Capitolo 57

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Mi svegliai con Luca che mi stringeva un sacco a lui quasi a soffocarmi.
"Ehi mi soffochi così, alzati" affermai spingendolo leggermente, la sua presenza in un certo senso mi dava fastidio.
Si avvicinò a baciarmi il collo, io lo spingevo, non volevo i suoi baci.
Sentì la sua lingua umida su di me e con la mano scese fino alle mie mutande.
"No Luca no"affermai ma lui non mi ascoltava e continuava ad andare avanti.
Toccò la mia intimità e stava per entrare ma io urlai.
"BASTA"continuava ad andare avanti.
Entrò Yoongi in quel momento.
" Alessia tutto ap- CAZZO STAI FACENDO? "disse prima di prendere il ragazzo sopra di me e spingerlo via dal letto.
Gli stava per tirare un pugno ma io lo fermai.
"Yoongi no" dissi tenendogli la mano.
Luca sembrava ancora sconvolto.
"A-Alessia perdonami, non so cosa mi sia preso" disse prima di correre verso il bagno.
Yoongi si avvicinò a me.
"Se ti da fas-"
"Non voleva farlo né sono sicura"
"Ma lo stava facendo e non si stava fermando, e tu non la trovavi una cosa tanto gradita, si chiama stupro"
Mi guardai attorno perplessa, sapendo che avesse ragione ma non lo avrei mai ammesso.
"Sei stata anche fortunata che sia capitato io, se ci fosse stato Jungkook, il tuo caro Luca ora non sarebbe più qui ma in Italia senza le costole e con qualche difficoltà a riprendersi mentalmente" affermò Yoongi una seconda volta.
"Perché mai dovrebbe fare una cosa del genere per me? Non sono più la sua ragazza" chiesi scatenando le sue risate.
"Ti prego non so chi sia peggio tra te e Jungkook, vi amate un sacco e comunque non state insieme" affermò prima di uscire dalla stanza.
Rimasi come una cretina a guardare il muro.

Mi diressi verso il bagno, ma mi fermai a guardare Jungkook dormire pacificamente nel suo letto.
La porta era mezza aperta, mi guardai intorno prima di entrare nella sua stanza.
Mi abbassai al livello del suo letto e guardai il suo bel viso illuminato dalla luce del mattino.
La pelle perfetta aveva un colore perlaceo, la bocca era socchiusa e i capelli tutti disordinati, sembrava un angioletto.
Non mi trattenni e iniziai ad accarezzargli tutto il viso col dito finché non mi soffermai alla sua bocca.
Aprì gli occhi.
"Giorno principessa, non eri con Marco?" chiese con  voce assonnata.
"Io stavo andando scusa" dissi prima di alzarmi ma lui mi tirò per la maglietta, facendomi cadere sopra di lui.
Ci fu silenzio, lo stavo guardando negli occhi e lui guardava dentro i miei.
"Non pensare di scappare da me, dopo quando ne il tuo ragazzo rompocoglioni ne Yeji ci saranno, faremo un bel discorsetto" disse non staccando gli occhi dalle mie labbra e con le mani ferme sui miei fianchi.
"Va bene" dissi quasi in un sussurro.
Mi alzai lentamente da lui e uscì dalla stanza con il suo sguardo puntato addosso.
Per la prima volta mi sentivo imbarazzata davanti a lui e Jungkook mi aveva vista in tutto sia caratterialmente che fisicamente.
Letteralmente conosceva ogni millimetro del mio corpo e ogni lato del mio carattere, riusciva a capire anche solo guardandomi negli occhi e io riuscivo a capire lui.
Sapeva leggermi benissimo e questo gli faceva avere potere su di me.
Lo odiavo e amavo per questo.

Mi sedetti a tavola per fare colazione, c'erano tutti solo Jungkook no.
Luca non mi guardava nemmeno negli occhi e Yeji masticava con violenza i suoi cereali mentre mi fissava.
Jungkook scendette le scale più bello che mai per raggiungerci, diede un bacio a Yeji e io cercai di non guardarli ma fu più forte di me e lo feci.
A volte sono proprio masochista.

C'era silenzio, eravamo tutti un po' assonnati finché Jin non ruppe il silenzio.
"Allora cosa avete fatto ieri dopo aver mangiato?" chiese il maggiore addentando una banana.
Visto che nessuno parlava decisi di parlare io.
"Mi sono lavata così da far confondere le mie lacrime con l'acqua della doccia e credere di avere una vita migliore" risposi facendo partire una risata generale.
"Be' hai passato una bella serata, ma almeno la tua vita ti è sembrata migliore?" chiese di nuovo Seokjin.
"Così migliore che ho desiderato di annegare nell'acqua" dissi, Tae iniziò a tossire rumorosamente.
Si creò di nuovo un silenzio generale.
"Alessandro perché hai quella faccia?" chiese Jungkook a Luca.
"Senti testa di cazzo, prova ancora a sbagliare il mio nome di proposito e io ti stacco la testa" lo minacciò il mio ragazzo, facendo alzare Kook che lo prese per il collo spingendolo verso il muro con violenza.
Jimin si alzò e li separò.
"Non mi sembra il caso Jk" disse al maknae che aveva degli occhi killer.

Non lasciare la mia manoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora