Alessia's POV
"Dove stiamo andando?" mi chiese Jungkook mentre io gli coprivo gli occhi con le mani.
"Stai zitto, é da trenta minuti che me lo chiedi e io é da trenta minuti che ti dico di chiudere la bocca" risposi ormai stufa delle sue domande, cazzo era una sorpresa perché non smetteva di aprire la bocca.
Una sorpresa dovrebbe sorprenderti e lui voleva spoilerarsi tutto.
Sono innamorata della persona giusta, che per quanto sia differente é esattamente uguale a me.
Eravamo ancora in Argentina, era quasi il tramonto quando decisi di portare Jungkook in un posto che avevo visitato tanto spesso nel mio soggiorno lì perché mi ricordava lui.
"Mi puoi dire almeno quanto manca, é da mezz'ora che camminiamo e sono stanco" si lamentò per la trentesima volta, tra me e me pensai che fosse proprio un bimbo, ma io ne ero completamente innamorata e la cosa mi faceva impazzire, più "difetti" di lui scoprivo più amore nei suoi confronti accumulavo.
"Siamo arrivati" dissi guardando il mare immenso che avevamo davanti agli occhi.
Lo avevo portato in una spiaggia.
Spiaggia che da un po' di mesi era diventata il mio posto.
"Wow" affermò col viso illuminato dal sole che stava scendendo.
La luce della palla di fuoco si rifletteva sull'acqua e le onde facevano da colonna sonora a quel momento.
Ci sedemmo a guardare entrambi nella stessa direzione, mentre una leggera brezza muoveva i nostri capelli.
Mi girai verso Jungkook e lo guardai, lo osservai.
Mi piaceva ogni tanto fermarmi e ammirarlo.
Quel pomeriggio era stupendo, come sempre.
I capelli, di cui lui aveva colorato le punte di blu, gli ricadevano delicatamente sugli occhi, e lui li spostava per il fastidio.
Gli occhi erano sempre i suoi occhi e
...... sapete una cosa é inutile che io ve lo descriva perché quello che io sento quando lo vedo non è descrivibile a parole ma solo a sensazioni.
Lui é un sentimento, per me lui è riassumibile in una sola parola: amore.
Si girò verso di me sorridendo.
"É valsa la pena camminare per trenta minuti" affermò alzandosi in piedi.
"Dove vai?" chiesi quando lui si tolse la maglietta e i pantaloni.
"A farmi un bagno, non vieni principessa?"disse facendomi l'occhiolino.
Lo guardai entrare in acqua mentre i suoi capelli e i suoi addominali, che erano definti come l'ultima volta che gli avevo visti,si bagnavano.
"Ma non so nuotare" urlai in modo che mi sentisse.
Si passò una mano tra i capelli.
"Ci sono io, non ti succederà nulla" urlò a sua volta in modo che lo sentissi.
Mi guardai attorno e dopo averci pensato per una manciata di secondi mi alzai e corsi verso di lui mentre mi toglievo il vestito con lo stampo a fiori che avevo.
Rimasi solo in reggiseno e mutande e titubante entrai in acqua mentre Jungkook mi raggiungeva.
"Sali" mi ordinò mentre io tenendomi sulle sue spalle, allaciai le mie gambe sulla sua vita.
Andammo lontano dalla riva e io rimasi attaccata a lui perché mi stavo cagando in mano.
"Jungkook e se tornassimo indietro?" chiesi con un ansia evidente negli occhi.
"No" rispose con voce ferma.
"Ma ho paura" affermai nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.
"Non ti succederà nulla, ci sono io, ora scendi e non fare la bambina" mi ordinò e io lentamente slacciai le mie gambe dalla sua vita e scesi.
"Quindi... non sai nuotare?" iniziò a ridere prendendomi in giro.
Incrociai le braccia al petto, mi sembrava strano non mi avesse preso in giro.
"Ah ah ah divertente" dissi ironica non guardandolo nemmeno.
"Attenta che affoghi" continuò non curante del mio sguardo assassino.
Misi il broncio e rimasi in piedi lì a vedere lui che si divertiva immergendosi sott'acqua finché non salì più in superficie.
"Jungkook..." inziai a preoccuparmi.
"Dove sei?" il mio cuore mancò di qualche battito finché non sentì qualcuno che mi dava dei bacini sulla pancia.
"Idiota" affermai menttendomi una mano sul cuore, lui salì e io lo abbracciai.
"Lo so che mi ami" disse ridendo dolcemente.
"Forse un po' troppo" sussurai mentre mi avvicinavo per baciarlo.
Il bacio che iniziò lento e con innocenza, Jungkook lo trasformò in un divoramento di facce.
Lo allontanai leggermente da me.
"Non puoi farlo nell'acqua" affermai sorridendo.
"Io lo faccio dove voglio" e poi riprese a baciarmi.
"Uh che ragazzo ribelle" dissi tra un bacio e l'altro.
La sua bocca si spostò dalle mia e iniziò a baciarmi il collo e poi il seno,mentre le sue mani mi acarezzavano i fianchi dolcemente.
"Amore, sta sera c'è una festa, ti va di venirci?" chiesi con una voce che sembrava un sospiro.
"Va bene" si limitò a rispondere mentre metteva una mano dentro alle mie mutande.
Iniziò a muovere le sue dita dentro di me con dei movimenti circolari, prima lentamente e poi più velocemente, molto più velocemente, talmente veloce da farmi venire.
I miei gemiti si sentivano dappertutto e cazzo era un luogo pubblico, se fosse venuto qualcuno saremmo stati fottuti.
Si avvicinò al mio orecchio sensualmente.
"Dopo continuiamo" mi morse anche leggermente il lobo.
Uscimmo dall'acqua e ci vestimmo.
"Allora cosa faremo a questa festa?" chiese mentre si passava una mano tra i capelli ma io ero troppo concentrata sui suoi addominali, che si intravedevano oltre la maglietta bianca bagnata.
"Ehi, mi cosumi così" mi passò una mano davanti agli occhi.
"Tu invece consumi tutta la mia sanità mentale" dissi tra me e me a bassa voce.
"Cosa?" chiese mentre ci incamminavamo verso la festa.
"Niente" risposi sorridendo.
Camminammo per un po' e durante il tragitto parlammo un sacco mentre ci tenevamo per mano come una vera coppia.
"Devi metterti più spesso i vestitini" affermò all'improvviso mentre eravamo all'ingresso della casa dove c'era la festa.
"Perché?" chiesi facendomi una coda.
"Così quando ho voglia di fare l'amore con te mentre siamo in giro è più semplice"rispose beccandosi un pugnetto da parte mia ,anche se aveva ragione."Ehi ragazzi"ci venne incontro Jimin sorridente.
"I latino americani sanno come si fa festa"affermò mentre le sue guance erano rosse a causa dell'alcol.
"Dove sono gli altri?" chiese Jungkook al più grande, che sembrava leggermente confuso.
Jimin ci indicò un palco, dove gli altri membri stavano cantando "Gasolina" ed erano tutti un po' sbronzi, lo dedussi da Jin che twerkava mentre Hobi faceva una sotto specie di lap dance nel palo della luce.
Come spettatrici avevano delle vecchiette sulla sessantina.
Namjoon invece si stava buttando l'acqua addosso mentre Yoongi fumava un bong.
Per non parlare di Taehyung a cui qualcuno aveva scritto sulla fronte "Leccamela"
Io e Jungkook iniziammo a ridere a quella scena.
"Hyung ma che vi è successo?" chiese con le lacrime agli occhi Jk.
In quel momento venne Sherin.
"Alessia, la signora Smeralda ti cerca é di là" mi avvertì la mia coinquilina.
Diedi un bacio veloce a Jk.
"Amore torno tra poco"lo avvertì per poi allontanarmi.40 minuti dopo
Tornai indietro ma non trovai ne Jungkook ne Sherin.
Così andai verso Tae che stava bevendo una bottiglia di Tequila.
"Tae hai visto Jk?" urlai per farmi sentire per la musica alta.
"Giamaica" mi rispose più confuso di me.
Era troppo ubriaco per dirmi qualcosa di sensato.
Lo cercai dappertutto, in giro per la festa, lo chiamai ma niente.
Nemmeno Sherin mi rispondeva.
Stavo iniziando a preoccuparmi, mancava solo un posto da controllare:casa mia.
Andai lì in bicicletta, sperando di trovarlo.
Aprì la porta di casa ma l'unica cosa che sentì furono degli orgasmi,provenienti da camera di Sherin.
Avevo il cuore a tremila, aprì la porta di camera sua lentamente, e il cuore mi si spezzò in mille pezzi.
"Jungkook" affermai con una voce sconvolta mentre lui era mezzo nudo sopra di lei.
Lei invece era nuda completamente.
"Amore non è come pensi" disse alzandosi da lei e mettendosi la maglietta.
"Cosa non è come sembra? Ti sei scopato la mia coinquilina mentre io ero via" affermai uscendo dalla stanza e correndo via mentre Jungkook mi inseguiva.
"Amore non fare così, ti prego" cercò di avvicinarsi ma io indietreggiai.
"Non chiamarmi amore, stammi lontano, io ti voglio fuori dalla mia vita" le lacrime minacciavano di uscire.
Provavo un dolore terribile al cuore.
"Principessa..." dalla sua voce capì che era ubriaco ma questo non cambiava quello che aveva fatto.
Scoppiai in lacrime cadendo per terra.
Il mio era un pianto isterico, mi sembrava di impazzire.
"Alessia non fare così ti prego, scusa" disse di nuovo.
Come se le sue scuse servissero a qualcosa.
"Io, io andrò in Italia, lontano da te, Bang Pd aveva ragione, vicino a te io soffrirò e basta, incontrarti é stata la cosa peggiore della mia vita" dissi guardando con occhi vuoti l'erba.
In quel momento uscì fuori Sherin, era una delle poche volte che la vedevo senza velo.
Mi prese un attacco di rabbia fortissimo.
Con quale coraggio quella lì si faceva ancora vedere.
Mi alzai e mi scaraventai contro di lei prendedola per i capelli.
"BRUTTA PUTTANA,SEI SOLO UNA PUTTANA" urlai con tutta la voce che avevo in corpo mentre gli tiravo degli schiaffi.
Jungkook mi staccò da lei, mi teneva ferma in un abbraccio da dietro mentre io cercavo di dimenarmi da lui.
"Ora la proteggi anche?" dissi con il viso ricoperto di lacrime.
Rimase zitto, mentre quella troia ci guardava.
"Va bene, addio e siate felici" affermai togliendomi il ciondolo che lui mi aveva regalato e lanciandglielo addosso.
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Non lasciare la mia mano
Romance[𝙸𝙽 𝚁𝙴𝚅𝙸𝚂𝙸𝙾𝙽𝙴]Lei una ragazza piena di determinazione quanto di problemi,prova un irrefrenabile curiosità verso il mondo che la circonda. Lui tremendamente bello e talentuoso,fa parte di uno dei gruppi più famosi in tutto il mondo. Si in...