«Io, lapersona che secondo te doveva morire per non essere qui a rovinarti la vita, hodifeso Dylan, perché la tua fidanzata gli ha dato del "frocio", ma tu continuicomunque a trattarmi male. Quando aprirai gli occhi? Quando capirai che è unapsicopatica del cazzo? Dovresti darti una svegliata Smith, l'ho capito io inmezza giornata che tu che la conosci praticamente da sempre, perché non laguardi come dovresti? Perché non ti accorgi di quanto è cattiva? Si è messa adinsultare uno dei tuoi migliori amici davanti ad un intero locale, ma non tilamenti e la lasci fare. Io che invece l'ho difeso mi devo beccare i tuoiinsulti: devo sentirmi rinfacciare, da qualcuno che neanche mi conosce, ilfatto che il mio migliore amico sia morto e che al posto suo ci sarei dovutaessere io. So benissimo come stanno le cose e come sarebbero dovute andare perfar stare tutti meglio, me compresa, ma non è finita benissimo.» dico acidaguardando male quello stronzo, Liam mi sta tenendo per la vita così da nonfarmelo prendere a pugni. Dio quanto lo odio. Sembra colpito dalle mie parole,probabilmente non si aspettava che gli rispondessi così. «Dylan è vero? Maddyti ha insultato?» domanda al ragazzo con cui ho passato l'intero pomeriggio, masenza staccare gli occhi da me. Il moro annuisce abbassando lo sguardo, forsesi sente in colpa, o in imbarazzo. Spero vivamente che dopo si senti meglio,non sopporterei di vederlo triste per colpa di quella. «Vedi? Tutto questo è ridicolo, tu ti stairendendo ridicolo. Inizia a capire che il mondo non gira né intorno a te né intornoa quella che definisci essere la tua ragazza, che tra l'altro si scopa il primo che vede nei bagni senza nemmeno preoccuparsi del fatto che qualcuno li possa vedere. In più, ti avevo già avvertito prima: nonprovare più a nominare Nicholas o sarebbero stati guai, ma tu sei troppooccupato a esaltare il tuo ego per ascoltare quello che una persona ha da dirti.Quindi, vaffanculo Smith e stai attento.» detto questo me ne vado in cameramia. Sento un peso dentro di me, un dolore atroce che mi divora. È la stessasensazione che provo da quasi un anno e che con il tempo si è leggermenteaffievolita, ma mai completamente. So di essere sbagliata e so che Jacob haragione, ne sono più che consapevole, ma cosa posso fare? Convivrò con i sensidi colpa fino alla fine dei miei giorni e rimarrò sola così da non fare delmale a nessuno. L'unica che si merita di stare male sono io. Venendo qua storovinando la vita di tutti, ma se fossi rimasta là avrei distrutto quel che nerimane della mia di vita. Jacob ha ragione, è strano ammetterlo, ma è così:sono solo un peso che nessuno vuole. I sensi di colpa e i brutti ricordi siinsinuano nella mia testa e il dolore prende il sopravento. Entro in camera emi dirigo subito nel bagno, uno strano formicolio inizia a farsi sentire sulbraccio sinistro non appena mi ricordo delle lamette che mi sono portata da LosAngeles. «È sbagliato e non ne vale la pena. Non devo ricaderci di nuovo»continuo a ripetere a me stessa mentre mi spoglio. Osservo il mio riflesso allospecchio: i capelli arruffati, gli occhi gonfi e rossi a causa del pianto e lecicatrici sulle braccia che col tempo si sono schiarite. È troppo. Io sono ditroppo. Alla fine, cedo alla tentazione e prendo la lametta dallo sportello deimedicinali. Dopo la morte di Nick la usavo sempre, alleviava il dolore causatodalla sua morte e dalle voci che giravano a scuola, per quasi cinque mesi èstata la mia migliore amica. Dopo un po' non faceva più lo stesso effetto ed hoiniziato a bere e farmi le canne. La usavo in situazioni come queste: quando leparole o i gesti di qualcuno pesavano più di ogni altra cosa. Inizio afare un taglio sul braccio sinistro e un gemito di dolore esce dalle mielabbra. Uno, due, tre, quattro tagli, il sangue cola lungo il braccio e qualchegocciolina ricade sul pavimento, macchiandolo. Tampono il liquido rosso checontinua a fuoriuscire dalle ferite appena fatte ed una leggera sensazione disollievo prende, quasi totalmente, il posto del dolore. Esco dal bagno in condizioniancor peggiori di quelle in cui ero prima: indosso solo l'intimo nero, i tagli sono ben visibili e cola ancora un po' di sangue, il trucco colato e gli occhi sono ancora più gonfi. «Checazzo hai fatto?!» dice una voce, la sua voce, mentre mi avvicino alla piccolacabina armadio. Merda.
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Different
Romance•|COMPLETA✓|• Sto facendo la revisione di tutti i capitoli, per ora i primi sono già pronti e postati, appena saranno pronti metterò anche gli altri✨ Luna è una ragazza diversa, non si arrende facilmente, non si fa mettere i piedi in testa da nessun...