Elisa rientro' in casa e si rifugio' nella sua stanza.
Al maggiordomo, sorpreso di vederla tornare così in anticipo rispetto agli altri, non aveva dato spiegazioni di sorta.
In uno stato di totale abbattimento, aveva farfugliato di non sentirsi bene e di volersi ritirare e lui, da gentiluomo qual'era, non aveva chiesto ulteriori spiegazioni.
La bocca serrata, a reprimere i singhiozzi che le comprimevano il petto, tolse l'abito e lo ripose nella panca assieme alle scarpine.
Con indosso la sola sottoveste, sedette alla toeletta e si guardo' allo specchio.
Quello che vide le tolse il fiato.
Capelli in disordine, occhi gonfi e cerchiati, labbra tumide a causa del bacio brutale di Thomas.
Le lacrime ruppero di nuovo gli argini e cominciarono a cadere copiose sulle guance.
Persa com'era nei suoi pensieri, non si premuro' di asciugarle, le lascio' correre libere lungo il collo, sui seni, ad inzupparle la sottoveste.
Si sentiva sconfitta, annientata nel trovarsi di nuovo alla mercé di un uomo.
Lei che anni addietro aveva giurato a se stessa che non lo avrebbe più permesso!
Si alzo' dalla sedia cominciando a camminare nervosamente per la stanza e tornando con il pensiero, al tempo in cui aveva creduto di toccare la felicità con un dito.
Era stata una bambina sola, emarginata dai genitori che demandavano a terze persone il compito di educare lei e la sorella, maggiore di tre anni.
Nella noia di quelle giornate, era solita gironzolare per il giardino alla perenne ricerca di nuovi stimoli atti a nutrire la sua traboccante fantasia.Un giorno, per puro caso, aveva notato da lontano quel ragazzo, poco più grande di lei, che viveva nella proprietà confinante.
Nascosta dietro le alte cancellate che la delimitavano, lo aveva visto crescere e diventare uomo, per poi partire alla volta dell'accademia militare che il padre aveva scelto per lui.Per cinque lunghi anni, intervallati da visite estive in cui tornava attorniato da una congrega di compagni, lo aveva atteso, paziente, sognando che al ritorno, lui la vedesse e rimanesse folgorato dalla sua bellezza, ma soprattutto dalla sua personalità.
Gli scriveva lunghe lettere d'amore, senza mai spedirle, che poi riponeva puntualmente dentro uno scomparto segreto della libreria.
Nonostante tutto le conservava ancora gelosamente.
Poi era accaduto quanto agognato. Una sera si erano incontrati ad una festa e, per tutto il tempo, era stato un rincorrersi di sguardi e sorrisi.
Avevano persino ballato insieme e…dio….quanto era stato bello toccarsi e stringersi le mani seppur brevemente.
Dopo quella sera ce ne erano state altre, ogni occasione era buona per vedersi.
Con il beneplacito dei suoi genitori, che non si capacitavano per il colpo di fortuna che era capitato, Waldegrave era diventato un assiduo frequentatore della loro umile dimora, come solevano dire.
Il vecchio conte non ne era a conoscenza altrimenti avrebbe impedito al figlio di cadere così in basso frequentando un ambiente non consono al suo lignaggio.
Così i due giovani avevano sognato il loro futuro insieme, al riparo da occhi indiscreti, con il proposito di fuggire e sposarsi a Gretna Green se ci fosse stato un veto da parte di Lord Waldegrave.
Thomas si professava perdutamente ed ineluttabilmente innamorato ed Elisa ci era caduta con tutte le scarpe.
L'ultima sera in cui si erano veduti, nascosti tra le siepi del giardino di Chewton House mentre era in corso una serata danzante, tra baci e tocchi al limite dell'indecenza, Thomas le aveva fatto la proposta…
Si era inginocchiato e l'aveva implorata di sposarlo promettendo che, non appena fosse stato possibile, le avrebbe messo al dito, l'anello con smeraldo appartenuto alla mamma defunta.
Lei, al colmo della felicità, aveva accettato ed era corsa a comunicare la bella notizia ai genitori, anch'essi ospiti della serata, che si erano complimentati con lei, felici di togliersi di torno la seconda figlia femmina indesiderata.
Poi la doccia fredda!
Voleva vedere di nuovo Thomas e rubargli un bacio o un abbraccio, mai sazia di tanto amore.
Non trovandolo, aveva cominciato ad aggirarsi per le innumerevoli stanze della magione, fino a che non aveva visto i suoi fidi compari che ridevano sguaiatamene poco discosti da una porta che, lei presunse, dava accesso allo studio.
Incuriosita e senza farsi notare, aprì lentamente il battente.
Thomas era di spalle e non vide l'espressione di sgomento e dolore che le si dipinse sul volto, nel momento in cui mise a fuoco la scena che si svolgeva di fronte a lei.
Lady Violet Gillmoore, amica intima di Elisa da tempo immemore, semisvestita, il seno scoperto, avvinghiata a Thomas..al suo fidanzato…al suo amore…come una piovra.
Lei, scioccata al punto da non riuscire ad emettere alcun suono, uscì, in silenzio, così come era entrata.
In uno stato di trance, raggiunse il padre comunicandogli di voler tornare a casa, accusando un malore improvviso.
Egli chiamò a raccolta la moglie che, preoccupata dello scandalo che ne sarebbe conseguito se la figlia fosse svenuta di fronte a tutti, obbedi' con freddezza.
La violenza fisica e verbale alle quali fu sottoposta Elisa quando comunicò loro che avrebbe rifiutato la proposta di Waldegrave, fu nulla in confronto al dolore lancinante per il tradimento subito.
Ma Mr. Grey aveva un piano di riserva nel caso la figlia non avesse accalappiato Waldegrave.
Era già in accordo con un vecchio barone, suo amico, di cedergli in moglie la figlia diciannovenne, in cambio di una sostanziosa rendita.
La minaccia del genitore e la volontà di allontanarsi immediatamente da Thomas, fecero si che la giovane fuggisse quella stessa notte.
Elisa provava un odio viscerale per Waldegrave, lo riteneva responsabile di tutti i torti subiti da quella sera in avanti, lo riteneva responsabile della sua disillusione verso l'amore.
Poco prima, quando lui aveva dichiarato accoratamente di amarla ancora, era stata tentata di cedere e gettarsi tra le sue braccia.
Ma questa volta non avrebbe abboccato...sapeva che lui la voleva, per puro orgoglio maschile, non perché l'amasse seriamente.
Ebbene, avrebbe accettato!
Si sarebbe concessa a lui...per una notte soltanto, queste sarebbero state le sue condizioni. Prendere o lasciare!
E decise che gli avrebbe fatto ricordare quella notte, per il resto della vita.

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MIO UNICO AMORE
ChickLitSTORIA COMPLETATA Inghilterra '800 Elisa vive in casa di Lord Stafford sotto falso nome. Dopo otto anni il caso le farà incontrare di nuovo Thomas il quale non ha mai saputo i motivi del suo allontanamento. L' odio reciproco li porterà sull'orlo del...