Elisa ricambio' lo sguardo di Thomas e le loro labbra si avvicinarono pericolosamente, fino a che non rimase uno spiraglio a separarle.
"Oh mio caro…ti amo anch'io….da sempre, ma…..dobbiamo parlare prima di compiere dei passi di cui potremmo pentirci" sussurrò cercando d'ingoiare il groppo che le ostruiva la gola.
Lui la baciò all'improvviso e il bacio fu talmente intenso e sconvolgente da indurla a chiedersi se davvero lo volesse fuori dalla propria vita e se fosse pronta a lasciarlo di nuovo.
"Ti prego…mettimi giù" gli disse, non appena le loro labbra si separarono.
Lui assenti' e se la fece scivolare addosso fino a che non poggio' i piedi a terra, poi la trattenne qualche istante per assicurarsi che non avesse un capogiro.
Le prese la mano guidandola verso una seduta in pietra, poco distante e facendola accomodare le si sedette affianco.
"Dimmi tutte le remore che hai nei miei riguardi…." chiese pazientemente Thomas prendendo aria e trattenendo la mano di Elisa tra le sue.
"Risponderò a tutte le tue domande e cercherò di placare le tue ansie, ma che sia l'ultima volta…..non ho intenzione di passare il resto della nostra vita a scusarmi con te" terminò risoluto.
Elisa parve rifletterci e, sfidandolo, gli pose la domanda che aveva sulla punta della lingua.
"Voglio sapere tutta la verità riguardo a quella sera….senza omissioni e senza filtri e…..voglio che tu lo faccia guardandomi negli occhi" in quel momento, in cui la luce del giorno stava morendo, le sue iridi sembravano due pozze di oro fuso e lo sguardo, prima carico d'emozione, divenne imperscrutabile.
Guardo' verso l'alto, come alla ricerca di un aiuto divino che lo guidasse alla ricerca delle parole giuste che gli consentissero di abbattere le barriere da lei erette.
Elisa cedette all'impulso di infilargli le mani tra le morbide ciocche e lo fece voltare verso di lei.
Thomas prese fiato e lo rilascio' rumorosamente.
"Quando ti lasciai in giardino, dopo la proposta di matrimonio, ero al settimo cielo, ma ben consapevole di dover tenere a bada la mia esuberanza in quanto il vecchio Waldegrave era molto perspicace, sai benissimo che non avrebbe mai benedetto una nostra unione" le baciò entrambe le mani, ancora strette tra le sue, e la guardo' così intensamente, che Elisa ebbe la sensazione che il cuore volesse uscire dal petto
"Ti amavo talmente tanto Elisa…..ed ero così felice….avrei voluto gridarlo al mondo intero, ma... all'epoca era impossibile, così lo confessai ai miei amici, certo che avrebbero tenuto la bocca chiusa. Tra di noi c'era e c'è tutt'ora un affetto fraterno, ci siamo sempre supportati l'uno con l'altro" rise senza allegria.
"Eravamo giovani ed imprudenti ed è stata proprio l'imprudenza ad indurli a tendermi quel tranello, non lo hanno fatto con cattive intenzioni….sono rimasti di guardia fuori dalla porta affinché il tutto rimanesse confinato tra quelle quattro mura".
Elisa aveva ascoltato in religioso silenzio, senza interrompere, ma ancora non del tutto convinta.
"E Violet….cosa…l'ha indotta a prestarsi a quella turpe messinscena?".
Thomas continuò a guardarla, senza abbassare lo sguardo, conscio che, se lo avesse fatto, avrebbe confermato i suoi sospetti.
"Lei era infatuata di me….da tempo e non faceva nulla per nasconderlo, se ricordi bene era un tipetto piuttosto impudente e quella sera chiese aiuto ai miei amici per…combinare un incontro….amoroso... capirai...a loro non parve vero e così…".
"Te l'hanno servita su un piatto d'argento" terminò Elisa al posto suo.
Lui le baciò di nuovo le mani.
"Ti prego amore…non avercela con loro, in seguito al…fatto increscioso, si sono fatti in quattro per aiutarmi a trovarti e…in più di un'occasione, mi hanno salvato da me stesso, io…non potevo accettare di averti persa e….mi ero perso anch'io" terminò sussurrando.
Sentirono delle voci che discutevano animatamente e, voltandosi, videro Lord Stafford che cercava di avanzare, furioso, mentre William e James gli si paravano di fronte per impedirglielo.
Elisa lasciò la presa di Thomas all'istante, lasciandolo interdetto.
"Perdonami…ma devo parlargli" e quando vide che che lui stava per obiettare, alzò una mano accarezzandogli una guancia.
"Ti prego Thomas, concedimi del tempo…sono stati così buoni con me e meritano di conoscere tutta la verità" sorrise con le lacrime agli occhi.
"Magari non tutta….il bambino resterà un nostro segreto".Thomas le sorrise di rimando, anche lui commosso e finalmente fiducioso verso il futuro.
Girò il capo per baciare la mano poggiata sulla sua guancia.
"E sia…ma fai presto….non credo di poter più fare a meno di….voi" le sussurrò guardandole il grembo.
L'ondata di commozione che li colse, offusco' tutto quanto intorno a loro e guardandosi negli occhi compresero che non si sarebbero più lasciati.
Thomas le baciò entrambe le mani, poi si allontanò chiamando a raccolta William e James e lasciando ad Elisa il tempo richiesto.
Lord Stafford era immobile, poco distante, il volto severo in attesa che lei gli rivolgesse la parola.
Elisa si avvicinò lentamente, cercando le parole adatte per esprimere tutto ciò che aveva nel cuore.
Sapeva che lui provava più che affetto nei suoi confronti e magari, segretamente, aveva sperato che lei potesse un giorno ricambiarlo, ma Elisa non lo aveva mai illuso in tal senso.
"Milord….io credo…di dovermi scusare con voi e Sarah, per aver omesso….".
"So tutto di voi e Waldegrave, Miss Grey" la interruppe lui togliendola dall'imbarazzo.
"Perlomeno…sono a conoscenza della sua versione…ora vorrei la vostra".
Il tono duro con il quale le si rivolse, non la fece demordere dal suo intento e con tutta la pazienza e la dolcezza che quell'uomo meritava di ricevere, passo' i minuti successivi a raccontare i fatti accaduti, omettendo però la parte relativa al ricatto e a tutto quello che ne era conseguito.
"Quindi lo amate?" chiese lui alla fine, il volto triste e sconsolato di chi ha già la risposta.
"Nella mia vita milord…non ho amato altri che lui e se….non lo avessi rivisto, probabilmente sarei rimasta sola" sapeva di avergli inferto il colpo di grazia, ma doveva fargli capire che per lui, al di fuori del rispetto e dell'affetto reciproco, non aveva provato altri sentimenti.
Stafford sospirò sonoramente e la guardo' senza più ombre ad offuscargli il volto.
"Sappiate che per voi ci saremo sempre, la mia casa sarà sempre la vostra e Sarah…non vi dimenticate di lei…" sussurrò commosso.
"Oh milord…come potrei…voi sapete quanto affetto nutro nei suoi confronti…non ci perderemo mai di vista, anzi…se volete perdonarmi…credo di dovermi scusare anche con lei…" fece per andare, ma Stafford le rivolse di nuovo la parola.
"Miss Grey…un'ultima cosa…se Waldegrave vi farà soffrire di nuovo, non ci sarà posto al mondo dove potrà rifugiarsi per sottrarsi alla mia vendetta….diteglielo".
Cosi dicendo le diede le spalle e rientrò nella locanda.

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MIO UNICO AMORE
ChickLitSTORIA COMPLETATA Inghilterra '800 Elisa vive in casa di Lord Stafford sotto falso nome. Dopo otto anni il caso le farà incontrare di nuovo Thomas il quale non ha mai saputo i motivi del suo allontanamento. L' odio reciproco li porterà sull'orlo del...