cinquantaquattro

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Mi sveglio a causa di alcune risate che provengono dalla cucina. Cerco di alzarmi, ma invano dato che, il forte braccio di Jacob, mi circonda la vita tenendomi ferma.
-J- sussurro scuotendolo, ma lui non si muove, -Jacob- dico con un tono di voce un po' più alto. Ancora nulla. Mi alzo leggermente e gli stampo un piccolo bacio sulle labbra che lui cerca subito di approfondire, mi stacco e lo guardo storta. -Buongiorno principessa- mi dice ridendo leggermente, -si, buongiorno. Se gli altri ci vedono qua si faranno strane idee- dico con voce bassa mentre mi alzo dal divano. Aspetta: cosa ci faccio sul divano? -Ci avranno già visti, stai tranquilla, tanto non abbiamo fatto nulla- mi rassicura mentre gli altri sbucano dalla cucina. -Ma buongiorno piccioncini, scopato bene sul mio divano?- ci chiede ironico Liam, -non abbiamo fatto nulla- dico prendendogli dalle mani un pancake. Impreca parole incomprensibili per poi sparire ed andare non so dove al di fuori della baita.
A questa scena tutti ci guardiamo straniti dal comportamento del padrone di casa che, dopo circa un quarto d'ora, rientra dentro ricoperto dalla neve.
-Raga cambiatevi, andiamo a sciare- dice semplicemente per poi mettersi davanti al camino. Facciamo come dice e andiamo nelle nostre camere per cambiarci. Indosso una tuta bordò in pile e un giaccone per la montagna. Mentre mi sto mettendo la maglia Jacob mi prende dai fianchi, -questa tuta ti sta da dio- mi sussurra all'orecchio, gemo al contatto tra la mia pelle calda e le sue mani fredde. -Anche se ti preferirei senza nulla addosso-, mi morde il lobo dell'orecchio mentre con le mani vaga sotto la mia maglietta. A quel contatto sento un forte brivido lungo la schiena e una strana sensazione alla bocca dello stomaco. Jacob, nel frattempo, con le labbra e sceso lungo il mio collo dove lascia un'evidente succhiotto. Mi volto verso di lui e lo bacio appassionatamente mettendo le mani tra i suoi morbidi capelli. Con le labbra scendo, pian piano, lungo il suo collo lasciandogli vari segni violacei. -Ora non potrò più rimorchiare- dice il mio ragazzo con tono divertito, in risposta gli tiro uno schiaffo sulla nuca per poi voltarmi dalla parte opposta e fare la faccia da finta offesa. Mi prende in braccio da dietro e mi ricopre la faccia di baci, -peccato per le altre ma, nella mia testa, ci sei solo tu-.
-Raga sbrigatevi- urla James da sotto, io sbuffo e assieme a Jacob scendo le scale per raggiungere gli altri. Sarà una lunga giornata.

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