CAPITOLO TRENTATRE

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Mi sveglio a causa dei raggi del sole che filtrano dalla finestra, ho un forte mal di testa causato dalla sbronza della sera prima, di quest'ultima non ricordo nulla se non di aver pianto, aver baciato gente e di aver bevuto tanto. Accendo il telefono e noto diversi messaggi da Jacob e Zoe:

Smith: ieri ero ubriaco, dimentica quello che ho detto e fatto, perché non significava nulla.
Bestie🎈: io e te dobbiamo parlare. Alle 11:00am al solito posto.

Che cazzo ho fatto? Essendo le 10:30am decido di sistemarmi per andare da Zoe, indosso un semplice jeans nero, una maglia della nike e le Jordan, lascio i capelli sciolti e metto un po' di correttore per coprire le occhiaie. Esco e vado alla casa nel bosco in cui mi ha dato appuntamento Zoe. L'abbiamo scoperta quando, per portarmi alla cascata, si è persa ed ha iniziato a piovere così ci siamo fermate là per mezza giornata, d'allora quella casa è diventata il "nostro posto", è lì che vado quando voglio stare sola o voglio parlare solo con lei. Arrivo alla casa nel bosco e la trovo lì, seduta sul muretto che fissa il vuoto, sembra turbata. «Hey» dico attirando la sua attenzione, lei mi guarda delusa, come se le avessi tirato una coltellata sulla schiena. «Non ho voglia di girarci intorno, quindi te lo chiederò una volta sola. Che c'è tra te e Liam?» domanda con gli occhi leggermente lucidi, «tra me e Liam non c'è assolutamente nulla. Farmi piacere lui sarebbe come prenderti a schiaffi, non farei mai nulla con i ragazzi che piacciono alla mia migliore amica» rispondo sincera.
«Perché questa domanda?» «Ieri sera vi siete baciati e sembrava piacerti molto», merda, con tanti ragazzi proprio lui dovevo baciare? Non poteva capitarmi, non lo so, Jacob?
«A proposito di ieri sera, non mi ricordo un cazzo, ero troppo ubriaca», mi siedo vicino a lei guardandola in faccia, Zoe sospira ed inizia a raccontarmi alcune cose che sono successe alla festa. «Quindi Jacob è fidanzato?» domando infastidita quando finisce di parlare, «scopavano più che altro, ma dicono che ieri abbia baciato una dopo che la ragazza se n'è andata», mi dispiace che Melissa (?) sia stata trattata così, sembra così simpatica e dolce. «Avrà limonato con una delle tante ragazze che gli girano in torno, non mi meraviglierei se se la fosse portata a letto» dico disgustata e delusa allo stesso momento. «Tu hai finalmente ammesso a te stessa che sei innamorata di lui, non è così?» «Non so cosa provo esattamente per lui, a volte lo odio, a volte no. Non mi è mai capitata una cosa del genere, con Nick ho sempre provato strane sensazioni che spesso, in presenza di Jacob, risento.»
L'aria fresca mi accarezza dolcemente il viso facendomi volare alcune ciocche di capelli davanti agli occhi, «ti stai innamorando, è normale provare strane sensazioni. Non spaventarti, è semplicemente l'amore» mi rassicura Zoe. Ricordo di un ragazzo di Los Angeles che una volta mi disse: "l'amore non esiste per chi è sempre stato senza", inizialmente non capivo cosa volesse dire, ma non mi c'ero mai soffermata a pensarci. «Ho paura che con Jacob io possa fare casini, ho paura che lui, se mai ricambiasse i miei sentimenti, possa stancarsi di me e lasciarmi sola», numerose lacrime rigano il mio viso mentre centinaia di ricordi riaffiorano nella mia mente.
Zoe mi abbraccia forte promettendomi che lei non mi lascerà mai più sola. Ho deciso che parlerò con Jacob, voglio capire il perché di quei messaggi e schiarirmi le idee sulla nostra situazione.

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