T H O M A S
Maledetta stagione, pensava Thomas mentre entrava nel salone da ballo.
Maledetto lignaggio e maledette responsabilita'.A causa della morte prematura del vecchio bastardo, tutte le grane legate al titolo erano ricadute sulle sue spalle. Non per ultima quella di assicurare la prosecuzione del casato. Quindi partecipare a questo nuovo evento non era piu' stata un'opzione. Doveva trovare assolutamente una moglie, nobile e con poche aspettative.
Riguardo all'aspetto non aveva grandi pretese, bastava che fosse bellina, docile e remissiva.
D'altra parte il divertimento non gli mancava, aveva Julia, la sua amante fissa e le altre che andavano e venivano, perlopiu' andavano...incontrava i loro consorti in Parlamento e si stupiva ogni volta del fatto che, malgrado le corna molto pronunciate, riuscissero ancora a varcarne le porte...poveri stolti.Una volta sposato, sarebbe diventato come loro? Se avesse trovato una moglie da utilizzare al solo scopo di procreare...probabilmente lei avrebbe dovuto fogarsi altrove...pazienza. Non era colpa sua se suo padre, esempio di dissolutezza per eccellenza, in punto di morte gli aveva ordinato di generare un erede. Purtroppo era l'unico figlio maschio oltre a tre sorelle. Quindi avrebbe obbedito. Per dovere. L'amore o qualsiasi altro sentimento erano banditi dal suo cuore.
La sola donna che avesse veramente amato e desiderato era scomparsa otto anni prima. L'aveva cercata a lungo coadiuvato dalla famiglia di lei, ma invano. Era stata l'unica in trentacinque anni, a spezzargli il cuore. Lo aveva ridotto a brandelli e ancora adesso, quando ci pensava, Thomas andava su tutte le furie...e poi perche'? Aveva interrogato a lungo i membri della sua famiglia, la servitu', le amiche...nulla che potesse far presagire un evento simile. Era riuscito persino a risalire alla vettura pubblica utilizzata da lei per partire, per poi dileguarsi. Sara' fuggita con qualcuno...sara' sposata con una nidiata di figli..probabilmente sotto falso nome altrimenti l'avrebbe scovata. Maledetta!
Una pacca sulle spalle lo riscosse dai lugubri pensieri.
William e James erano di fronte a lui con la solita aria da dementi ed un sorriso sornione stampato in bocca."Guarda guarda...il conte Thomas di nuovo a caccia" esordi' James.
Erano migliori amici dai tempi della scuola militare ed erano gli unici ai quali permetteva di prenderlo per i fondelli.
"E sempre con quell'aria allegra" termino' l'altro ridendo.
"Tacete manigoldi...piuttosto ditemi, cosa abbiamo in vetrina quest'anno oltre al vecchio di quello scorso?" concluse guardandosi intorno.
Per lui quelle ragazze erano tutte uguali...giovani donne buttate nella mischia in attesa di un buon partito....oppure erano loro stesse un buon partito per nobili squattrinati...
Thomas sapeva di essere costantemente al centro dell'attenzione del genere femminile. Bello, titolato e ricco, tre elementi che messi insieme lo ponevano al primo posto tra i papabili. Madri e figlie lo divoravano con lo sguardo in attesa di un cenno di saluto ovvero di un ballo."Quest'anno c'e' una new entry non da poco" gli sussurro' Willy all'orecchio.
"Ah siiii.....?" rispose lui fingendo interesse.
"Guarda alla tua destra" prosegui' l'altro.
"La biondina con le margherite in testa".
Segui' le indicazioni e la vide....un piccolo e dolce agnello sacrificale...tenera....troppo per un tipo come lui.
"Lady Sarah Stafford figlia unica del conte di Wiltshire" conclusero.
La ragazza sedeva rigida e impettita su di una sedia, la postura tipica di chi e' in attesa di qualcosa....o qualcuno. Il viso angelico, il collo lungo e aggraziato...ma fu una presenza alle sue spalle ad attirare l'attenzione di Thomas.
Una donna dai capelli rossi acconciati in uno chignon alto. Indossava un abito grigio accollato e teneva gli occhi bassi, come stesse leggendo.
Quella tonalita' di capelli gli ricordava...no, non era possibile che la vedesse ovunque. Come se una mano invisibile lo guidasse, decise pero' di apporre il proprio nome sul carnet di lady Sarah. La avvicino' presso la pista da ballo, facendosi presentare dal padrone di casa e dopo un lieve baciamano si prenoto' per la quadriglia.Passo' il resto della serata passeggiando inquieto, come in apnea. Il cuore batteva ad un ritmo leggermente accelerato ma costante.
Quindi se non stava per venirgli una sincope, a cosa era dovuto quel senso di attesa? Si impose di non guardare mai in una certa direzione anche se la tentazione era molta e quando arrivo' il momento di ballare con la ragazza, si avvicino' cauto porgendole il braccio e buttando casualmente gli occhi sulla rossa...stava leggendo di nuovo. Strano...era oltremodo incuriosito di vederla in volto, ma non poteva trasgredire al protocollo rigido che gli imponeva di porre tutta l'attenzione alla dama al suo fianco.Si formarono gli schieramenti della quadriglia. Lady Sarah era molto graziosa, dovette ammettere a se stesso. Di corporatura alta e slanciata quando sorrideva mostrava la perfetta e bianca dentatura e gli occhi le brillavano come fossero zaffiri, ma a parte questo....era una bambina.
Dagli sguardi languidi che pero' lei gli riservava, Thomas intui' di aver fatto di nuovo colpo. Accidenti! Con un sospiro cedette alla tentazione di girarsi di nuovo in favore della donna misteriosa....nulla, continuava a tenere il capo chino. Alla successiva figura del ballo che gli permise di avvicinare la sua compagna, decise di indagare."Milady, mi chiedevo dove fosse vostro padre...avrei avuto piacere di porgere i miei omaggi....non vi avra' fatto venire da sola?" azzardo' barando.
"Oh no milord..cosa dite" rispose lei avvampando.
"E' qui da qualche parte..ed e' presente anche la mia chaperon Miss Derby".
"Miss Derby...Derby..mai sentita nominare "fece finta di rimuginare.
"Vi riferite alla signora con i capelli rossi che era seduta dietro di voi" concluse con falsa indifferenza.
"Si proprio lei..la mia Helen"
Helen.No, anche il nome non gli diveva niente....eppure...
La musica cesso' in quel momento e, riaccompagnando la ragazza al posto, si avvide dell'assenza della donna che stava catalizzando tutti i suoi pensieri. Nel frattempo lord Stafford si era palesato e dovette perdere diversi minuti preziosi per rendere omaggio ad un suo pari,come si doveva.Comincio' a vagare per le varie stanze della villa alla ricerca spasmodica di una testa rossa. Nulla...scomparsa. Quando torno' finalmente nel salone scopri' con amarezza che gli Stafford erano andati via.
Rimase scioccato e confuso. Non capiva...aveva quel tarlo che rodeva all'interno....gli sfuggiva qualcosa.
Decise di tornare a casa, il senso di inquietudine che provava aveva rovinato definitivamente la serata.
Salutati gli amici, usci' dalla villa seguito dallo sguardo deluso delle signore presenti.Mentre viaggiava in carrozza meditava sul da farsi. Doveva vedere in volto Miss Derby...l'unico modo possibile era recarsi a Stafford House....ma certo! Si sarebbe presentato l'indomani pomeriggio con una gran mazzo di fiori per lady Sarah!
Rientro' in casa con l'animo leggero per la soluzione appena trovata e festeggio' chiudendosi in biblioteca a bere wiskey.

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MIO UNICO AMORE
Literatura FemininaSTORIA COMPLETATA Inghilterra '800 Elisa vive in casa di Lord Stafford sotto falso nome. Dopo otto anni il caso le farà incontrare di nuovo Thomas il quale non ha mai saputo i motivi del suo allontanamento. L' odio reciproco li porterà sull'orlo del...