Stavo giocando con Jimin all'impiccato quando Jungkook entrò dentro la sala prove.
"Giorno Jimin-ssi" salutò Jk il più grande mettendogli una mano tra i capelli.
"Grazie per avermi aspettato" continuò poi il più piccolo.
"Scusa, ma oggi eri Jimin"(capitela) affermò il più grande facendo ridere tutti i presenti.
Il maknae poi si girò verso me e mi guardò attentamente molto probabilmente per la mia scelta d'abbigliamento.
"Buongiorno principessa, bella la camicetta con gli ananas" disse sorridendo.
"Grazie, sono felice che ti piaccia" risposi io con un sorriso confidenziale.
Ci guardammo negli occhi per qualche secondo.
Ci eravamo come incantati finché qualcuno non ci interruppe.
"E ragazzi state bene? É da circa trenta secondi che vi fissate e tutto ciò sta diventando alquanto imbarazzante visto che io sono in mezzo a voi due e mi sento come il terzo incomodo" affermò Jimin facendo ridere tutti i presenti una seconda volta.
"Si giusto, ora devo andare a cambiarmi" disse Jk mettendosi una mano dietro la nuca per l'imbarazzo e sfrecciando via come se fosse inseguito dalla vergogna.
Io invece distolsi lo sguardo e mi alzai dalla sedia sulla quale ero seduta.
"Dove vai?" mi chiese Jimin.
"In bagno" risposi io per poi sparire dalla vista di tutti.
Andai in bagno e mi chiusi dentro.
Avevo il cuore che batteva forte non capivo per quale motivo forse perché era la prima volta che provavo sentimenti del genere per qualcuno.
Si lo sto ammettendo.
Stavo iniziando a provare qualcosa per Jk e non mi era mai successo prima.
Avevo le farfalle nello stomaco anche solo pensando al suo sorriso e il cuore batteva velocemente ogni volta che sentivo la sua voce.
Non voglio negarlo perché é la sensazione migliore che io abbia mai provato.
Scrissi un messaggio a Jungkook per incontrarci in uno sgabuzzino perché avevo semplicemente bisogno di vederlo.
Lui per fortuna accettò.
10 minuti dopo
Dopo circa un quarto d'ora apparve Jungkook tutto sudato per le prove.
"Ehi cos-" non riuscì a finire la frase visto che io lo abbracciai forte come se avessi paura di perderlo.
Mi aggrapai alle sue spalle e nascosi il viso nell'incavo del suo collo.
Anche se era sudato aveva comunque un buonissimo odore.
Aveva il suo solito profumo.
Non so il motivo preciso per cui lo feci, ne avevo semplicemente bisogno sennò mi sarei sentita male.
Ma non necessitavo di un semplice abbraccio, io volevo un suo abbraccio.
Era la prima volta che lo facevamo, non c'è mai stato parecchio contatto fisico tra noi due.
Abbiamo parlato tanto la scorsa notte e io mi sono aperta un sacco.
Parlando dei nostri sogni e delle nostre paure avevo scoperto un Jungkook tutto nuovo.
E mi piaceva da morire.
Non si staccò dal mio abbraccio.
Iniziò a lasciarmi leggeri baci sui capelli.
"Grazie" sussurai con un filo di voce.
"Lo so che il nostro rapporto non é dei migliori e che litighiamo praticamente sempre e penso che questa cosa non cambierà mai ma-" dissi io provacando un suo sorriso e notai solo in quel momento una sua bellissima fossetta.
"Vorrei avere un rapporto migliore con te visto che ora abiteremo anche insieme" continuai poi.
" Quindi signor Jeon Jungkook ti prometto che cercherò di non rovinarti più la vita però tu mi devi promettere che proveremo ad andare d'accordo" finì il mio discorso porgendogli il mignolo per fare giurin giurello.
"Promesso" affermò il moro facendo intrecciare i nostri mignoli.
Andammo verso la sala prove ed entrammo dentro.
Jk raggiunse gli altri ragazzi che si esercitavano.
"Ehi Alessia, quand'è che vieni a casa nostra?" mi chiese Tae mentre prendeva un asciugamano per il sudore.
"Penso oggi, in teoria ora stanno portando tutti gli scatoloni" risposi io mentre mi legavo i capelli in una coda.
"Perfetto stasera é serata film romantico" disse Tae emozionato per poi allontanarsi per continuare ad allenarsi.
Mi stavo annoiando così iniziai a leggere un libro sulla psicoanalisi.
Ero così concentrata sul libro che non mi accorsi che Jungkook si era seduto di fianco a me e stava cercando di capire cosa leggevo ma era alquanto difficile che ci arrivasse visto che era scritto in italiano.
"É un libro che parla della psicoanalisi"dissi io vedendolo abbastanza confuso.
"Il padre della psicoanalisi é Sigmund Freud, che ha scritto L'interpretazione dei sogni continuai poi visto che non mi rispondeva.
"Sei bella quando leggi, sei immersa nel tuo mondo" affermò lui guardandomi negli occhi.
"Io ti parlo di Sigmund Freud e tu mi dici che sono bella mentre leggo" dissi io battendomi una mano in fronte.
"Dai non riniziare, non voglio litigare, quindi tu sei una di quelle ragazze secchione" iniziò a fare supposizioni su di me che non erano poi tanto false anche se non ero secchiona o meglio solo con le cose che mi piaceva studiare.
"Tu mi fai impazzire, prima sei tenero e poi ti comporti come un bambino di dodici anni in cerca di attenzioni" dissi io procurandomi solo un suo dito medio e il suo abbandono.
"Noi due dovevamo cercare di andare d'accordo" urlai per farmi sentire da lui.
"É più facile che Jimin diventi alto" disse lui provocando una risata da parte dei presenti e un pugno da parte di Jimin.
Spazio autrice
Per chi non avesse capito quel" sei Jimin oggi" é riferito al fatto che Jimin é sempre in ritardo e i bts hanno inventato un nuovo"verbo"per chi é in ritardo(You're Jimin today).
Comunque ora vi lascio delle immagini di Jk e spero che il capitolo vi sia piaciuto(il prossimo capitolo sarà dal punto di vista di Jungkook❤️)
STAI LEGGENDO
Non lasciare la mia mano
Romance[𝙸𝙽 𝚁𝙴𝚅𝙸𝚂𝙸𝙾𝙽𝙴]Lei una ragazza piena di determinazione quanto di problemi,prova un irrefrenabile curiosità verso il mondo che la circonda. Lui tremendamente bello e talentuoso,fa parte di uno dei gruppi più famosi in tutto il mondo. Si in...