Capitolo 34

696 27 4
                                    

"Alessia, dobbiamo andare dalla polizia a denunciare Choi Seojun" Jungkook mi tirava per un braccio, ma io non volevo perché  mi vergognavo di quello che mi era successo.
Avevo il terrore che le persone pensassero che ero stata io a provocarlo e un pensiero fisso era il video dello sgabuzzino.
Jungkook mi aveva promesso che ci avrebbe pensato lui al video e che non dovevo preoccuparmi.
"Non voglio" mi lamentai mentre nascondevo il viso nel cuscino.
Sentì Jungkook sbuffare e poi il mio corpo venne sollevato senza troppa difficoltà.
Mi mise in piedi e andò verso l'armadio per scegliere dei vestiti.
Tirò fuori una t-shirt rossa e dei jeans a vita alta blu scuro.
"Staresti benissimo così" complimentò se stesso per la scelta di vestiti anche se non avevano nulla di particolare.
"E se non mi credessero?" chiesi mentre toglievo la maglietta del pigiama per indossare la t-shirt rossa scelta da Jungkook.
Si avvicinò a me e toccò il mio collo, dove c'era lo stampo delle mani del mio stupratore.
"I segni sul tuo corpo confermano" disse guardandomi seriamente.
"Noi lasciamo le azioni legali alla polizia e poi a quel coglione ci penso io" continuò togliendosi la felpa e rimanendo a petto nudo.
Decisi di truccarmi per coprire i lividi che avevo, ma guardandomi allo specchio in quello stato, le lacrime inziarono a scendere.
Mi toccavo il labbro spaccato e poi il mio occhio viola e i lividi sul mio collo.
Erano tutti segni di dolore e di azioni che rovinano la vita di una persona.
Jungkook mi abbracciò da dietro e impiantò il suo viso nel incavo del mio collo.
"Scusa se ieri non ti ho risposto, sono stato un idiota" disse con la voce attutita dalla mia pelle.
Poi ci fu di nuovo silenzio, solo i nostri respiri che si mischiavano.
Mi prese la mano e iniziammo a ballare senza nessuna canzone sotto.
Ci muovevano cullati dalla melodia creata dai battiti dei nostri cuori.
Appoggiò la testa sulla mia spalla, se qualcuno fosse entrato in quel momento ci avrebbe presi per pazzi.
Poi Jungkook iniziò a cantare una canzoncina che aveva già utilizzato per tranquillizzarmi quando la notte avevo avuto incubi.
"La mia principessa, ha tanta paura, ha le labbra rosse e gli occhi grandi, a volte rompe un pochino, ma io la amo tanto e la voglio oggi meno di domani e domani più di oggi" lo sentivo sorridere sulla mia pelle.
Avevo ancora le lacrime che scendevano e il sorriso sulle labbra.
Inziammo a cantarla insieme mentre ballavano quel lento, solo per stare più vicini, solo per toccarci, solo per amarci.
Ci staccammoe ci perdemmo uno negli occhi dell'altro.
Ci perdemmo uno nel cuore dell'altro.
Qualcuno bussò alla porta.
"Ragazzi, andiamo, Jin ci aspetta" era Tae.
"Ora arriviamo" disse Jungkook non slegando i nostri occhi.

Andare alla polizia era stata una buona idea, anche se ricordarmi tutto quello successo fu molto difficile.
Per fortuna quando iniziai a piangere davanti all'agente, c'era Jungkook che mi teneva la mano stretta alla sua e il resto dei bangtan si erano stretti vicino a me come uno scudo protettivo.
Lo avrebbero arrestato ma prima serviva una prova in cui lui affermava di avermi picchiato e stuprato.
Jungkook aveva un'idea, ma ha detto che io non ero inclusa,mi fidai.
Jungkook's POV
Io e i ragazzi avevamo un piano per far confessare a Seojun e farci dare il video dello sgabuzzino,però Alessia doveva starne fuori.
Dopo aver detto ad Alessia di andare a dormire, ci riunimmo tutti in salotto.
"Quindi il piano è chiaro a tutti?" chiesi mentre guardavo i miei hyung negli occhi.
Annuirono tutti ed andammo a mettere in atto il nostro piano.
Seojun's POV
Ero nel mio ufficio ed era sera.
Ero pronto ad andare via ma prima volevo guardare il video di Alessia e Jungkook.
Quella ragazza mi eccitava troppo, magari potevo minacciarla di nuovo e farci qualcosa.
Stavo mettendo il CD nel computer quando qualcuno venne da dietro e mi mise dello scotch sulla bocca e mi legò con una corda nella sedia.
Era Taehyung.
"Hmmmhmmm" era l'unica cosa che usciva fuori dalla mia bocca a causa del nastro adesivo.
"Cosa hmmmmm? Stronzo non dire nulla se non vuoi che ti soffochi con delle yogurt" disse Taehyung mentre faceva delle smorfie con la bocca.
Aprì uno yogurt e iniziò a mangiarlo a bocca aperta.
Feci una faccia infastidita perché io non sopporto le persone che mangiano rumorosamente.
Accorgendosene iniziò a fare più rumore apposta.
Stronzo.
Qualcuno entrò dalla porta.
Era Min Yoongi.
Si avvicinò all'altro ragazzo e gli diede il cinque.
"Vai Tae pensavo non ce l'avresti fatta, invece eccoti qua dopo aver compiuto la missione ti stai pure gustando uno yogurt"
Taehyung inziò a ridere e disse :"Non è stato difficile, è un idiota"
Io mi lamentai di nuovo.
"Hmmhmmm"
Mi ignorarono  completamente.
"Senti qualcosa per caso Yoongi hyung?" chiese Tae ironicamente.
"No non sento niente, ma c'è puzza di merda nell'aria" rispose Yoongi a sua volta ironicamente.
Entrò anche Jungkook.
Che venne verso di me e mi tirò un pungno e poi un calcio e poi un altro pugno.
Poi Jimin entrò a sua volta e prese il CD con il video e lo spezzò in due.
Mi tolserò lo scotch dalla bocca con uno strappo che mi fece fare un urlo di dolore.
Mi tolsero la maglietta e mi fecero rimanere a petto nudo.
Jin apparì dalla porta con delle strisce depilatorie, e la cosa non si presentava bene.
Avevo un sacco di peli nel petto.
"Ammetti di aver picchiato e stuprato Alessia?" inziò Jungkook.
Scossi la testa.
"Bene, Jin hyung depila" ordinò al più grande.
Seokjin si avvicinò a me con quelle strisce rosa mortali e senza pietà mi strappò i peli dal petto.
Una lacrima mi solcò il viso.
"Sei un vecchio porco" disse Jin guardando i peli sulla striscia.
"Lo ripeterò di nuovo, lo hai fatto sì o no?" continuò poi il maknae.
Namjoon stava registrando tutto col telefono.
Scossi la testa per negare.
Jungkook fece un cenno con la mano a Jin.
Vedendo avvicinarsi il più grande con quegli oggetti della tortura non ce la feci più.
" SONO STATO IO MA PERFAVORE BASTA DEPILAZIONE" urlai con tutta la voce che avevo in gola.
A quel punto entrò la polizia accompagnata da Hoseok e mi misero in manette.
L'ultima cosa che vidi furono le faccie compiaciute dei bts.
Jungkook's POV
Tornammo a casa tutti felici e fieri della nostra missione che era andata a buon fine.
Andai in camera dove c'era la mia principessa che dormiva.
Stava riposando come un angioletto.
Dio quanto la amo.
Mi sedetti sul bordo del letto e a bassa voce consapevole che non mi sentisse sussurai:"Ti amo"



Non lasciare la mia manoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora