Different

CAPITOLO TRENTASETTE

Uscite dal centro commerciale con i nostri acquisti ci dirigiamo verso la parrucchiera di fiducia di Mia, siamo state in giro per i negozi quasi tre ore e sono riuscita a trovare il vestito e le buffalo nere che tanto volevo. Arriviamo ed entriamo nel piccolo locale che ospita la parrucchieria, dove mi fanno sedere su uno sgabello mentre le mie amiche decidono il colore da farmi fare.
«Facciamole fare questo con le prime ciocche con questo» sussurra Amanda, «nah, direi solo questo, a Jacob piacerà molto di più» dice Mia, «hai ragione, lo chiamo così avremo la sua benedizione per fare sta cazzata» aggiunge Lucy prendendo il mio telefono e chiamando Jacob. «Ma siete sceme?! Si sta allenando e l'ultimo dei suoi pensieri sono i miei capelli» intervengo io cercando di strappare il telefono dalle mani, ma con scarsi risultati. «Ciao Jacob, no non sono Luna, ma Lucy. Ho bisogno che mi dici se questa cosa, sulla ragazza con cui domani sera uscirai, sta bene», i due cominciano a parlare e a scambiarsi idee per dieci minuti buoni, finalmente arrivano ad una conclusione quando sento Lucy dire: «perfetto, semplice ma bellissimo, mi piace. Ciao, salutami James e digli che dobbiamo parlare» la rossa stacca la chiamata tutta sorridente e fa cenno alle ragazze di proseguire i loro loschi piani per i miei capelli.
James e Lucy stavano assieme, ma poi lei è stata violentata e lui ha pensato che si fosse inventata tutto per nascondere un tradimento mai avvenuto, ora stanno cercando di riavvicinarsi e di ricostruire il rapporto che avevano una volta, sono ancora innamorati l'uno dell'altro e si meritano di essere felici. L'atteggiamento di mio cugino ha fatto proprio schifo, ma sono felice che abbia capito di aver sbagliato, lei è una persona meravigliosa e non si meritava di dover soffrire tanto. Nel frattempo, la parrucchiera inizia ad asciugarmi i capelli che aveva precedentemente lavato e mi fa finalmente specchiare. Sono scuri, molto scuri, e più corti di prima, ma da bagnati non riesco a distinguerne bene il colore. A lavoro finito il mio viso prende un colorito molto pallido a contrasto con il nero dei capelli che ha lasciato lisci e che mi ricadono poco sotto le spalle. Ho sempre avuto i capelli chiari, o di colori strani, ma mai così scuri e devo ammettere che sono davvero bella con questo colore. «Sei stupenda» afferma Zoe che ne ha approfittato per farsi fare le treccine afro, che le stanno da dio. «Se Liam non si fa avanti lo faccio io» le dico guardandola sorridente, paghiamo ed usciamo dal locale entrando in macchina e partendo per andare verso casa. D'un tratto il mio telefono squilla interrompendo la conversazione su quale rossetto starebbe meglio col vestito.
«Pronto»
«Ciao» risponde la voce dall'altro capo del telefono mentre io sorrido distrattamente,
«oh, ciao Smith» dico attirando l'attenzione di tutte che mi mimano di mettere il vivavoce.
«Come sono venuti i capelli? Le ragazze non vogliono che ti veda prima di domani» sbuffa ed immagino lui che fa il finto offeso con la faccia da bambino. Che bella visione. «Jacob, sono Amanda. Non la vedrai seriamente prima di domani sera, arrenditi e aspetta.» «C'è sempre James che posso corrompere e poi domani sera è troppo tardi» afferma e sono sicura che stia ghignando.
«No, porta sfiga vedere la sposa prima delle nozze», detto ciò, Amanda stacca il telefono facendo scoppiare tutte a ridere. Sono fortunata ad aver trovato delle persone così, avevo bisogno di un po' di felicità nella mia vita.