CAPITOLO TRENTADUE

421 14 0
                                    

Mi siedo su uno degli sgabelli posti davanti il bancone del bar e, dopo che il barista mi ha portato ciò che avevo ordinato, mando giù uno dopo l'altro i bicchierini pieni di vodka e tequila. In poco tempo sono già sbronza e poco cosciente delle mie scelte.
Mentre ballo con Zoe, Dylan e il suo ragazzo sento delle mani afferrarmi i fianchi. Mi volto e, un ragazzo a me familiare molto ubriaco, inizia a baciarmi e a toccarmi il culo, quando mi stacco riconosco il ragazzo: Liam. Appena mi rendo conto della gravità della situazione mi metto a cercare Zoe ovunque, ma senza risultati, stanca di girare per il locale mi siedo su un muretto fuori ed inizio a fumare una sigaretta. «Non dovresti bere così tanto» dice una voce alle mie spalle avvicinandosi. «Non ho motivo per non farlo» affermo continuando a fumare e fissando il vuoto, il ragazzo mi si mette davanti cacciandomi la sigaretta dalla bocca ed iniziando a fumarla al posto mio, lo guardo finalmente negli occhi. «Dai Smith, ridammi la sigaretta.» «Fumare ti fa male» «Anche a te se è per questo, ma nessuno te lo vieta» mormoro stanca di parlare con lui, provo a scendere dal muretto senza farmi male, ma quasi cado appena metto un piede a terra. Chiudo gli occhi preparandomi allo schianto, ma le forti braccia di Jacob mi tengono strette a sé, impedendomi di cadere, sembra quasi la scena di un film romantico: lui che mi tiene stretta mentre mi guarda intensamente negli occhi, la pioggia che inizia a cadere lenta e dolce sui nostri corpi e la solita sensazione si fa spazio nel mio stomaco accompagnato da mille brividi lungo la schiena. Dio, ma perché non mi bacia? «Hai freddo?» mi domanda il ragazzo dopo avermi poggiata a terra, non mi dà neanche il tempo di rispondere che mi ritrovo la sua giacca sulle spalle.
«Sei davvero bella stasera» aggiunge poco dopo spezzando il silenzio che si era creato. «Anche la tua ragazza lo è.» «Non è come pensi, a me non piace lei.» «Se neanche ti piace, perché ci stai assieme? Perché farla soffrire così? Perché usarla per Dio solo sa cosa?
Sai che ti dico? Fanculo, te e i tuoi ragionamenti del cazzo, ci sono ragazze che pagherebbero per stare con te, per farsi amare e apprezzare da un ragazzo così e tu che fai? Ti fidanzi con una di loro facendole credere che la ami e che ne sei attratto, mentre in realtà per lei non provi nie-», non mi fa finire di parlare che mi bacia. Non è un bacio come gli altri, c'è desiderio, passione e malinconia. Mi tiene stretta dai fianchi con una mano mentre con l'altra mi spinge dalla schiena contro il suo petto, io gli allaccio le braccia attorno al collo e gli accarezzo i capelli ormai fradici a causa della pioggia. Quanto mi sono mancate le sue labbra sulle mie...
«Ti odio così tanto quando fai così» dico dopo essermi staccata dal bacio per mancanza d'aria, «è un bel problema, perché io invece ti amo» mormora guardandomi negli occhi.Mi siedo su uno degli sgabelli posti davanti il bancone del bar e, dopo che il barista mi ha portato ciò che avevo ordinato, mando giù uno dopo l'altro i bicchierini pieni di vodka e tequila. In poco tempo sono già sbronza e poco cosciente delle mie scelte. 

Mentre ballo con Zoe, Dylan e il suo ragazzo sento delle mani afferrarmi i fianchi. Mi volto e, un ragazzo a me familiare molto ubriaco, inizia a baciarmi e a toccarmi il culo, quando mi stacco riconosco il ragazzo: Liam. Appena mi rendo conto della gravità della situazione mi metto a cercare Zoe ovunque, ma senza risultati, stanca di girare per il locale mi siedo su un muretto fuori ed inizio a fumare una sigaretta. «Non dovresti bere così tanto» dice una voce alle mie spalle avvicinandosi. «Non ho motivo per non farlo» affermo continuando a fumare e fissando il vuoto, il ragazzo mi si mette davanti cacciandomi la sigaretta dalla bocca ed iniziando a fumarla al posto mio, lo guardo finalmente negli occhi. «Dai Smith, ridammi la sigaretta.» «Fumare ti fa male» «Anche a te se è per questo, ma nessuno te lo vieta» mormoro stanca di parlare con lui, provo a scendere dal muretto senza farmi male, ma quasi cado appena metto un piede a terra. Chiudo gli occhi preparandomi allo schianto, ma le forti braccia di Jacob mi tengono strette a sé, impedendomi di cadere, sembra quasi la scena di un film romantico: lui che mi tiene stretta mentre mi guarda intensamente negli occhi, la pioggia che inizia a cadere lenta e dolce sui nostri corpi e la solita sensazione si fa spazio nel mio stomaco accompagnato da mille brividi lungo la schiena. Dio, ma perché non mi bacia? «Hai freddo?» mi domanda il ragazzo dopo avermi poggiata a terra, non mi dà neanche il tempo di rispondere che mi ritrovo la sua giacca sulle spalle.
«Sei davvero bella stasera» aggiunge poco dopo spezzando il silenzio che si era creato. «Anche la tua ragazza lo è.» «Non è come pensi, a me non piace lei.» «Se neanche ti piace, perché ci stai assieme? Perché farla soffrire così? Perché usarla per Dio solo sa cosa?
Sai che ti dico? Fanculo, te e i tuoi ragionamenti del cazzo, ci sono ragazze che pagherebbero per stare con te, per farsi amare e apprezzare da un ragazzo così e tu che fai? Ti fidanzi con una di loro facendole credere che la ami e che ne sei attratto, mentre in realtà per lei non provi nie-», non mi fa finire di parlare che mi bacia. Non è un bacio come gli altri, c'è desiderio, passione e malinconia. Mi tiene stretta dai fianchi con una mano mentre con l'altra mi spinge dalla schiena contro il suo petto, io gli allaccio le braccia attorno al collo e gli accarezzo i capelli ormai fradici a causa della pioggia. Quanto mi sono mancate le sue labbra sulle mie...
«Ti odio così tanto quando fai così» dico dopo essermi staccata dal bacio per mancanza d'aria, «è un bel problema, perché io invece ti amo» mormora guardandomi negli occhi.

Different Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora