allontanai dalla tavoletta del Water e lo guardai negli occhi."Ehi lo so che stai male e che hai passato qualcosa di inimmaginabile, ma quei sei ragazzi la fuori, compreso io, ti amano e farebbero di tutto per te, soprattutto Jungkook,veramente.......... lo conosco da quando era piccolo e i suoi occhi non hanno mai brillato come quando è con te.
Lo so che ora sta con Yeji e tutto, ma se con lei c'è una relazione con te c'è amore.Ti sembrerà felice con lei e i suoi sorrisi ti sembreranno il doppio di quelli che aveva con te ma fidati di me, quando è con te i suoi sorrisi sono sinceri, si può sentire l'amore nella sua voce quando parla di qualcosa che gli hai insegnato, si può sentire l'amore nei suoi occhi quando si perde a guardarti mentre tu sei distratta. Aspettalo sono sicuro che ritornerà , perché il suo cuore non é mai andato via da te.......... dai fiorellino alzati, andiamo "disse avvolgendo le mie spalle con il suo braccio e facendomi l'occhiolino.Yoongi raggiunse gli altri e io rimasi in soggiorno da sola seduta nel divano con le braccia incrociate a fissare il vuoto.
Inziai a vagare con la mente in quello che mi era successo e un senso di vuoto si impossessò del mio corpo.
Vuoto.
Che parola strana che è.
Non sembra contenere nulla come suggerisce il suo significato invece porta così tanto in sé: cuori spezzati, lacrime, felicità rovinata, felicità mai trovata.
Il vuoto può essere causato da tante cose ma non è mai completamente vuoto.
Ti senti vuoto quando non hai più nulla a cui credere o a cui aggrapparti, quando stai sempre così male che non riesci a distinguere cosa ti faccia stare bene o no, sempre che ci sia qualcosa che ti faccia stare bene.
Sei vuoto quando ogni via, ogni strada della tua vita sparisce, sparisce nel nulla, davanti ai tuoi occhi e tu non riesci più a trovare una soluzione a quel gran casino.
Vorresti danzare con le stelle ma finisci ad affogare nella tua miseria.
Vorresti vivere ma finisci per morire ogni giorno, ogni minuto ogni secondo.
Finisci per diventare tu il vuoto della tua vita.Senza neanche accorgermene rimasi ghiacciata sul posto per quindici minuti a guardare un punto indefinito finché qualcuno non coprì entrambe le mie mani con la sua.
Mi girai lentamente a guardare la persona di fianco a me.
Era Jungkook.
Mi osservava con occhi attenti.
Mi stava studiando, stava cercando di capire a cosa stessi pensando, era suo solito farlo.
Lo notavo subito quando lo faceva perché i suoi occhi diventavano più scuri e profondi e sbatteva le palpebre più velocemente.
Le sue orecchie diventavano rosse e una singola fossetta gli appariva sulla guancia sinistra.Rimasi in silenzio mentre ci guardavamo, la sua mano grande e mascolina riscaldava ancora le mie, molto più piccole.
"Scusa per prima a tavola" disse rompendo la tranquillità di parole.
Lo guardai e poi distaccai di nuovo lo sguardo fissando il muro.
"Non importa" affermai con voce ferma.
Allungò la mano libera verso il mio viso e mi prese il mento con due dita, girandomi il viso dolcemente e obbligandomi a guardarlo negli occhi.
Deglutii mentre una sensazione di familiarità si faceva spazio nel mio cuore.
Amore,lui.
"Senti,hai passato il peggio, lo so, e lo vedo dai tuoi occhi ch-" non finì la frase perché io mi allungai a baciarlo.
Nulla di che un bacio dolce senza lingua.
Sentii il bisogno di farlo, per cercare un po' di sanità mentale che avevo quasi perso del tutto.
Lui non si staccò, mi avvicinò di più a lui mentre mi teneva ferma per i fianchi.
La sua bocca sapeva di fragole e la sua pelle di frutti di bosco.
Mi staccai e continuai a guardare dritta nei suoi occhi.
"Scusa" sussurai mettendomi nella stessa posizione che avevo prima del bacio.
Si grattò la testa e si sistemò la felpa.
"N-non importa" disse sorridendomi debolmente.
"Si invece, non posso fare così solo perché non sto bene mentalmente, non è una scusa e non è rispettoso nei tuoi confronti e di Yeji" affermai tutto d'un fiato senza perdere la conformità nella mia voce, che aveva un tono spento.
"No veramente n-" iniziò a dire ma il lo interruppi.
"Io ti amo" dissi senza pensarci.Rimase in silenzio a guardarmi.
"Io ti amo, ti amo e non ho mai smesso di farlo e giuro se potessi farei sì che tu mi amassi di nuovo" dissi con la voce che venne spezzata dalle lacrime.
"Alessia" fu l'unica cosa che disse lui.
"Perché non mi ami ancora, sono così sbagliata?" chiesi in lacrime.
"Non sei sbagliata" mi rispose lui ancora prima che io finissi la frase.
"Sa qual'é la cosa più triste di tutto questo? Tu rimani il mio saudade" affermai accennando un piccolo sorriso ironico."Cosa significa saudade?" chiese Jungkook pronunciando l'ultima parola con poca certezza.
"Il desiderio di stare vicino a qualcuno che ami ma che è distante, e io ti sento così distante anche se sei vicino a me" risposi per poi alzarmi ed andare via con gli occhi rossi per le lacrime.
Prima di aprire la porta e lasciare la stanza mi girai e lo guardai mentre lui guardava me.
"Ti prego non lasciare la mia mano" dissi per poi andare via.
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Non lasciare la mia mano
Romance[𝙸𝙽 𝚁𝙴𝚅𝙸𝚂𝙸𝙾𝙽𝙴]Lei una ragazza piena di determinazione quanto di problemi,prova un irrefrenabile curiosità verso il mondo che la circonda. Lui tremendamente bello e talentuoso,fa parte di uno dei gruppi più famosi in tutto il mondo. Si in...