Mi tira uno schiaffo e se ne va.
Quella testa arancione carota mi fa solo schifo.
Avrei voluto fermarlo ma so che parlare con la gente come lui è inutile.
A volte i mostri non sono soltanto quelli che vogliono morti gli dei e i loro figli ma anche le persone.
Torno nel posto in cui ero prima e mi sciacquo la guancia.
Per fortuna non ha molta forza nelle braccia e non mi ha fatto molto male.
Le lacrime mi scendono non come fiumi ma come oceani.
Noto che c'è una chiamata da ange.
Rispondo e le dico che arrivo tra dieci minuti.
Cerco di ricompormi ma la mia guancia è ancora rossa.
Speriamo che con le luci e il buio nessuno si accorga del danno.
"pensavamo fossi morta, ma dov'eri?"chiede Josy.
"ero in bagno, stavo rispondendo a un po' di messaggi dimenticandomi del resto."
"capisco, non hai incontrato nessuno vero?"domanda quella che mi conosce meglio fissando la mia guancia.
"no no."fisso il soffitto.
Gli altri fortunatamente stanno zitti.
"che ne dite di andare a bere qualcosa?"
Oh no! l'alcool non è il mio migliore amico e preferirei lasciarlo distante da me.
"io e Audrey non beviamo niente per stasera."replica quella che mi pare si chiami Corinne.
Le sorrido grata sicuramente avrà visto la mia faccia sbiancare.
"io, Cameron, Angela e Josy usciamo a farci una passeggiata."esclama shawn.
Escono dall'edificio e io punto lo sguardo sul figlio di ade, è solo con un bicchiere di vodka.
"non dovresti stare da solo il giorno del tuo compleanno."gli dico.
"hai ragione, andiamo dagli altri."
Mi abbraccia e si avvicina pericolosamente alla mia faccia.
"balliamo?"chiede Corinne.
"non sono molto brava, anzi per niente."
"non ti giudica nessuno, sto io vicino a te, prima per favore togliti quella giacchetta, fa caldo qua dentro."
Me lo levo e lo appoggio in un appendi abiti, probabilmente non lo rivedrò mai più, tanto a casa ne ho uno identico.
Balliamo un po' ma quando sento delle mani sui fianchi mi giro sconvolta.
Un ragazzo con gli occhi verdi e i capelli castani è proprio vicino a me.
"piacere Harry, come ti chiami?"
Sto sbavando, è davvero attraente ma è ancora attaccato a me.
"Audrey."
"okay Audrey, che ne dici di far ingelosire Dominic?"sussurra al mio orecchio.
Cos'è tutta questa confidenza?
"lo conosci?"
"sì ci sta fissando e sta rosicando come il ratto quando vede il gatto."
Mi giro e oddio il suo sguardo è di fuoco e ghiaccio allo stesso tempo.
"è il suo compleanno penso sia meglio andare da lui adesso."
Cerco di liberarmi dalla sua presa ma è inutile.
"questo è il mio numero, non ti bacio perché non voglio creare casini ma magari la prossima volta possiamo divertirci veramente."
Mi ha letteralmente scritto il suo numero sul braccio.
"vengo con te."aggiunge.
Non mi sembra per niente una buona idea ma non mi pare il caso di ribattere.
"perché cazzo gli stai toccando i fianchi?"chiede il figlio di ade al ragazzo dagli occhi verdi.
spazio autrice:
hello everybody.
sono triste anche se non vorrei esserlo.
-giuls

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FALLING SKIES:Gold Rush and Illicit Affairs|giuls
FantasyAde manda Dominic, suo figlio in Italia per allontanarlo da lui e da tutti e fargli riflettere sulla sua vita. Lui è un ragazzo con un carattere e un passato difficile. Audrey è una ragazza piena di problemi e pensieri per testa, l'ultima cosa di cu...