quarantanove

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Arrivo a casa e mi precipito in camera mia senza salutare nessuno. Sbatto la porta e mi siedo a terra appoggiando la schiena su di essa, -Luna apri, ti prego- urla Jacob dall'altra parte. -Vaffanculo-, la mia voce esce spezzata e tremante anziché forte e decisa come volevo, lo sento sospirare e poi un grande peso si posa sull'altra parte della porta. -Sappi che starò qui fino a quando non mi aprirai- mi informa lui, lo dice quasi in un sussurro, come se avesse paura a farmelo sapere, -Jacob, non ho intenzione di sentire le tue cazzate. Sapevo che eri ancora arrabbiato con me, ma comportarsi così fa davvero schifo. Potevi dirmi la verità prima, senza dirmi stronzate, ma probabilmente sei abituato a dirne. Mi hai mentito anche quando hai detto di amarmi?-, sono ormai in lacrime, odio questa parte di me: piango sempre quando sono incazzata perché non so come far passare la rabbia se non in questo modo.
-Non ho mentito quando ho detto di amarti, non ho mentito quando ho detto che resterò qua fino a quando non aprirà questa fottutissima porta del cazzo e non ho mentito quando ho detto che sei l'unica cosa che mi rende felice. Quella ragazza che hai visto oggi con me al bar è una cara amica di Anastasia, mi stava aiutando per farti il più bel regalo di Natale e per il nostro primo mese insieme, non ci proverei con nessuna. Non ero arrabbiato con te, mi è passata il giorno dopo che ne abbiamo parlato, ma volevo lasciarti i tuoi spazi e pensavo avessi bisogno del tempo per schiarirti le idee. Posso giurarti che tra me e Brittany non c'è e non c'è stato nulla, è lesbica e sta con la sorella di Anastasia.
Ho solo te in testa, te lo posso assicurare, amo solo te. Credimi-. Inutile dire che sto piangendo come una cogliona e che mi sto rendendo conto solo ora di ciò che provo davvero per lui. Mi alzo di scatto e apro la porta ritrovandomi, così, il ragazzo che mi sta letteralmente mandando in confusione il cervello. Lo guardo negli occhi e poi sussurro un "Oh al diavolo" prima di far unire le nostre labbra, sorride sulle mie come un ebete ed io non ci penso due volte a baciare quel suo bellissimo sorriso. -Sei un coglione, il mio coglione- dico guardandolo negli occhi per poi baciarlo di nuovo. La verità è che lo amo e che non posso stare senza di lui.

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