CAPITOLO TRENTUNO

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«Sorpresa» gridano in coro i miei amici appena metto piede all'interno del locale, sono tutti davanti a me, penso ci sia tutta la scuola, o quasi. «Tanti auguri piccola» dice Jacob abbracciandomi e dandomi un bacio sulla tempia, a quel soprannome sento le familiari farfalle nello stomaco. «L'hai organizzata te?» «Come l'hai capito?» «Il blu notte, solo tu sai che è il mio colore preferito e che lo metterei sempre e su tutto».

«Ma che colore è l'arancione? Come fa a piacerti un colore tanto brutto» affermo ridendo mentre Jacob mi tira un'occhiata torva. «È un bel colore, dato che parli tanto qual è il tuo?» «Il blu notte, vedi, io ho buon gusto al contrario tuo» lo guardo vantandomi mentre lui mi colpisce la faccia con un cuscino ed iniziamo a ridere come due cretini. «È proprio un colore di merda» dice ancora ridendo ed io, in risposta, mi metto su di lui ed inizio a prenderlo a cuscinate in faccia.

Jacob sorride guardandomi negli occhi per poi dirmi: «vieni, ti faccio vedere una cosa», mi prende la mano e mi porta sulla terrazza del locale. La luna illumina caldamente il suo viso perfetto, i capelli castani gli ricadono dolcemente sugli occhi e le bellissime fossette accompagnano la sua splendida risata, è semplicemente perfetto. «Hai fame? Mi stai praticamente mangiando con gli occhi» dice facendomi arrossire e distogliere lo sguardo dal suo bellissimo viso. «Ah ah ah, che simpatico» dico sarcastica facendolo ridacchiare, ci mettiamo a parlare fino a quando, ad un tratto, tira fuori dalla tasca una scatolina nera. «Volevo dartelo in un bel momento, so che ne hai passate tante e non sapevo se e quando dartelo» dice passandomi il pacchetto, lo apro e dentro trovo un medaglione con sopra una vecchia foto mia e di Nicholas, è il medaglione che avevo perso alcuni giorni fa e che cercavo disperatamente, è l'unica cosa che mi tiene davvero vicina a lui. «Dove l'hai trovato? L'ho cercato ovunque» dico abbracciandolo e aspirando il suo dolce profumo; «la polizia l'ha trovato da Harris quando l'hanno arrestato, me lo sono fatto dare e te l'ho riportato.» «Grazie ti amo» dico quasi piangendo per la felicità, ma poi mi rendo conto di quello che ho detto, «di bene, ti amo di bene» balbetto cercando di essere cedibile. Mi sono innamorata di lui, ma non posso dire di amarlo, non voglio che mi spezzi il cuore.
Mi si avvicina piano guardandomi dritta negli occhi, posta il suo sguardo da quest'ultimi alle mie labbra e da esse di nuovo ai miei occhi, i nostri nasi si scontrano e i nostri respiri si mischiano. Sta per unire le nostre labbra in caldo bacio quando, la voce di una ragazza, lo fa allontanare da me. «Eccoti amore, ti ho cercato ovunque» dice la ragazza posando un leggero bacio sulle labbra di lui, «tu sei Luna, vero? Io sono Melissa, tanti auguri è davvero una bella festa» si presenta sorridendomi mentre Jacob rimane zitto. La sua ragazza (?) continua a parlare con me e sembra anche simpatica, sarà lei la ragazza di cui mi ha chiesto consiglio? «Si, sono io. Sono felice che ti stia divertendo e grazie tanto di essere venuta, è sempre bello conoscere gente nuova» affermo con un sorriso falso, dopo un po' se ne va' mano nella mano con Jacob che, finora, non ha smesso di guardarmi. Non appena si sono allontanati mi lascio andare in un pianto liberatorio, dovevo aspettarmi una cosa del genere, in fondo per lui sono solo un'amica, non dovevo illudermi tanto. Le sue belle parole servivano solo a tirarmi su il morale, forse neanche le pensa quelle cose. Perché sto piangendo? Perché sto rischiando di rovinarmi la festa per quel coglione? Mi riprendo ed entro di nuovo nel locale dirigendomi al bancone. Voglio stare bene.

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