CAPITOLO 39

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Elisa si avvicinò al caminetto allungando le mani nell'atto di scaldarle, la stanza non era fredda, ma una serie di brividi la scuotevano. 

Era diventata la moglie di Thomas, la contessa di Waldegrave. 

Questa nuova consapevolezza e la grandezza del ruolo che aveva assunto, la scosse oltremodo portandola a stringere le braccia attorno al busto, fissando le fiamme. 

Due braccia forti e muscolose la cinsero da dietro e Thomas si piego' leggermente per far aderire i loro corpi in modo perfetto. 

"Cosa ti preoccupa amore mio?". 

Aveva imparato a riconoscere i cambi di umore di Elisa e in quell'istante ne era avvenuto uno. 

"Nulla Thomas…io...non so come affrontare tutti questi cambiamenti" si voltò tra le sue braccia per poterlo guardare negli occhi. 

"Cosa racconteremo per non innescare i pettegolezzi….saranno inevitabili dal momento che io…come farò a spiegare la mia ricomparsa….e il matrimonio lampo…" Elisa farfugliava confusamente. 

"Calmati…." la strinse tra le braccia quasi a difenderla dai suoi stessi pensieri. 

"Domani partiremo alla volta di Dumfries e durante il viaggio ci confronteremo con i nostri amici per concordare una versione comune da dare in pasto agli avvoltoi….e a tua sorella, ora abbiamo altro da fare" portò le mani dietro la schiena della sua signora iniziando ad aprire la lunga fila di bottoncini di madreperla che chiudevano l'abito. 

Lo fece lentamente, guardandola intensamente negli occhi. 

Elisa respirava con fatica, persa nello sguardo di lui, il quale abbassando la scollatura del vestito iniziò a suggerle il collo bianco e mordido, le spalle, scendendo sempre più in basso a sfiorare con baci delicati la porzione di seno fuoriuscita dal corpetto. 

Lei fremeva deliziata dalla sensazione di aspettativa che la stava pervadendo e accantono' momentaneamente i cattivi pensieri. 

Prese il capo di Thomas fra le mani sollevandolo verso l'alto fino a far combaciare le loro bocche. 

Il bacio che si scambiarono fu smanioso e dolce allo stesso tempo e li lasciò senza fiato. 

"Moglie mia….non credo di avere la forza di aspettare oltre…..devo averti subito, altrimenti rischio una figuraccia epica" esclamò Thomas con la voce roca. 

Fece scivolare l'abito di Elisa fino al pavimento e fu lieto di appurare che non indossava il corsetto, bensì una semplice sottoveste bianca. 

La sollevò tra le braccia e, scostando il copriletto cosparso di petali, l'adagio' sulle lenzuola candide. 

Prima di farle poggiare il capo sul guanciale, sgancio' il prezioso monile che le sosteneva l'acconciatura e tolse le innumerevoli roselline incastrate tra i meravigliosi capelli. 

Una cascata rossa si riverso' tra le sue mani e lui provvide ad allargare quel manto setoso, facendo scorrere le dita tra le ciocche fino a che non ebbero coperto le spalle di lei a sfiorarle il fondo schiena. 

"Ti amo…da impazzire, mia signora" mormorò alzandosi dal letto per denudarsi velocemente. 

Elisa evito' di guardarlo mentre toglieva gli abiti, provava ancora una sorta di imbarazzo per quel tipo d'intimita'. 

Thomas raggiunse il letto e, imprigionandole il mento tra due dita, la costrinse a voltarsi. 

"Guardami amore….non essere imbarazzata, dovrai abituarti perché intendo passare a letto  gran parte della nostra vita….senza vestiti" rise divertito dal rossore che le imporporo' il volto. 

MIO UNICO AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora