CAPITOLO 16

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Elisa si allontanò dalla sala discretamente, cercando di non dare nell'occhio.

Thomas la stava aspettando nel foyer, ai piedi della scala che portava ai piani superiori dove erano situati i palchi. 
La prese per un gomito e, invece di salire, la trascino' letteralmente lungo un corridoio laterale. 

Nessuno dei due parlò fino a che non si arrestarono di fronte ad una porta.

"Entra!" le disse aprendo con impeto.

Lei obbedi' senza discutere e si guardo' attorno notando che si trovavano all'interno di un piccolo sgabuzzino. 

Le mancava l'aria a causa dell'ambiente angusto, ma era la presenza dietro di lei a destabilizzarla maggiormente. 

Era arrivato il momento di affrontarlo a viso aperto.

"Cosa volete ancora? Non vi basta  avermi messo in imbarazzo per tutta la serata? Volete rovinarmi definitivamente?" 
chiese inviperita voltandosi a guardarlo.

Thomas non si scompose. 

"Volevo solo ricordarti che mancano quattro giorni alla scadenza dell'ultimatum..e sapere se hai già preso un decisione"
le chiese serio in volto. 

Lei prese subito fuoco. 

"Ma fate sul serio? Perché se così fosse sappiate che non mi pieghero' mai ai vostri folli e perversi desideri. Meglio morta!" grido'. 

Thomas le strinse il piccolo mento con forza e stampo' le labbra sulle sue, rudemente, in un bacio che non sapeva di dolcezza. 

Elisa tento' di divincolarsi, ma non riuscendoci, lo morse e contemporaneamente gli dette un calcio su una gamba. 

" Ahi…ma cosa diavolo…" si lamento' lui tamponandosi il labbro ferito e toccandosi l'arto contuso. 

"Non vi azzardate a toccarmi di nuovo o gridero' talmente forte che mi sentiranno persino a palazzo reale" rispose allungando le braccia per tenerlo a distanza. 

Lui rise con malizia. 

"E cosa penserebbe il tuo milord trovandoti chiusa in uno sgabuzzino con il sottoscritto? Ti vorrebbe ancora? Quando poi gli raccontero' tutto il tuo passato…il nostro passato" si corresse tristemente "Pensi che ti permetterebbe di rimanere ancora in casa sua…accanto a sua figlia…e poi la piccola Sarah…se sapesse di noi…". 

"Tra me e Stafford non c'è mai stato nulla" disse lei con le lacrime agli occhi. 
"Al contrario di te, brutto fedifrago, traditore e libertino che non sei altro, non ho mai infranto le promesse che ti feci allora".
Il suo tono, in quel momento era più confidenziale, perché solo così riusciva ad esprimere al meglio, il risentimento che nutriva nei confronti dell'unico uomo che avesse mai amato.
Con la sola forza della rabbia, comincio' a spingerlo da un lato per poter avere accesso alla porta e fuggire. 

Ma lui fu lesto ad imprigionarla tra le sue braccia e ad abbassare il volto fino a guardarla negli occhi. 

"Elisa io ti ho sempre amata, non sono mai riuscito a dimenticarti" sussurrò dolcemente. 

"Menti! Non sai fare altro che mentire" lottava per liberarsi, ma lui era più forte. 

"Io mento? E tu allora? Avevi accettato di sposarmi e sei scomparsa, all'improvviso, per otto lunghi anni. Poi ti rivedo e cosa fai? Mi sbatti in faccia che oramai sei un donna indipendente...che lavori addirittura!
Una donna del tuo lignaggio non dovrebbe lavorare e vivere in casa...con un uomo non sposato"

Lei smise di dimenarsi per guardarlo negli occhi e sganciare la bomba. 

"Ho chiesto un lavoro a Milord perché non avevo mezzi di sostentamento. È solo lavoro… mentre tu hai continuato la tua vita, sei andato avanti. Mi risulta che mantieni pure un'amante e non disdegni altre compagnie femminili…non ti è bastato il male che mi hai fatto? " gli mollo' un ceffone lasciandogli le cinque dita stampate sulla guancia. 

"Sei un bastardo Waldegrave, e se Lord Stafford mi vorrà, stai pur certo che penserò molto seriamente alla sua proposta" gli diede una forte spinta e guadagnando la porta, l'apri' e fuggi' via. 

Thomas rimase immobile per qualche istante, scioccato. 

Cosa aveva detto? Che le aveva fatto del male? E come di grazia? Perché non era stata più chiara? 

Riguardo al resto aveva ragione, le donne non gli erano mai mancate, ma erano un palliativo che serviva per sopperire alla mancanza di lei, solo di lei….. 

 Elisa era sua e di nessun altro e Stafford sarebbe dovuto passare sul suo cadavere prima di averla. 

Forte di questa decisione, usci' sul corridoio con l'intenzione di ritrovarla e portarla nella sua dimora, a costo di trascinarla per i capelli. 

Si imbatte' negli amici che sostavano nell'atrio. 

"Avete visto Elisa?" li anticipo'. 

"Thomas dove diavolo eri finito? E cosa…ti è accaduto?" disse William notando lo stato pietoso in cui versavano gli abiti, ma soprattutto il labbro sanguinante. 

"Incontro focoso..Eh?"aggiunse ammiccante l'altro. 

" Ditemi se l'avete vista! "

L'espressione angosciata fece intuire  loro che doveva essere successo qualcosa di molto grave. 

" Lord Wiltshire ha chiamato la carrozza per farla riaccompagnare a casa. Era sconvolta a causa di un forte mal di testa…" James si interruppe guardando l'amico improvvisamente conscio della verità. 

"Era con te! Sei stato tu a ridurla in quello stato? Mio dio… Tommy…questa volta finisce male…me lo sento nelle ossa!" concluse mettendosi le mani nei capelli. 

"Dicci cosa è successo" disse conciso William. 

Thomas non aveva tempo di dare spiegazioni. 

"Non ha importanza, devo andare a cercarla". 

Non riuscì a fare il primo passo che i due lo placcarono. 

"Tu non ti muovi di qui!" gli intimo' William. 

"Ora raggiungeremo gli Stafford, che ci stanno aspettando nel palco e ti scuserai per il ritardo con il quale sei rientrato. Adduci anche tu un malore..un incidente..un parente morto…insomma quello che diavolo vuoi e….ricomponiti"
concluse cercando di rimediare al disastroso aspetto dell'amico. 

Prese un fazzoletto dal taschino della giacca e gli tampono' il labbro sanguinante, mentre James stringeva il nodo della cravatta e lisciava le pieghe della giacca. 

Thomas era attonito.

Lasciò che gli amici si occupassero della sua persona senza protestare, perché sapeva che avevano ragione. 

Doveva assolvere ai suoi doveri e portare al termine la serata, anche con la morte nel cuore. 

MIO UNICO AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora