cinquantotto

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Resto meravigliata da ciò che mi ritrovo davanti: all'interno del boschetto ci sta un grande gazebo ricoperto di fiori e lucine, al centro è situato un materasso sommerso da coperte e cuscini, di lato ad esso c'è un cestino da picnic messo sopra ad una coperta a quadri rossa, il pavimento in legno è interamente coperto di candele e petali di rosa. Dei grandi vetri chiudono il gazebo non permettendo all'aria fredda di entrare in maniera eccessiva.
Da qui si può vedere benissimo il laghetto circondato da alberi e montagne ricoperte di neve. -È spettacolare- dico ammirando il fantastico panorama, -sono felice che ti piaccia, spero che le coperte che ho portato bastino. E che quello che ho preparato da mangiare sia commestibile- dice ridacchiando, ma è ben udibile un filo di preoccupazione nella sua voce. Mi avvicino a lui e faccio unire le nostre labbra in un bacio pieno d'amore e passione, -è semplicemente perfetto- sussurro a un soffio dalle sue labbra. In risposta lui mi prende in braccio buttandomi sul "letto", -è il momento del mio regalo- dice sopra di me mentre si tiene dai gomiti per non schiacciarmi. Inverto le posizioni e mi metto a cavalcioni su di lui. Prendo la borsa e tiro fuori il regalo per poi farglielo aprire. -C'è una lettera nella scatola, leggila quando sto dormendo o non ci sono, okay?- dico un po'in ansia, lui annuisce e sorride guardando tutte le foto all'interno del pacco. Mi guarda negli occhi e mi bacia, -è il regalo più bello che tu potessi farmi- sussurra piano accarezzandomi la schiena. Mi ri-bacia, ma sta volta con più passione e desiderio, le sue mani calde vagano sotto la mia maglietta e le mie sul suo bellissimo petto. Gli caccio la camicia interrompendo il contatto e incastro i miei occhi grigi con i suoi castani, -ti amo- dico in un sussurro. Mi caccia la maglia e mi tiene per le gambe, mi fa alzare da sopra di lui per togliersi i pantaloni e le scarpe e così faccio anch'io. Rimango in intimo davanti ai suoi occhi che mi guardano come se fossi la cosa più bella del mondo, con un rapido movimento mi tira dal polso e mi fa cadere sul materasso. Si mette con le gambe ai lati dei miei fianchi ed inizia a lasciare umidi baci lungo tutto il mio corpo, -sei sicura? Ti aspetterò, non voglio darti fretta- dice ansimante dopo avermi cacciato il reggiseno. In risposta lo bacio e gli tiro leggermente i capelli, si alza leggermente da me e si caccia i boxer neri, per poi, fare lo stesso con le mie mutandine.
Prende dalla tasca del pantalone un preservativo, lo indossa ed entra delicatamente in me. Gemo dal piacere quando i nostri corpi vengono a contatto l'uno con l'altro. Jacob spinge dolcemente il suo membro dentro di me. Non è rude, malgrado stia aumentando sempre di più la velocità delle spinte, è delicato. Sento che è qualcosa di più, sento che non è solo una cosa meccanica, c'è amore, desiderio e passione. C'è tutto quello che lo rende speciale.
Gemo e ansimo forte sotto il suo tocco, continua a spingere veloce mentre delle gocce di sudore gli ricadono sulla fronte rendendolo ancora più bello. Poco dopo veniamo insieme e ormai esausti ci stendiamo sul letto.
-È stato fantastico. Ti amo così tanto- dice stringendomi a lui, -anch'io ti amo- e subito dopo cado in un sonno profondo.

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