Different

sessantacinque

Sono ormai le undici passate mentre siamo seduti sul divano a guardare un film e mangiare cibo. Zoe e gli altri sono arrivati circa dieci minuti dopo che mia madre e mio padre sono andati via, essendo che ormai era tardi non ci andava di uscire e così abbiamo deciso di passare la vigilia di Natale qua.
-Luna, mi puoi passare la birra gentilmente- mi chiede Amanda sporgendosi leggermente in avanti per prendere la sua bevanda. Faccio come mi chiede notando che sul tavolo è rimasta poca roba sia da bere che da mangiare, -vado a prendere altro cibo e altra birra- annuncio alzandomi da terra per poi andare in cucina. Inizio ad ammucchiare tutto il mangiare e l'alcol che trovo sul tavolo. Mentre cerco di prendere un pacco di patatine dalla dispensa delle forti braccia mi prendono dalla vita sollevandomi in aria, -buon Natale piccola mia- mi dice Jacob facendomi girare in aria . Dò un veloce sguardo all'orologio messo sul muro della cucina, è mezzanotte precisa. È Natale.
-Buon Natale amore- sussurro mentre mi posa un dolce bacio sulle labbra per poi posarmi delicatamente a terra. Prendiamo le cose e andiamo dagli altri, -buon Natale deficenti- dico per poi dare gli auguri uno ad uno, -è il momento dei regali- grida entusiasta Anastasia. Cominciamo a scambiarci i regali e a ridere dei pessimi gusti dei maschi nel comprare qualcosa a noi ragazze. Per ora ho ricevuto un buono per il centro commerciale, una palette di ombretti, un maglioncino blue, un braccialetto e una busta con dei soldi con dentro un bigliettino: "non ci capisco un cazzo, fai tu". Manca solo il regalo di Jacob, sono così emozionata, -questo è tuo- gli sorrido dandogli prima il mio regalo. Quando lo apre il suo sorriso si allarga ancora di più e, dopo essermi praticamente saltato addosso, inizia a baciarmi e a ringraziarmi incessantemente. Mi porge il mio regalo e con gli occhi che brillano vedo la bellissima collanina che mi ha comprato con scritto "la parte migliore di me".