Alessia's POV
Erano passati cinque giorni da quando ero diventata la loro schiava sessuale.
Non mi avevano dato da mangiare e mi facevano bere due bicchieri di acqua al giorno e si mi comportavo male, uno.
Mi stupravano tutti i giorni, a volte facevano a turno altre tutti insieme.
Mi tenevano ammanettata al letto e mi lasciavano completamente nuda.
Quando dovevo farmi la doccia, mi prendevano con loro e mi obbligavano a farla tutti insieme.
Durante questo periodo mi sono chiesta se qualcuno si fosse preoccupato per me o se mi stessero cercando.
Qualche giorno prima Luca era tornato con la faccia piena di lividi e sangue e quando gli avevo chiesto che cosa gli fosse successo mi rispose che non erano affari miei e mi picchiò."Buongiorno Alessia" disse Luca venendo vicino a me con una chiave.
"Nell'ultima settimana ti sei comportata veramente bene e io e miei genitori abbiamo deciso di liberarti una mano" mi informò come se stesse facendo un'opera di carità degna di riconoscimento.
Non risposi e nemmeno lo ringraziai.
Era da una settimana che non aprivo bocca e non avevo intenzione di farlo.
"Piccola ringraziami" mi ordinò.
Ma io non parlai.
Sorrise in modo arrogante e si guardò intorno prima di avvicinarsi e prendermi per i capelli.
"Ringraziami, sennò lo farai in un altro modo" disse iniziando a sbottonarsi i pantaloni.
"Grazie" sussurai lasciando cadere una lacrima dalla mia guancia."Ora ci potrai fare anche le seghe" affermò ridendo ed uscendo dalla stanza.
Inziai a guardarmi intorno cercando qualcosa per liberarmi.
C'era una lampada la vicino, se mi fossi allungata un po' sarei riuscita a prenderla.
Ero da sola a casa ma nel giro di trenta minuti sarebbe arrivata la mamma di Luca.
Mi allungai e cercai di prenderla, iniziò a bruciarmi l'ascella e tutte le parti del corpo mi bruciavano.
Sopratutto la mia intimità era a pezzi.
Distrutta, mi facevano fare sesso tutti i giorni con loro e avevano fatto venire anche dei loro "amici" per le loro scommesse e mi avevano usato come premio sessuale.
Mi stavano rovinando, avevano violato la mia intimità.
Mi stavano facendo sentire la parte più brutta della mia vita.
Mentre loro andavano avanti con il loro piano malato, io andavo indietro a quando la mia depressione era iniziata, non miglioravo, forse dovevo uccidermi, farla finita.
Ma è qui che subentra Jungkook, lui mi impediva tutto questo, mi impediva di odiarmi ed odiare la mia vita.
Quando ero con lui tutto spariva.Con le braccia non riuscivo a prendere la lampada, così provai con le gambe.
Dopo vari tentativi ci riuscii e la nascosi dietro al cuscino.
Dopo trenta minuti venne quel mostro della madre di Luca.
Mi si avvicinò con quella sua faccia da schiaffi e mi accarezzò il viso, appena si girò presi la lampada e la colpii.
Cadde per terra svenuta e non si muoveva.
Lei aveva le chiavi né ero sicura, iniziai a frugare nelle tasche dei suoi jeans e la trovai, mi tolsi le manette definitivamente.
Non potevo scappare, Seoul era a due ore da lì, ero senza forze e vestiti.
Amanettai la mamma di Luca al letto e presi il mio telefono che avevano nascosto dentro ad un comò.
Chiamai Yoongi, che era l'ultimo numero con cui avevo parlato.
"Ti prego rispondi" dissi mentre tremavo come una foglia.Alla bighit:
Jungkook's POV
"E voi ce lo dite solo ora che quello la è un pazzo? "chiese Namjoon hyung con una faccia sconvolta.
"Nam non arrabbiarti, dobbiamo trovare una soluzione tutti insieme" cercò di calmare le acque Yoongi hyung.
Eravamo tutti molto nervosi, Yumi faceva delle ricerche al computer, Yeji era seduta sulle mie gambe e cercava di calmare i miei nervi,anche se era inutile visto che l'unica cosa che volevo era salvare Alessia da quel maniaco e spaccargli la faccia.
"Se solo quello lì le torce un capello io lo uccido" disse Hobi hyung andando avanti ed indietro.
Non era da lui incazzarsi ma quando succedeva faceva paura quasi quanto Jimin.
Non l'avrebbe passata liscia.
Chi avrebbe mai detto che una ragazza incontrata in un bagno sarebbe diventata la ragazza più importante della mia vita.
Lei è come il capitolo più difficile di un libro, devi rileggerlo più volte per capirlo ma alla fine è quello più bello in cui si rinchiude il significato dell'opera intera.
Lei ha il cuore caldo che se lo tocchi ti brucia ma non puoi farne a meno, ti tiene al caldo e ti fa sentire al sicuro.
È come quella tazza di tè d'inverno che ti fa sentire felice mentre guardi un film. È come la coperta calda durante il gielo ed anche se il suo sorriso dolce ogni tanto sparisce lei né tiene uno di riserva che fa vedere nei momenti in cui nessuno la guarda, ma non si accorge che io la guardo sempre, sono sempre dietro di lei a proteggerla e ad amarla.
È forte, ha subito tanto, ma non si spegne mai, si alza sempre più luminosa, è come una supernova, la mia supernova.Il telefono di Yoongi hyung iniziò a suonare.
"Ragazzi è Alessia, silenzio" disse prima si aprire la chiamata."Alessia pronto"
"Yoongi, grazie a dio hai risposto" disse Alessia, sentivamo la sua voce tremare, stava piangendo.
"Alessia stai bene?"
Ci fu silenzio.
"No non sto bene, mi hanno stuprata in sei persone negli ultimi cinque giorni, mi hanno usata come premio e schiava sessuale"
Ci stavamo guardando tutti negli occhi mentre lei raccontava le porcherie che le avevano fatto.
La rabbia dentro di me salì, salì come non era mai successo.
Mi avevano toccato Alessia e io li avrei distrutti, avrei fatto si che passassero il resto dei loro giorni in carcere.
"Ti hanno dato da mangiare?" chiese Hobi prendendo il telefono di mano a Yoongi hyung.
"No solo due bicchieri di acqua al giorno, e si mi comporto male uno, e mi stalkerano da più di un anno, hanno foto mie attaccate per tutta la casa"
Deglutii a quello che lei disse e mi venne una voglia matta di far scoppiare la testa a quelle persone di merda, sempre se sono definibili persone.
"Alessia ti tireremo fuori da lì, te lo prometto, però è importante che tu ci invii la posizione di dove ti trovi col telefono" la informò Namjoon hyung.
"Va bene, vi prego tra un oretta tornano Luca e suo padre, mi faranno del male perché ho colpito e amnettato la madre di Luca per parlare con voi, sono pieni di pistole in casa" disse Alessia piangendo, era molto debole si poteva sentire dalla sua voce.
"Ok calmati, piccola ascoltami ora tu ci invii la posizione, metti il telefono in silenzioso e togli la vibrazione, ti nascondi per bene, trova un posto efficace dove loro non ti possono trovare" le disse Namjoon hyung.
"Va bene" si limitò a dire lei.
Chiudemmo la chiamata e Yumi scoppiò a piangere.
"Povera piccola chissà che danni psicologici e fisici le hanno lasciato" si chiese la ragazza coprendosi il viso con le mani.
Aveva ragione, ne aveva già passate tante, questo la avrà distrutta ancora di più.
Pochi minuti dopo Alessia ci inviò la sua posizione.
"È a due ore da qua, io vado" disse Yoongi hyung.
"Io vengo con te" mi alzai e misi la giacca.
"Anche io" affermò Yumi alzandosi,io annuì.
"Jungkook oppa posso venire?" mi chiese Yeji.
Ma io scossi la testa e presi il suo viso tra le mani.
"Amore no, non voglio che ti succeda nulla, stai qua con Tae e Jimin, okey?"
Annuì e si sedette sul divano.
Namjoon hyung, Hobi hyung e Jin Hyung andarono dalla polizia.Partimmo per salvare Alessia.
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Non lasciare la mia mano
Romance[𝙸𝙽 𝚁𝙴𝚅𝙸𝚂𝙸𝙾𝙽𝙴]Lei una ragazza piena di determinazione quanto di problemi,prova un irrefrenabile curiosità verso il mondo che la circonda. Lui tremendamente bello e talentuoso,fa parte di uno dei gruppi più famosi in tutto il mondo. Si in...