Capitolo 68

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"Voi siete pazze" affermò Jimin mentre noi gli spiegavamo il piano.
"Cosa c'è di sbagliato nel lasciarla qui?" chiese Yumi togliendosi gli occhiali e rivelando il suo occhio nero.
"C'è di sbagliato il fatto che sia svenuta"
I due iniziarono a litigare ed io uscii fuori dallo stanzino per il forte mal di testa.
Vidi Jungkook venire verso di me così chiusi la porta della stanza dove si trovavano Yumi, Yeji e Jimin ed andai verso Jungkook.
Quel giorno indossava una maglietta a maniche corte nera, extra large.
I pantaloni militari neri e le scarpe sempre ed esclusivamente nere.
Si fermò davanti a me, io ero ferma e ghiacciata sul posto, speravo che non scoprisse di Yeji.
"Ehi" mi salutò lui.
"Ehi" replicai a mia volta.
Ci fu di nuovo silenzio.
"Ti volevo parlare" mi informò Jk, guardandomi seriamente.
"Okey, ora?" chiesi io, probabilmente avevo una faccia da ebete.
"Si ora" rispose prendendomi per mano e allungandosi per aprire la porta dello stanzino ma io lo fermai.
"NO" urlai per poi coprirmi la bocca.
"Perché no?" chiese lui confuso non staccando la sua mano dalla mia.
"Be' p-perché lì..... perché lì ci scoprono sempre" cercai una scusa il più in fretta possibile.
Mi guardò dubbioso ma poi fece uno sguardo di conferma.
Mi prese per mano e non so dove ci stessimo dirigendo.
"Dove andiamo?" chiesi io.
"I'm un posto che sicuramente ricorderai" rispose semplicemente, cercai di fare mente locale ma non riuscivo a capire di che luogo parlasse.
Salimmo in macchina e facemmo un viaggio che durò un'ora.
Arrivammo sul posto.
E lì mi ricordai tutto.
La foresta, il ruscello, era il primo posto in cui avevamo fatto l'amore.
Quel pomeriggio dentro la macchina, con la pioggia che faceva da spettatrice a quel caos bellissimo.
Mi guardò sorridendo.
Si tolse la cintura e rimanemmo dentro la macchina, circondati da un silenzio imbarazzante.
"Quindi mi hai portata in una foresta e siamo soli, dovrei avere paura?" chiesi io ironica per sdrammatizzare.
"Forse" rispose Jk sorridendo e lasciando intravedere la sua fossetta bellissima.
Ci fu di nuovo silenzio, c'era solo il rumore dei battiti dei nostri cuori accelerati.
"Alessia" disse lui.
"Si?"
"Ti amo" affermò Jungkook, non lasciandomi sorpresa.
Me lo aspettavo in un certo senso ma è bello sentirselo dire.
"Anche io ti amo" dissi.
Silenzio di nuovo.
"E che cazzo, noi due non siamo mai così silenziosi" sbottai io all'improvviso, facendolo ridere e poi la sua risata bellissima si trasformò in pianto.
Proprio così, lacrime su lacrime presero spazio nel suo viso, mentre io guardavo.
"Ehi che succede?" chiesi abbracciandolo mentre lui nascondeva il viso nell'incavo del mio collo.
"Voglio stare con te" affermò, staccandosi.
Ci guardammo negli occhi e poi si avvicinò lentamente a me e posò le sue dolci labbra sulle mie.
Non esitai neanche un secondo a ricambiare.
Il contatto tra noi due era qualcosa di terapeutico.
La sua lingua picchietava leggermente sul mio labbro inferiore per chiedere l'accesso, che io diedi.
Mi avvicinai di più col corpo a lui mentre mi prendeva per i fianchi per farmi salire a cavalcioni su di lui.
Le nostre lingue si muovevano in completa armonia, come se non ci fosse nulla di più giusto.
Nulla più giusto di amarci.
Esatto, la cosa più bella che io abbia fatto nella mia vita è l'aver dato tutto il mio cuore a Jeon Jungkook.
Sarò rovinata e depressa, faccio capricci, uso troppo il sarcasmo, sono sensibile(il più delle volte in modo esagerato) ma lo amo, lo amo, lo amo.
Non mi stancherò mai di dirlo e di farlo vedere e se agli altri non va bene, poco importa.
Se gli altri ci trovano sbagliati, non importa perché per me siamo la cosa più giusta che ci sia.
Lui è il ragazzo che mi ha salvato la vita e che mi riscalda e tiene al sicuro con il suo amore, lui è la mia felicità.

Le nostre labbra si toccavano dolcemente e si assaporavano, recuperando tutto il tempo perduto a stare troppo lontani.
Mi tolse la felpa che portavo e rimasi solo in reggiseno.
Mi baciò dolcemente le clavicola mentre abbassava le spalline del mio reggiseno lentamente.
Si fermò e mi guardò negli occhi.
"Sei sicura? Se vuoi mi fermo lo facciamo quando sei pronta"
Lo guardai e sorrisi per la sua dolcezza poi gli diedi un bacio veloce a stampo prendendo il suo viso tra le mani.
"Con te sarò sempre pronta"
Dopo questa frase gli tolsi la maglietta e i pantaloni.
Mentre io mi tolsi anche i leggins.
Rimanemmo completamente senza vestiti, nudi, con tutte le nostre imperfezioni in bella vista.
Era tutto perfetto.
Prese un preservativo e lo mise.
Mi guardò negli occhi, abbassò il sedile della macchina e mi fece mettere sotto di lui.
Mi guardò un ultima volta prima di entrare dentro di me in un colpo secco.
Inziò a dare delle spinte veloci mentre io mi sentivo completa e felice, come se avessi appena recuperato una parte di me persa da tempo.
Andava lentamente ma era dolce.
Dava baci al mio collo e toccava ogni mia curva, facendomi sentire la ragazza più bella del mondo.
Il modo in cui mi guardava dio, quegli occhi scuri e profondi, sembrava mi studiassero ogni secondo.
Faceva l'amore con la mia mente e nemmeno se ne accorgeva.
Jeon Jungkook.
Felicità.
Venimmo insieme, in mezzo a quei sospiri.
Facemmo l'amore dopo tempo e dopo tempo mi sentii viva.

Rimanemmo sdraiati a guardare nella stessa direzione.
"Non lasciare la mia mano"
"Non lascerò la tua mano"

Spazio autrice:
Ciaooo❤️
Lo so che questo è strano da dire, ma la storia è finita e questo è l'ultimo capitolo, grazie mille per aver letto fino alla fine.
La storia è ancora da revisionare quindi probabilmente ci sono molti errori!
Comunque, sto scrivendo una nuova storia, su Tae se volete leggere, ne sarei felice!

Non lasciare la mia manoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora