Capitolo 52

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Jungkook ripartì per la corea dopo pochi giorni e io rimasi in Italia.
Mi aveva praticamente supplicato di rimanere con lui ma io non potevo a causa della scuola.
Aveva conosciuto i miei zii e nonostante la barriera linguistica avevano trovato il modo di comunicare.
Ormai amavano più Jungkook dopo pochi giorni di convivenza che me dopo un'intera vita con loro.
Ma si sa Jungkook ha quella faccia bella,é talentuoso e divertente senza volerlo.
In pratica ha tutto quello che io non ho.
Sono scontrosa e pessimista.
Sono ironica, forse un po'troppo, sono a conoscenza della mia vita di merda e ci scherzo su.
Non sono sportiva e ultimo ma non meno importate,sono molto sfigata.
Seriamente in vent'anni di vita, l'unica cosa positiva sono stati i bts ed amare Jungkook.

Se non mi fossi innamorata, probabilmente ora sarei in Corea nel mio vecchio appartamento a piangere guardando qualche film d'amore, mangiando gelato fino a scoppiare, in compagnia di otto gatti.
Invece no mi era capitato qualcosa di ancora più bello, Jungkook.
Ah dio, non sono molto religiosa, ma quando mi soffermo a guardare Jungkook, prego tutti i santi esistenti di non perderlo mai.

Ero in camera mia, con mia nipote di quattro anni.
Stavamo sedute sul mio letto, aspettando di guardare l'intervista dei bts in diretta.
Mangiavamo del gelato alla fragola.
Ero emozionata di vedere il mio Jk.
Non avevamo parlato, se non per messaggio e quel fine settimana lui era partito per l'america, di nuovo, per fare qualche intervista.
E una era quella sera.
Mia nipote aveva insistito di guardarla con me, si era completamente innamorata di lui quando si sono incontrati.
Sono rimasti insieme tutto il tempo e io li trovavo tanto teneri.

Mi arrivò una notifica di una mia amica che lavorava alla bighit come truccatrice.
Nella chat:
Amica: Non guardare l'intervista ti prego.
Io: Perché?
Amica : sta scrivendo...
Non fece in tempo a  finire di scrivere che l'intervista iniziò ed io spensi il telefono per non essere disturbata.
Mia nipote prese il mio cucchiaio pieno di gelato automaticamente quando l'uomo iniziò a fare domande ai ragazzi.
Io mi lamentai.
"Quello è m-" non riuscì a finire la frase perché con il suo dito ciccione mi teneva chiusa la bocca e mi fulminava con i suoi occhietti.
"Ok ok" dissi in segno d'arresa e mi concentrai sull'intervista.
Il cameraman riprese Jk quando l'uomo ebbe l'audacia di chiedere come andasse sentimentalmente.
Mia nipote iniziò a ridere e saltellare sul posto.
"Kookie, Kookie"
Io la bloccai.
"Shh parla mio marito" dissi io sorridendo e mettendo il cucchiaio pieno di gelato in bocca.

"Sentimentalmente va bene, attualmente sono fidanzato e oggi lo volevo annunciare" affermò Jungkook, facendomi venire un blocco al cuore, noi due non stavamo insieme, ci eravamo presi una pausa, di chi stava parlando?
"Chi è la fortunata?"chiese l'uomo sorridente.
Il resto dei membri guardava per terra con sguardo perso e sembravano molto tristi.
"Yeji del gruppo kpop Itzy" disse Jungkook e il mio cuore si fermò e tutto iniziò ad andare a rallentatore.
Era andato via da un mese e già stava con un'altra.
Aveva detto che mi avrebbe aspettato, che avremmo costruito una vita insieme.
Ero incazzata molto, ma l'unica cosa che feci fu piangere.
"Da quanto vi frequentate? E c'era il rumor che tu stessi con un'altra" l'uomo continuava a fare domande.
"Da un mese circa e no non stavo con nessuna di troppo importante" affermò senza neanche uno scrupolo.
Io non sono importante.
Cazzate, lui mi amava.
Ma io stavo piangendo troppo.
Chiusi il laptop lasciando l'intervista a metà.
Mia nipote si girò verso di me e mi guardò con occhi innocenti.
"Ma Alessia, lui non aveva detto che ero io la sua fidanzata e tu sua moglie? Chi è Yeji?" chiese dolcemente.
"Lo so tesoro, lui rimarrà sempre il tuo principe e Yeji é la sua nuova moglie" dissi io con un nodo in gola.
"Ma Kookie ti ama" affermò lei.
"A quanto pare non così tanto e non mi importa" riposi io con le lacrime che mi rigavano il volto.
"Se non ti importa perché piangi?" chiese lei curiosa.
"Perché anche se lui non mi ama, io sono un'idiota e continuo ad amarlo con tutto il cuore" risposi scoppiando in lacrime come una bambina davanti a una bambina.
Mi abbracciò e sorrise dolcemente.
Un sorriso che mi riempì il cuore.
"Non preoccuparti, riporterò il mio principe a casa" affermò prima di saltare giù dal letto e correre via.

Non lasciare la mia manoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora