Caroline e Neal scesero dalla carrozza nel primo pomeriggio di due giorni dopo e si fermarono ad ammirare quello scorcio di campagna tipicamente inglese.
L'antica dimora dei Waldegrave si stagliava al centro di un parco molto curato, alte siepi delimitavano il cortile antistante il fronte della casa, ma dietro di esse si intravedevano un prato dal verde intenso molto curato e una moltitudine di cespugli di rose.
La magione era rimasta tale e quale a come Caroline la ricordava.
A pianta rettangolare, su due piani e totalmente in pietra, aveva agli angoli quattro torrette e sulla facciata una serie infinita di finestre quadrettate.
Il portone maestoso si apri' facendo intravedere un'esile figura che ne usciva e si precipitava nella loro direzione.
Caroline aprì le braccia ad accogliere Elisa e si avvide immediatamente della magrezza di lei.
"Sorellina…piano così mi stritoli" rise sciogliendosi dall'abbraccio con le lacrime agli occhi.
"Sono immensamente felice che siate qui" rispose Elisa, anch'essa emozionata.
"Neal com'è stato il viaggio?" chiese poi al cognato.
"Be…sarebbe stato perfetto se tua sorella non si fosse lamentata sette giorni su sette" disse burbero facendo l'occhiolino alla moglie e sorridendo dietro la folta barba rossa.
"Neal…" lo sgrido' lei falsamente adirata.
"Moglie, taci! Tanto lo sai che ti amo proprio perché sei così rompiscatole!" rise lui stampandogli un bacio sulla bocca.
Gli scozzesi erano un popolo molto passionale e MacCallan ne era la prova, in quel preciso momento Elisa provo' invidia nei confronti della sorella, vergognandosene subito dopo.
Se Thomas non le riservava lo stesso trattamento doveva incolpare solo se stessa, si era allontanato perché si sentiva oppresso da lei, oramai ne era convinta.
"Elisa cos'è quel faccino triste?" le chiese Caroline mettendole un braccio sopra le spalle.
"Oltretutto…sei dimagrita troppo dall'ultima volta che ci siamo viste, non mangi abbastanza? Devo parlare con Waldegrave e farglielo presente, dov'è?" chiese guardandosi intorno.
"Mi dispiace, ma purtroppo non è qui. Quando è arrivata la lettera che annunciava il vostro arrivo, era già partito per Londra" ammise Elisa, lo sguardo rivolto a terra.
"A Londra? Ma siete in luna di miele…".
"Lo hanno convocato per delle sessioni in parlamento, non poteva rufiutare" la interruppe lei, troncando sul nascere qualsiasi recriminazione Caroline avesse voluto fare nei confronti di Thomas.
"Mi ha assicurato che tornerà presto…nel frattempo avrete la sottoscritta a vostra completa disposizione" rise falsamente prendendo la sorella sottobraccio e trascinandola verso il portone.
Neal era rimasto indietro, pensieroso.
Qualcosa non quadrava.
Lui era un grande osservatore ed aveva notato la tristezza negli occhi della cognata e la foga con la quale aveva giustificato il comportamento di Waldegrave.
Anche un asino scozzese sapeva che esistevano le deleghe, se fosse stato veramente interessato a rimanere con Elisa, avrebbe potuto incaricare qualcuno di sostituirlo.
Mmmmm…urgeva indagare, amava troppo sua moglie e non voleva che niente e nessuno la turbasse.
E se la sofferenza di Elisa avesse turbato Caroline, Waldegrave ne avrebbe pagato le conseguenze.

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MIO UNICO AMORE
Chick-LitSTORIA COMPLETATA Inghilterra '800 Elisa vive in casa di Lord Stafford sotto falso nome. Dopo otto anni il caso le farà incontrare di nuovo Thomas il quale non ha mai saputo i motivi del suo allontanamento. L' odio reciproco li porterà sull'orlo del...