Capitolo 13

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Dopo essere stata alla Bighit tutta la giornata, visto che mi dovevano spiegare delle procedure, tornai a casa distrutta.
Mi avevano detto che dovevo stare con i ragazzi tutto il giorno.
Seguirli in tour, fare ogni cosa che mi avessero chiesto e persino abitare con loro.
Non che mi dispiacesse visto che sono comunque i bts ma non avrei avuto tempo per me stessa.
Avevo paura perché avevo già provato in passato questa sensazione e non é delle migliori.
Dare tutto quello che puoi dare a qualcuno fino al punto da non dare più niente a te stessa.
Questo vuoto e questa monotonia ti portano ad odiare te stessa, ti portano a sentirti un oggetto.
Hai la costante paura di perdere le persone che ami e allo stesso tempo ti chiedi se qualcuno abbia paura di perdere te.
La mia situazione ora non é delle migliori anche se cerco di far credere che tutto vada bene.
É da anni che sono intrappolata nella miseria della mia vita,persa nella tristezza della mia anima, incapace di vedere la luce.
Non mi sono mai chiesta perché tutto andasse male, nessuno lo farebbe o almeno ho cercato di non pensarci perché sapevo che non c'era via d'uscita.
L'unica cosa che ho fatto in  questi anni è sopravvivere ma è difficile farlo quando il tuo corpo cerca di vivere e la tua mente prova a morire.
A volte qualcuno ti fa talmente tanto male che smetti di sentire il dolore, inizia a fare parte della tua normalità, sei vuoto, finché non rinizi a provare di nuovo e allora tutto ritorna:dolore, parole, lacrime.
La cosa più brutta é che quando ti chiedono come stai tu non riesci a roccontare cos'hai perché é tutto talmente difficile che le parole non sono abbastanza.
Vivo nella cupola di cristallo creata da mio padre ma io sto contribuendo a rafforzarla con le mie paure, la mia ansia, la mia depressione.
La mia vita é fatta da giornate plasmate da pianti e giornate "felici" plasmate da sorrisi finti.
Ho passato un periodo della mia vita in cui non avevo sogni o passioni,
ero   ogni secondo della giornata intrappolata nella mia testa in mezzo alle mie paure.
Sono stanca di asciugare lacrime che tanto non smettono mai di scendere.
Vorrei amarmi di più, vorrei non pensare al suicidio tanto frequentemente, vorrei che il mio passato non influisse sul mio presente così tanto.
Sono arrivata più volte al punto di preferire la morte alla vita perché la vedevo come unica forma di libertà.
Aiutatemi vi prego.

Non lasciare la mia manoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora