Mi svegliai con un mal di testa fuori dal mondo, ero in camera mia con i vestiti della sera prima.
Mi alzai e misi seduta strofinandomi gli occhi e mi sporcai le mani di mascara facendolo.
In quel momento entrò Yoongi.
"Ehi tornado buongiorno" disse sedendosi nel bordo del mio letto.
"Non è un buongiorno, mi sta scoppiando la testa" affermai buttando la testa all'indietro e sospirando pesantemente.
"Chi mi ha portata a casa ieri sera?" chiesi al più grande.
"Jungkook"
Appena disse quel nome mi venne come un colpo e mi alzai bruscamente prendendolo per il colletto della maglia e avvicinandolo di più a me.
"Dimmi che non ho fatto nulla di stupido e Yumi non ha fatto nulla vero? PARLA" dissi disperata.
"Be' Yumi è finita sui giornali per aver picchiato una ragazza che è la figlia di un imprenditore molto importante di Seoul, a quanto pare lei ha offeso Tae e Yumi l'ha sentita" mi informò.
"E?" lo esortai io a continuare.
"E ora la ragazza è in ospedale con il naso rotto"
"Ah fatto bene" dissi tra me e me a bassa voce.
"Cosa?" chiese Yoongi.
Sorrisi e poi ritornai seria.
"E io?" chiesi ma il più grande non mi rispose e si grattò la testa ridendo.
"Yoongi parla" dissi prendendolo ancora per il colletto della maglia.
"Tu hai fatto un bel casino ieri con Jungkook e Yeji" disse il più grande.
"Cioè?" chiesi preoccupata.Flashback della sera prima
Jungkook parcheggiò la macchina e cercò di svegliare Alessia, che stava dormendo, forse era svenuta o morta chi lo sapeva.
Le toccò il braccio leggermente ma lei lo spinse verso se stessa.
Aveva ancora gli occhi chiusi.
"Principe che pensi di fare, vuoi un bacio?" disse la ragazza dando bacetti all'aria.
Jk cercava di staccarsi ma non ci riusciva.
"Alessia ora scendiamo dalla macchina" cercò di convincerla lui gentilmente ma lei non si muoveva.
"Ma io voglio fare sessoooooo" si lamentò lei come una bambina piccola e toccando con un dito il naso del ragazzo.
"Sei fatta e ubriaca, non lo vuoi veramente" le disse lui con voce gentile.
"Credimi il tuo cazzo è l'unico che io abbia mai voluto in vita mia" affermò lei ridendo.
Jungkook non rispose ma riuscì a staccarsi dalla presa della ragazza,scendendo così dalla macchina e aprendo la portiera.
"Dai scendi" le ordinò il maknae ma lei mise il broncio ed incrociò le braccia.
"Alessia non fare la bambina" disse lui cercando di prenderla in braccio per farla scendere ma lei si tenne sulla portiera della macchina.
Lui cercava di staccarla ma lei urlava mentre teneva le mani incollate alla porta metallica.
"Alessia escii" le disse lui.
"Scordatelo, voglio il tuo cazzo prima" lo informò lei facendo la linguaccia.
Per le urla dei due ragazzi uscirono tutti i membri e Yeji.
"OH dio" disse Tae battendosi una mano in fronte.
"Cazzo fa quella troia" disse Yeji dirigendosi verso di loro ma venne bloccata da Jimin.
"Scusa come l'hai chiamata?" chiese lui sapendo già la risposta.
"L'ho chiamata per quello che è" ebbe lei il coraggio di dire e Jimin si incazzò.
"Non è lei che qualche ora fa stava esortando Jungkook a chiamarla cagna" affermò Jimin lasciando tutti sconvolti e Yeji se ne andò verso il suo ragazzo evitando quello detto dal mochi.
"Ehi sanguisuga levati dal mio ragazzo" disse Yeji attirando l'attenzione di tutti.
Jungkook si fermò dal tirare Alessia e quest'ultima fulminò Yeji con lo sguardo scendendo dalla porta e avviandosi verso l'altra ragazza.
"Ripeti perfavore" disse Alessia.
"Cosa? Che sei una sanguisuga o che devi staccarti dal mio ragazzo?"
A quel punto Alessia le tirò un pugno dritto sul naso e Yeji si pulì il sangue prima di prendere Ale per i capelli.
Alessia le tirò i capelli a sua volta.
"Puttana di merda" disse Yeji tirando dei calci ad Alessia che le tirò un calcio a sua volta nello stomaco per poi colpirla nell'intimità. La ragazza di Jungkook si fermò dolorante allora Alessia ne approfittò per salirle sopra tirandole degli schiaffi, mentre Yeji le tirava i capelli.
Si rotolarono fino all'erba e finirono su un cespuglio.
Yeji si tolse i ramoscelli dai capelli e si alzò in piedi andando verso Alessia.
Prese una scopa e iniziò a colpire l'altra ragazza finché Alessia non reagì e prese il coperchio del cestino della spazzatura usandolo come scudo.
Poi lo lanciò e colpì Yeji che cadde per terra.
Vennero i ragazzi, Jungkook tenne Alessia ferma da dietro mentre Namjoon aiutava Yeji ad alzarsi.
"Che rissa cazzo" disse Jimin con il telefono in mano perché aveva registrato tutto.
"Porca troia si" affermò Tae con una barretta di cioccolato in mano.
Fine flashback
"Ho fatto rissa con Yeji, non ci posso credere" dissi coprendomi il viso per la vergogna.
"Così impari a rubarmi la macchina e le sigarette" disse lasciandomi un bacio sulla fronte ed uscendo dalla stanza.
Mi guardai in lontananza sullo specchio e quasi presi paura.
Sembravo un mostro e avevo fatto un bel po' di casini, ma sinceramente non mi pentivo della rissa con Yeji.
Mi alzai e con la poca dignità che mi rimaneva mi diressi verso il bagno, cercando di levare il mascara dalla mia faccia, ma gli occhi da panda rimasero,così decisi di farmi una doccia che durò solo quindici minuti.
Mi asiugai i capelli, misi un paio di leggins neri, una felpa gigante nera e le converse, sempre nere.
Misi il cappuccio in testa e indossai degli occhiali da sole per non far vedere i miei occhi rossi e pieni di occhiaie.
Scesi le scale mentre gli altri facevano colazione, Yeji aveva un cerotto sul naso e una sulla testa.
Trattenni le risate.
Jungkook mi fissava, aveva uno sguardo indecifrabile.
Mi misi a cercare le medicine per il mal di testa, mentre tutte le persone presenti in quella stanza tenevano gli occhi puntati su di me.
"Ragazzi sapete dove sono le tachipirine?" chiesi.
"No" risposero tutti in coro.
Sospirai delusa prendendo il mio telefono in mano.
"Alessia?" disse Jimin.
"Mh?" risposi distrattamente mentre guardavo lo schermo del mio cellulare.
"Perché porti gli occhiali da sole dentro casa?"
Stavo per rispondere quando qualcuno a cui avevo spaccato la faccia rispose al posto mio.
"Non è ovvio Jimin oppa? L'odiota ieri si è bevuta qualcosa di troppo, ha fumato e poi si chiede perché tutto le vada male, sta nascondendo la sua faccia di merda, ecco perché porta gli occhiali" affermò Yeji mettendosi un cucchiaio di cereali in bocca.
Abbassarono tutti lo sguardo mentre io ridevo ironicamente.
"Ehi wuf wuf, guardami" le ordinai.
"Si?"rispose lei come se nulla fosse.
" Prima di parlare con me in questo modo, controlla di aver tolto tutto il marcio dalla tua personalità e magari di avere qualche neurone "dissi uscendo fuori da casa per aspettare in macchina.-
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Dopo due ore ero alla bighit a non fare un cazzo, ero seduta semplicemente a guardare i ragazzi ballare con un grosso barattolo di gelato in mano.
Non mi ero mai tolta gli occhiali.
Entrò la mia partner in crime dalla porta, anche lei in occhiali da sole ma a differenza mia portava una gonna e una magliettina con i brillantini e dei tacchi vertiginosi.
Si sedette di fianco a me, e prese il gelato dalle mie mani.
"Ehi" dissi io.
"Ciao" rispose lei, prendendo un grosso cucchiaio di gelato e mangiandolo.
"Perché porti gli occhiali?" chiesi io.
Lei a quel punto se li tolse rivelando un occhio nero.
Risi leggermente e lei se li rimise.
"Mi sta scoppiando la testa cazzo ma ieri è stata una bomba" affermò Yumi.
"Si ci siamo divertite un sacco"
Parlammo per due ore di quello successo, solo che stavamo facendo troppo rumore quindi ci cacciarono dalla stanza e io scoppiai di più a ridere quando Yumi alzandosi dalla sedia, cadde per terra rovesciando tutto il gelato.
Stavamo parlando tranquillamente per i corridoi quando ci passò di fianco Yeji guardandoci con aria di superiorità.
"Ehi Alessia, sembri una suora, troietta" affermò Yeji passandoci di fianco.
Yumi guardò me e poi lei che stava andando via.
"Scusa, ripeti perfavore? " chiese Yumi alla ragazza facendola girare.
Yeji sorrise ironicamente e si girò per andarsene senza rispondere.
Yumi prese la rincorsa con quei tacchi vertiginosi, io cercai di fermarla ma fu inutile, Yumi la prese per i capelli da dietro e la fece cadere.
Poi salì sopra di lei e iniziò a prenderla a schiaffi.
"Non offendere la mia amica così troia" affermò mentre le tirava cazzotti sulle tette.
"Yumi non è necessario" dissi io cercando di staccarla da Yeji.
Ma fu inutile.
Imziarono a rotolarsi finché Yeji non scambiò le posizioni, mettendosi sopra la mia amica e tirandole i capelli.
Yumi si tolse un tacco e iniziò a colpirla.
"Ragazze basta dai" le esortai io.
Yeji prese gli occhiali di Yumi e li spezzò in due rivelando il suo occhio nero, per la rissa fatta la sera prima.
Yumi riuscì ad alzarsi e si mise in piedi sistemandosi la gonna.
Yeji si alzò a sua volta e con qualche problema di equilibrio iniziò a correre verso la mia amica, che a corto di idee, prese la sua borsetta e la colpì in testa, Yeji cadde per terra con gli occhi chiusi.
Ci guardammo negli occhi e io corsi verso la ragazza svenuta.
"Che cazzo Yumi" dissi controllando se Yeji fosse viva.
Presi un braccio della ragazza per controllare il battito cardiaco dal polso.
Era viva.
"Cosa facciamo ora?" chiesi alla mia amica.
Lei sembrò pensarci per qualche secondo.
"Nascondiamo il corpo" affermò lei lasciandomi sconvolta.
"Cosa?" domandai sconvolta, mentre lei trascinava il corpo di Yeji dentro uno sgabuzzino.
"Yumi che cosa fai, dobbiamo chiamare qualcuno" affermai seguendo la ragazza dentro lo stanzino.
"Scordatelo, mi metterebbero in prigione per aggressione"
Inziammo a litigare, il corpo di Yeji era sul pavimento.
"Ragazze tutt-oh" disse Jimin, guardando prima noi e poi Yeji ai
nostri piedi.
Si girò per andarsene via ma io saltai oltre il corpo svenuto di Yeji e fermai Jimin.
"Jimin tu ci devi aiutare" lo informai io tenendolo bloccato.
"Perché dovete farmi partecipare a questi affari loschi" disse piagnucolando per finta.
Lo supplicai con gli occhi e lui accettò.
"Qual é il piano?" chiese guardandoci.
Io e Yumi ci guardammo a nostra volta e un sorriso si formò sui nostri volti.
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Non lasciare la mia mano
Romance[𝙸𝙽 𝚁𝙴𝚅𝙸𝚂𝙸𝙾𝙽𝙴]Lei una ragazza piena di determinazione quanto di problemi,prova un irrefrenabile curiosità verso il mondo che la circonda. Lui tremendamente bello e talentuoso,fa parte di uno dei gruppi più famosi in tutto il mondo. Si in...