Different

sessantasei

Si sta ormai avvicinando il nuovo anno, stasera dovremmo andare a festeggiare tutti insieme ad un locale qua vicino. Non vedo l'ora di iniziare questo nuovo anno con le persone che più amo.
-Mhh- mugugna Jacob infilando la testa nella mia spalla, sorrido leggermente mentre mi circonda la vita con un braccio. Mi perdo a guardarlo pensando a quanto sia bello e a quanto io sia fortunata ad averlo nella mia vita, credo che senza di lui io sarei persa.
-La smetti di guardarmi- mormora il ragazzo sorridendo debolmente, -sei troppo bello, come si fa a non guardarti- affermo baciandolo. Mi attira a sé facendomi stendere sopra di lui ed iniziando a riempirmi di baci, -sei bellissima- dice tra un bacio e l'altro. -Quando mi guardi mi sento bella- gli rispondo guardandolo dritto negli occhi, mi accarezza dolcemente il viso per poi sorridermi, -okay- sussurra senza staccare il suo sguardo dal mio. -Okay- ripeto io osservando i suoi occhi brillare, -okay- dice di nuovo con un filo di voce. -Ora citi anche il mio libro preferito?- lo stuzzico ridendo, ma senza mai distogliere lo sguardo. -Forse- dice con un sorriso sghembo in volto, Dio quanto è bello. Mi accarezza delicatamente la schiena iniziando a farmi sentire brividi ovunque, con la mano libera mi scosta una ciocca di capelli dal viso per mettermela dietro l'orecchio. -Ti amo- dico con un filo di voce guardandolo negli occhi, lui non risponde. Si alza di scatto iniziando a fare avanti e dietro nella stanza, -hey, tutto okay?- gli chiedo alzandomi e andando verso di lui. Gli poggio una mano sulla spalla che lui scosta subito, -dimmi che hai, mi sto preoccupando- dico mettendomi davanti a lui cercando il suo sguardo. -Devo dirti una cosa-, si fa ancora più serio, lo guardo facendogli segno di parlare con il cuore che mi martella nel petto. -Mi hanno preso a Boston, all'università. Dovrei partire quest'estate- dice ed io non posso far altro che abbracciarlo forte e sorridere come una scema. -Non posso credere che ti abbiano preso, non puoi nemmeno immaginare quanto sia felice- affermo con le lacrime agli occhi per la gioia. È questo che provo ora, felicità, so di essere un po' triste in fondo perché sarà lontano da qui, e di conseguenza da me, ma il fatto che abbia realizzato il sogno di andare a quella che è sempre stata l'università dei suoi sogni mette in secondo piano ogni altro mio sentimento. -Non sei triste o arrabbita perché non sarò più qui?- mi domanda con un po' confuso, scuoto la testa facendo segno di no. -Sono un po' triste, ma ciò di cui mi importa veramente è che tu sia felice- dico e lo stringo ancora più forte a me. Voglio godere con lui ogni singolo minuto.