Capitolo 55

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Venerdì :
Mi stavo preparando per andare all'appuntamento.
Ero davanti allo specchio e mi pettinavo i capelli pensando a Jungkook.
Quanto mi mancava, così tanto che a volte mi mancava l'aria.

Ho sempre parlato tanto di felicità, é una parola che ho usato tanto anche quando non avevo ancora la possibilità di sperimentarla.
Ma poi è venuto Jungkook così dal nulla, l'ho incontrato in uno stupido bagno ed è diventata la persona più importante della mia vita.
Com'è strana la vita, un giorno sei tranquillo nella tua vita programmata, il giorno dopo sei in tour con i bts.

E quando finalmente puoi stare con la persona che ami, te la rubano davanti agli occhi e tu rimani sola e depressa e non capisci cosa ci sia di sbagliato in te, in voi.

Ma poi incontri a caso un ragazzo che ti invita ad uscire e tu accetti.

(Questo è l'outfit)

Mi sentivo molto soft vestita in quel modo, non mi sentivo me stessa

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Mi sentivo molto soft vestita in quel modo, non mi sentivo me stessa.
Ma era un ragazzo che non conoscevo quindi volevo provare a cambiare.
Se Jungkook mi avesse vista vestita così avrebbe fatto qualche battuta del tipo:devi andare a bere un caffè o devi andare a raccogliere fiori nel castello incantato?

Presi la borsa e feci per mettere il telefono dentro ma mi arrivò una chiamata.
Era Jungkook.
Fissai il telefono squillare per cinquanta secondi ma poi declinai la chiamata.
"Non oggi Jk" affermai prima di uscire di casa.

Alla caffetteria :
Arrivai alla caffetteria e vidi il ragazzo sorridente dell'altra giornata.
Lo salutai con la mano prima di avvicinarmi a lui.
"Ciao Luca" dissi con un grosso sorriso stampato in viso.
"C-ciao Alessia" mi diede un bacino sulla guancia e mi passò una rosa rossa.
Per quanto fosse un gesto dolce, mi venne in mente Jungkook che probabilmente non mi avrebbe mai portato un fiore o se lo avesse fatto non mi avrebbe mai dato solo una semplice rosa.

Ma cosa sto dicendo, non mi avrebbe mai invitato a bere un caffè, probabilmente saremmo andati in spiaggia dopo aver mangiato del gelato e avremmo fatto l'amore per poi parlare tutta la notte anche delle cose più stupide.

Era questo che mi piaceva della nostra relazione, eravamo un disastro.
Litigavamo e non andavamo d'accordo quasi su nulla.
Eravamo gelosi e tremendamente testardi, ma ci amavamo da morire.
Così tanto che nemmeno io a volte riuscìvo a capire la grandezza del mio amore per lui.

Luca mi spostò la sedia per farmi accomodare e io mi sedetti.
"Allora come stai?" chiesi io a causa del silenzio imbarazzante che si era creato.
"I-io b-bene t-tu?" rispose ancora con quel sorriso che non gli spariva mai dal viso.
"Bene grazie"
Si creò di nuovo silenzio mentre bevavamo i nostri caffè.
Jungkook era timido, molto ma con me questa timidezza spariva, si apriva ed era se stesso.

Non riuscivo a smettere di pensare a lui.
Basta.
Il telefono suonò di nuovo.
Era Jungkook.
Cercai di evitarlo ma continuava a suonare.
"Scusa devo rispondere" affermai prima di andare in bagno.

"Jungkook cosa vuoi?"
"Dobbiamo parlare, non intendevo ferirti"
"Non ora, sono con un amico"
"Con chi? Con lo sfigato della scuola?"
"Non sono affari tuoi?"
"Invece si"
"Senti ciao"
"Tu non scapperai da nessuna parte, la settimana prossima sarai costretta a vedermi"
"Purtroppo"
"Lo so che mi ami"
"Tu no però"
Rimase in silenzio.
Sentii una ragazza con Jungkook, probabilmente era Yeji.
"Kookie, baby vieni?" chiese la ragazza, feci una faccia disgustata e chiusi la chiamata.

Tornai un po' sconvolta da Luca, mi misi a guardare un punto indefinito del tavolo per non scoppiare in lacrime.
"P-piccola tutto a-apposto?" chiese Luca vesibilmente preoccupato e non capivo il perché visto che non mi conosceva da tanto.
"Si, cioè non lo so, perché deve fare tanto male? " risposi prima di scoppiare a piangere davanti a tutti.
Fantastico, ogni singola persona mi stava  fissando.
"C-che i-intendi?" chiese Luca.
"Usciamo da qua perfavore" dissi tirando su col naso e alzandomi.

Uscimmo dal bar e feci qualcosa che nemmeno io mi aspettavo, abbracciai Luca forte, anche se nella mia testa c'era solo Jungkook.
"Ehi c-che succede?" sussurrò al mio orecchio dolcemente.
"Amo da morire Jungkook" affermai.
"S-se vuoi parlarne io ci sono" propose lui.

Passeggiamo in spiaggia e parlammo tanto, tutto il pomeriggio.
"Sai io lo amo tanto, lui a volte é una testa di merda, ma io continuo a dargli il mio cuore tutti i giorni e la cosa peggiore è che non me ne pento, la mia felicità coincide esattamente con il suo sorriso" dissi mentre guardavamo l'alba e sentivamo il dolce rumore delle onde.
"Q-questo è dolce, m-ma l-lui n-non ti merita, se ti a-amasse, s-sarebbe al m-mio posto ora e t-tu n-non staresti piangendo, sei una ragazza fantastica e meriti di meglio" affermò prima di baciarmi, lasciandomi sorpresa, io ricambiai.
Ci staccammo lentamente.
Ma non era come i baci che mi dava Jungkook.
"Sai la settimana prossima devo andare in Corea, verresti con me?" chiesi al ragazzo sorprendendomi di me stessa.
"S-se p-per te va bene io vengo"

Mi accompagnò a casa e mi buttai sul letto pensando a quello successo.
E se riniziassi da zero con Luca?
Potrei cercare di superare Jungkook anche se sarà difficile, ma non voglio più stare male.

Mi scrisse Bang Pd.
Nella chat:
Bp: Non vedo l'ora che tu venga la settimana prossima, così Jungkook vedrà che sei tu la ragazza che ama.
Io: Signor Bang Pd sono già fidanzata con un altro e il mio ragazzo verrà con me.
Bp: ancora meglio così Jungkook si ingelosirà, mi preparerò dei popcorn per eventuali drama, sono così emozionato.
Io:☹️☹️
Chiusi la chat e pensai che pure lui ci voleva assieme, che disastro.
Ma non sarei più tornata da Jungkook, volevo una vita nuova con Luca e volevo essere felice e senza pensieri.

Non lasciare la mia manoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora