CAPITOLO 40

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Come previsto da Thomas, arrivarono nella città-mercato di Dumfries nel primo pomeriggio. 

Era un posto pittoresco, attraversato dal fiume Nith.
Thomas disse loro che, dopo accurate indagini, era venuto a conoscenza del luogo dove viveva stabilmente la famiglia MacCallan. 

Un maestoso ponte costruito in pietra arenaria congiungeva le due rive e la carrozza lo oltrepasso' portandoli in un quartiere distaccato dal resto della città, molto più antico e meno popolare rispetto all'abitato dall'altra parte del fiume. 

Il cocchiere fermò la pariglia di fronte ad un maestoso palazzo costruito con la stessa pietra del ponte, a dire il vero tutte le abitazioni circostanti erano fatte in modo analogo. 

Il luogo poteva risultare freddo in confronto alle distese verdeggianti fin lì attraversate, ma si trovavano in una città costruita da mercanti che sfruttavano le acque del fiume per far navigare le  chiatte stipate di merci, quindi la praticità era anteposta alla bellezza. 

Elisa era rimasta ferma al proprio posto, mentre gli uomini scendevano per guardarsi intorno. 

Aveva paura di affrontare di nuovo una parte del suo passato, non sapeva come l'avrebbe accolta Caroline, era possibile che la rifiutasse o peggio la odiasse. 

Una mano si materializzo' davanti al suo volto. 

"Milady, scendete da sola o devo venire a prendervi?" la voce di Thomas tuono' da fuori lo sportello e la sua mano era pronta per essere afferrata, metaforicamente quel gesto significava molto per lei, voleva dire che lui c'era e l'avrebbe supportata. 

Si affrettò a scendere aiutata dal suo sposo e, nonostante le gambe le tremassero in modo inconsulto, si appoggiò al suo braccio con fiducia. 

Gli altri componenti della compagnia dichiararono che li avrebbero attesi fuori. 

Thomas bussò energicamente all'anta del grande portone che si trovava al centro della rude facciata. 

Fu aperto dopo qualche istante e, un uomo attempato che doveva essere il maggiordomo, fece capolino guardandoli in modo interrogativo. 

"Buongiorno, siamo il conte e la contessa di Waldegrave e vorremmo conferire con Mrs. MacCallan, può chiederle se può riceverci?". 

Thomas avvertiva la tensione attanagliare il corpo di Elisa, la sentiva rigida vicino a lui e, anche se non lo dava a vedere, era molto in ansia per lei. 

Nelle sue condizioni era importante che non subisse alcun tipo di trauma, ma aveva voluto assecondarla auspicando che la propria presenza, avrebbe fatto da cuscinetto per qualsiasi situazione si fosse venuta a creare. 

La mano di lei era poggiata sul suo braccio ed egli la copri' con la propria. 

"Ricordati che ti amo" le sussurrò piegando il capo a sfiorarle l'orecchio. 

Lei assenti' senza proferire parola, il fiato sempre più corto. 

L'arrivo del maggiordomo la fece trasalire, tanto era agitata. 

"Milord…. Milady… la signora vi attende in salotto, prego…vogliate seguirmi" fece cenno loro di entrare e li guidò passando per il grande atrio, verso un corridoio dove si affacciavano diverse porte. 

Si fermò di fronte ad una di esse, bussò ed entrando li annunciò, dopodiché li invitò ad avanzare. 

Elisa entrando in quella maestosa ed elegante stanza, puntò lo sguardo unicamente verso una figura posta davanti al camino, era di spalle, non si era ancora voltata. 

MIO UNICO AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora