Elisa aprì gli occhi cercando di fare mente locale.
Dove si trovava?
Sbattendo le palpebre, cercò di mettere a fuoco l'ambiente circostante.
Era una stanza molto spartana con un letto a due piazze, due comodini consunti e un trespolo con un catino poggiato sopra.
La finestra era piccola, con i vetri opacizzati, probabilmente dallo sporco.
Provo' a muoversi ma senti' dolore in varie parti del corpo e allora ricordo'.
"Sarah…. Milord…." gridò con il poco fiato che aveva in gola e allo stesso tempo tolse le coperte di dosso pronta ad alzarsi, notando solo in quel momento, che indossava una camicia da notte lisa di un tessuto molto ruvido e che non le apparteneva.
La porta della stanza venne aperta ed entrò un omuncolo piccolo e smilzo, che sopra un abito scuro, portava un grembiule macchiato di un rosso vermiglio….macchiato di sangue.
Elisa senti' il sangue defluirgli dal volto.
"Voi chi siete?" gli disse fissandolo nei piccoli occhi arguti, sormontati da lenti tonde, tenute insieme da un ponte fissato sopra la gobba del naso adunco.
"Miss Grey.." si avvicinò cauto le mani proteste verso di lei.
"Miss Grey vi prego….calmatevi, siete debole….non potete alzarvi".
"Non mi toccate!" urlò di nuovo agguantando le coperte e tirandole fin sul mento, quasi fossero una corazza.
"Voglio sapere chi siete….e dove mi trovo..".
"Siete nel villaggio di Darton, precisamente nell'unica locanda della zona ed io mi chiamo Connelly…sono il dottore di questa brava gente" indietreggio' di qualche passo, consapevole del turbamento di lei.
"Siete stata portata qui insieme ad altre persone…non so se riuscite a ricordare…" disse cauto sondando il terreno.
"Certo che ricordo….lo sparo..la carrozza che si capovolgeva….ma gli altri dottore, come stanno?" Elisa aveva paura a porre quella domanda, ma doveva sapere.
"Lady Stafford e miss Willoby…ammaccate, ma tutto sommato, bene. Lord Stafford…è complicato…" non sapeva come darle la notizia della morte del cocchiere.
"È ferito gravemente….ma abbiamo estratto la pallottola dalla spalla e se non insorgono complicazioni….dovrebbe cavarsela".
Elisa ammutoli', scioccata.
Avevano sparato a Milord?
I pensieri le si affollarono nella testa….era tutta colpa sua! Avrebbe dovuto partire sola e non approfittare ulteriormente della generosità di coloro che l'avevano accolta in casa senza porre condizioni di sorta.
E se lui non ce l'avesse fatta?
No.. No, non doveva pensare a quell'ipotesi, strinse i denti ricacciando indietro le lacrime che minacciavano di cadere.
Rivolse il pensiero a Sarah che in quel momento, doveva essere molto spaventata e bisognosa del suo conforto.
Scosto' le coperte e fece per mettersi seduta, ma un capogiro la costrinse a chiudere gli occhi e, con le gambe penzoloni fuori dal letto, sarebbe caduta a faccia avanti, se il dottore non l'avesse afferrata per le spalle e fatta stendere di nuovo.
"Signorina…non siete nelle condizioni di fare alcunché….siate brava… a tal proposito vorrei farvi alcune domande, mi duole porgerle e risultero' indiscreto… " assunse l'espressione tipica di chi è fortemente in imbarazzo.
"Ma in questo momento sono il vostro medico e vorrei informarvi che, mentre eravate incosciente, si sono verificati dei fatti che mi hanno indotto ad effettuare una visita più approfondita….sapete esercitando la professione da oltre trent'anni noto immediatamente certi….segni premonitori….".
"Quali segni? Di che cosa state parlando?" Elisa si stava spaventando, da che malattia era affetta?
"Avete rigettato due volte…e ho pensato immediatamente ad una commozione cerebrale…ma non ho notato rigonfiamenti sospetti…perlomeno non sul capo, l'ho notato invece sul vostro addome e….la domanda che vorrei porvi Miss Grey è…" si piego' sul letto per guardarla in volto.
" È possibile che siate in…stato interessante? ".
Elisa boccheggio' annaspando in cerca d'aria, il volto rosso per la vergogna, lo sguardo rivolto verso le proprie mani abbandonate sul grembo.
" Miss Grey…guardatemi per cortesia. Sono un medico, non il vostro confessore pronto a giudicarvi, ma devo poter andare per esclusione. Se mi dite che non è possibile…sono costretto a ricercare altre cause che abbiano provocato il vostro malessere".
Elisa alzò gli occhi, il cuore in gola per l'emozione.
Possibile che una piccola vita stava crescendo dentro di lei?
A dispetto della febbre che l'aveva colpita settimane prima, dell'incidente che l'aveva vista coinvolta, era rimasta lì, nel suo ventre, aggrappata con le unghie e con i denti alla sua ancora di salvezza: la sua mamma.
"Si dottore, è possibile" si senti' pronunciare.
Lui non parve turbato.
"E ditemi Miss Grey, è possibile che il padre del bambino sia un certo gentiluomo, che staziona qui, fuori dalla vostra stanza, da ben due ore?".
Elisa lo interrogo' con lo sguardo, non riuscendo a dar voce all'unico pensiero che si era affacciato alla sua mente.
" Sto parlando di Lord Waldegrave…è stato lui, insieme ad altri due gentiluomini, a trovarvi nella radura e soccorrervi".
Allora non era stato un sogno….
Come aveva fatto a trovarsi nel posto giusto al momento giusto?
Alla prima opportunità glielo avrebbe fatto confessare, ma al momento abbassò lo sguardo, colpevole, e tanto bastò al dottore per capire di averci preso.
"Dottore…a lui…a lui lo avete detto?" chiese in un sussurro.
Lui le mise una mano su una spalla a rincuorarla.
"Signorina, non sono solito spifferare ai quattro venti i miei pensieri…e comunque sono tenuto a mantenere il segreto professionale, sta a voi decidere il da farsi".
"Comunque milord mi ha chiesto ripetutamente di entrare…cosa devo rispondergli?"."Non è il momento…ora devo metabolizzare…" Elisa voleva prendersi del tempo tutto per lei e per il suo bambino. Il suo bambino, di nessun altro!
Se Thomas lo avesse saputo, glielo avrebbe portato via....lo aveva puntualizzato che per lui non sarebbero esistiti figli bastardi, non è vero?
Ma se non avesse saputo di avere figli, il problema non si sarebbe posto."Allora carissima Miss Grey" rispose lui capendo l'antifona.
"Riferirò che siete ancora incosciente, così non ci saranno problemi" le fece l'occhiolino e uscì dalla stanza.
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MIO UNICO AMORE
ChickLitSTORIA COMPLETATA Inghilterra '800 Elisa vive in casa di Lord Stafford sotto falso nome. Dopo otto anni il caso le farà incontrare di nuovo Thomas il quale non ha mai saputo i motivi del suo allontanamento. L' odio reciproco li porterà sull'orlo del...