Capitolo 54

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Mi svegliai più incazzata del giorno prima, ero arrabbiata con Jungkook come non mai e lui invece era arrabbiato con me.
Avevamo una capacità di comunicare tra di noi che era pazzesca devo dire.

Fissai il soffitto per quindici minuti prima di alzarmi dal letto goffamente  strofinandomi gli occhi insistentemente.
Sembravo uno zombi ed imprecai quando schiacciai col piede i lego di mio nipote.

"Maria divina che dolore" affermai chiudendo gli occhi per il male.

Mi feci una doccia e mi vestii.

(Questo è l'outfit senza la custodia perché sono povera  e gli occhialini perché non mi piacciono  lol)

(Questo è l'outfit senza la custodia perché sono povera  e gli occhialini perché non mi piacciono  lol)

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Mi truccai e raccolsi i capelli in uno chignon.
Misi le cuffie ed evitai tutte le persone che cercavamo di parlarmi.
Tutti mi fissavano e la cosa mi metteva parecchio a disagio visto che sono una ragazza a cui è sempre piaciuto essere trasparente.

Con la musica alle orecchie andava tutto a rallentatore, mi sentivo figa e tutti mi guardavano.
La mia passerella  finì quando andai a sbattere contro qualcuno molto più alto di me.
Era un ragazzo che sorrideva come un ebete guardandomi.
Ci fu silenzio imbarazzante per quaranta secondi prima che io parlassi.
"Allora rimarrai a fissarmi tutto il giorno o hai intenzione di parlarmi?" chiesi cercando di sembrare il più gentile possibile.
A quella mia domanda il ragazzo davanti a me sembrò svegliarsi.
"Ah s-si, p-piacere sono L-Luca" si presentò porgendomi una mano.
Lo guardai sorridendo e strinsi la sua mano.
"Piacere Luca, io sono Alessia" sorrisi a mia volta.
Sembrava quasi imbarazzato da me.
"L-lo so chi s-sei, l-lo sanno tutti qua" affermò facendo sparire il sorriso dal mio viso.
"Già" dissi fingendo un sorriso debole.
Mi girai per andarmene ma Luca mi fermò per un braccio.
"A-aspetta, non intendevo ferirti" si scusò e i suoi occhi erano sinceri.
Sorrisi.
"Non preoccuparti Luca non mi hai ferito" affermai guardandolo negli occhi.
"Sei proprio bella"
Io arrossii furiosamente alla sua affermazione.
"Grazie" mi limitai a dire.
"T-ti a-andrebbe di b-bere un caffè con m-me venerdì?" mi invitò lasciandomi di stucco.
Tra me e me pensai che non avessi niente da perderci e non ci vedevo nulla di male.
Se Jk aveva la libertà di uscire con chi voleva anche io potevo uscire con chi volevo.
"Volentieri, da Manfreducci? "chiesi io, il suo viso si illuminò con un sorriso dolcissimo come se avesse appena vinto la lotteria.
" Perfetto"si avvicinò e mi diede un bacino sulla guancia e io mi allontanai andando in classe ancora un po' basita per quella situazione strana.
(Lui è Luca)

Finite le lezioni andai a casa, mi misi in pigiama

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Finite le lezioni andai a casa, mi misi in pigiama.
Ero a casa da sola, di nuovo.
Qualcuno mi chiamò, era Jungkook.
Chiusi gli occhi e mi buttai a stella nel letto.
"Cosa vuoi?" chiesi abbastanza rude, ma lui non mi dava delle spiegazioni quindi andava bene così.
"Wow l'educazione non è il tuo forte" affermò lui.
"Nemmno dare delle spiegazioni é il tuo forte"
"Alessia non fare così"
"Non sono io quella bipolare Mr. Jeon"
"Che fai?"
"Sono stata a lezioni tutto il giorno e venerdì uscirò con un ragazzo molto carino" volevo vedere la sua reazione.
Ci fu silenzio.
"Con chi?"
"Non lo conosci"
"Dimmi almeno come si chiama"
"Cosa t'importa? Per caso sei geloso Mr. Jeon?" chiesi saltellando per tutta la camera, chiedendomi dove avessi trovato il coraggio per dirlo.
"Io? Geloso? Figurati, lo sarò quando Jimin hyung riuscirà a superarmi d'altezza"
Sospirai delusa dalla sua risposta, comunque non per vantarmi ma era ovvio che fosse geloso.
"Si come no, tu che fai invece?" chiesi buttandomi di nuovo nel letto.
"Mi sto preparando per uscire a cena con Yeji"
"Wow in un anno di relazione non mi hai mai portato a cena fuori"
"Tu non sei tipo da cene romantiche, sei più da Fastfood e giro nel parco"
"Su questo hai ragione ma ogni tanto mi sarebbe piaciuto essere trattata come una ragazza non come l'ottavo membro con la pancetta"
Lo sentì ridere però tutto quello che dicevo era vero.
"Ti ho sempre amato per il tuo senso dell'umorismo" affermò.
"Cosa intendi dire?"
"Sei una ragazza che fa morire dal ridere, insomma con Yeji io vado a fare work out, mi ricordo che quando ti ho chiesto di venire con me in palestra, hai inziato a ridere mentre addentavi il tuo cheeseburger."
"Non sono una ragazza sportiva e allora?"
"Non c'è nulla di male in questo, ma con Yeji ballo, tu non sai ballare e cantiamo insieme, a volte tu mi rompevi i timpani."disse ridendo anche se io non lo trovavo per nulla divertente.
"Non mi chiamare se l'unica cosa che vuoi fare è farmi sentire sbagliata, vedo che sei felice con lei, vi auguro tutto il meglio" affermai prima di chiudere la chiamata.

Scoppiai in lacrime e mi coprii il viso con il cuscino.
"Bla Bla Yeji qua Yeji là"
"Stupido rincoglionito chi cazzo si crede di essere"
dissi tra me e me mentre mi facevo da mangiare.

Lui era felice con lei, tanto felice, i loro sorrisi erano il doppio dei nostri e probabilmente lei lo amava ma di una cosa ero sicura:non lo amava quanto lo amo io, neanche lontanamente.
Anche se lui era un coglione e mi aveva fatta piangere tanto, lo avrei aspettato, lo volevo ancora nella mia vita e di questo ne ero sicura, molto sicura.
Sarei stata capace di fare tutto per lui, perché lo amo profondamente e sinceramente e non mi sarei mai stancata di dirlo.
Però lui non mi voleva, era innamorato di un'altra.

Aprii instagram e iniziai a cazzeggiare guardando storie senza prestarci tanta attenzione.
Finché non mi capitò la storia di Yeji.
Era a letto con Jungkook e lui la abbracciava e le diceva :"Ti amo"
Scoppiai in lacrime di nuovo, nemmeno a Yumi aveva mai detto ti amo, vuol dire che con Yeji era seria la storia.
Avevo perso il mio Jk per sempre.

Non lasciare la mia manoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora