CAPITOLO SEDICI

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Jacob mi guarda preoccupatomentre si avvicina cautamente. «Che ci fai qua? Devi finire di insultarmi?»dico mentre provo a coprirmi il più possibile, ma non sembra servire molto perché,quando mi volto per infilarmi una felpa, lui mi blocca accarezzandomi ilbraccio nei punti in cui sono presenti i tagli. «Perché l'hai fatto? Hai uncorpo magnifico, perché rovinarti così?» «Se sei venuto qua per dirmi cosaposso, o non posso, fare con il mio corpo puoi anche andartene» affermo giàscocciata da questa conversazione. «I-io volevo chiederti scusa. Quando siparla di Maddy io impazzisco, è come se mi avesse fatto il lavaggio delcervello e non so come smettere di comportarmi così quando si tratta di lei.Perché ti sei fatta quei tagli?» non rispondo e indosso velocemente la felpa. Miguarda attendendo una risposta e, stranamente, decido di accontentarlo. «Le tueparole mi hanno fatto venire in mente un periodo molto buio della mia vita e misono sentita come all'epoca. Hai ragione: non faccio altro che rovinare la vitadegli altri e allontanare chi prova a starmi vicino. Ho curato così tanto questaparte di me, fredda e acida, che ricordo a stento com'ero prima di questa merda.Non so neanche perché mi sto giustificando con te, infondo non te ne frega uncazzo.» dico e delle lacrime iniziano ascendere lungo il mio viso. «Odio mostrarmi debole e impotente, perché se timostri fragile e vulnerabile sei un bersaglio facile da colpire. Sto facendoabbastanza l'incoerente, dal momento che sto piangendo come una bambina» continuodicendo l'ultima frase ridacchiando per non far sembrare la cosa troppo drammatica.Jacob mi asciuga le lacrime che continuano a scendere e mi guarda negli occhi,«non sei debole, è umano piangere, tutti hanno dei sentimenti: c'è chi lidimostra e chi preferisce tenerli per sé. Mi dispiace davvero tanto avertidetto quelle cose, averti trattata in quel modo e aver dubitato della tuasincerità. I ragazzi mi hanno fatto capire che sono stato un vero bastardo acomportarmi in quel modo. Pomeriggio, quando Maddy ha insultando Dylan, haipreferito fare una scenata più tosto che lasciar perdere, hai fatto una cosache noi, che siamo amici da anni, non facciamo quasi mai per evitare litigiinutili. Tu però te ne sei fregata, hai preferito dare nell'occhio anzichérestare muta a sentire quell'insulto rivolto ad un tuo amico, mi hai aperto gliocchi. Ho sempre provato a costruire un'amicizia così, che si basasse sullafiducia e sul contare l'un l'altro, ma non ho mai trovato la persona adatta. Tiva di ricominciare tutto da capo? Di provare almeno ad andare d'accordo.» Lesue parole mi hanno colpito molto e sto pensando seriamente di dargli un'altrachance. Potrebbe aiutarmi a staccarmi dall'inferno che è la mia vita, potreiriscoprire cosa vuol dire fidarsi davvero di qualcuno. «Ci sto» affermosorridendo porgendogli la mano che lui strige. Spero solo di non pentirmene.

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