Capitolo 45

602 21 8
                                    

Alessia's POV
Mi svegliai abbracciata a Jungkook e Maia non c'era più, probabilmente la nonna era venuta a prenderla.
Mi alzai lentamente cercando di non svegliare il maknae, sulla porta c'era un bigliettino della signora Smeralda,nonna di Maia.
Tu e il tuo ragazzo eravate talmente carini mentre dormivate che non ho voluto svegliarvi.
Stroppiciai il foglietto e lo buttai nella spazzatura.
Andai in bagno e mi lavai gli occhi per poi prendere una valigia e iniziare a metterci dentro i miei vestiti.
"Cosa fai?" la voce di Jungkook mi arrivò dritta al cuore ma rimasi fredda e non reagii.
Si avvicinò di più, iniziando a fissarmi insistentemente.
Avevo preso un biglietto per l'Italia, sarei andata a vivere con i miei zii, da quando avevo inziato a lavorare alla bighit ottenevo solo una sfiga dopo l'altra,l'unica persona che mi teneva viva e sana di mente era Jungkook ma lui mi aveva tradita e quindi era come se non avessi più una ragione.
"Dove vai?" chiese una seconda volta,ma io lo evitai di nuovo.
"PORCA TROIA RISPONDIMI" alzò la voce, era parecchio nervoso, io invece ero tranquillissima.
Mi girai verso di lui e sorrisi.
"Sto andando in Italia, lontano da te" risposi con un tono di voce soave e guardandolo dritto negli occhi.
Si passò una mano tra i capelli nervosamente.
"No" affermò prima di iniziare a togliere tutti i miei vestiti dalla valigia.
Rinziai a metterli dentro, ma lui li ritoglieva.
"Mi vuoi dire che ti prende cazzo?" mi innervosii anche io.
"CHE COSA PRENDE A ME? CHE COSA PRENDE A TE INVECE.
ABBIAMO SOFFERTO TANTO E CONTINUIAMO A SOFFRIRE TANTO PER STARE INSIEME E TU SCAPPI COSÌ" sputò fuori acido senza prendere fiato, non lo avevo mai visto così incazzato, faceva anche paura ma non mi lasciai intimidire.
"IO NON HO COLPA DI NULLA, SEI TU CHE TI SEI SCOPATO MIA KHALIFA TAROCCA" urlai a mia volta cercando di tenergli testa.
Si sedette sul letto e prese un lungo respiro.
"Amore ascoltami, ti prego nom fare così, sono stato un coglione, scusami tanto ma veramente tanto" era sincero, lo vedevo dai suoi occhi ma c'era qualcosa che mi bloccava dal pardonarlo.
"Non posso scusami" dissi continuando a preparare la valigia.
Una lacrima gli solcò il viso e poi un' altra e un'altra ancora, finché non scoppiò a piangere davanti a me.
Si coprì il viso con le mani e tra i singhiozzi disse :"Ti amo"
Non ce la feci e lo abbraciai, il mio collo si bagnò delle sue lacrime.
"Non fare cosi" sussurai mentre gli accarezzavo i capelli dolcemente.
Scosse la testa e non mi rispose.
Mi staccai lentamente da lui e presi il suo viso tra le mie mani.
Gli tolsi la lacrima che stava scendendo col pollice.
"Ehi ascoltami..... lo so che sei pentito e non é che non ti sto perdonando per il tradimento, sarebbe stupido da parte mia concentrarmi solo su quello, perché hai fatto tante cose positive per me, mi sei sempre stato affianco e mi hai reso felice, e focalizzarmi sull'unica cosa negativa che hai fatto sarebbe stupido ed egoista.
Sto guardando un quadro generale, come hai detto tu, per stare insieme abbiamo sofferto tanto e continuiamo a soffrire, ora con la tua carriera che è in aumento ogni giorno e tutti gli impegni che hai non possiamo stare assieme, ma io ti aspetterò te lo premetto" sorrisi dolcemente e gli tenni la mano, non lasciandogliela.
Lui annuì e sorrise a sua volta.
"Cosa ho fatto per meritati?" chiese abbracciandomi di nuovo.
"Ora mi aiuti a rifare la valigia?" dissi ironica e staccandomi da lui.
Jungkook annuì e preparammo le mie cose tutto il pomeriggio insieme.
"Mi prometti che non ti innamorerai di nessun'altro e che mi aspetterai?" chiese Jk guardandomi con i suoi occhi grandi.
"Come potrei amare qualcun'altro oltre a te, tu sarai il padre dei miei figli" risposi strizzandogli il naso.
"Promettimelo"insistette Jungkook senza togliere i suoi occhi da me.
Mi avvicinai a lui e lo baciai dolcemente.
"Vale come promessa? "chiesi quasi in un sussurro,mi stavo per allontanare ma lui mi prese per la vita e continuò il bacio.
Le nostre lingue si muovevano sincronizzate e i nostri respiri erano affannati.
Mi guardò negli occhi e mi sdraiò sul letto, accarezzandomi il corpo dolcemente.
Iniziò a disegnare dei cerchi immaginari con le sue lunge dita sulla mia coscia.
Tolse la spallina del mio vestito, dando dei baci sulla clavicola, mentre le sue dita si muovevano sulla mia intimità dolcemente.
Si alzò da me e chiuse la porta a chiave, in modo che nessuno potesse interrompere.
Mi tolse il vestito completamente e poi anche il reggiseno e le mutandine.
Iniziò a dare dei baci al mio collo per poi scendere al ventre,mentre con le mani strizzava leggermente il mio seno.
Continuò con i suoi baci fino all'inguine, poi iniziò a muovere la sua lingua nella mia intimità facendo aumentare i miei gemiti.
Si muoveva esperta dentro di me.
"Sei mia" affermò prima di posizionarsi sopra di me e darmi una bacio sulle labbra.
Entrò dolcemente e iniziò a dare delle spinte lente, troppo lente.
Intrecciò le nostre mani nel momento in cui iniziò ad andare più veloce.
Non si fermava e l'adrenalina dentro di me saliva sempre di più mentre sentivo i gemiti di Jungkook.
I nostri corpi si muovevano in completa sintonia e ci completavamo a vicenda.
"JUNGKOOK AH PIÙ VELOCE" dissi quasi disperata, quando il ragazzo rallentò.
Vidi i suoi occhi riempirsi di lussuria alla mia affermazione e fece come gli ordinai.
Andò veloce come gli avevo chiesto e in quel momento raggiungemmo la perfezione, anche se noi di perfetto non avevamo proprio nulla.
"Ah ah ah si" i miei gemiti ricoprivano la stanza.
"Ti prego dimmi che sei solo mia" sussurrò Jk al mio orecchio.
"Sono tu-ah ah" non finì la mia affermazione perché lui iniziò a spingere più velocemente dentro di me.
Mi aggrappai alle sue spalle muscolose e ci lasciai dei graffi.
Tra i nostri respiri affannati venimmo insieme.
Si staccò da me e rotolò dall'altra parte del letto.
"Wow" affermò sorridendo come un bambino.
"Si wow" dissi a mia volta, mentre pulivo la mia fronte impregnata di sudore.
Dopo aver passato il pomeriggio a parlare e a guardare un film, andammo ad una festa di paese insieme al resto dei ragazzi.
All'inizio ero un po' titubante nell'andare ma i bts mi convinsero con poco, cioè dicendomi che ci sarebbe stato tanto cibo.
Ero in camera mia a truccarmi e vestirmi per la festa.

Non lasciare la mia manoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora