Elisa si trovava di fronte a suo marito e lo fissava senza parlare.
Era bellissimo come sempre con i capelli leggermente più lunghi di come ricordava, sparati in tutte le direzioni come se vi avesse passato ripetutamente le dita, gli occhi caramello spalancati per la sorpresa.
Se non fosse che aveva una rabbia repressa, tanto da temere che potesse sfociare in un gesto violento, lo avrebbe abbracciato e sommerso di baci, invece prese fiato e lo rilasció diverse volte pur di placare i battiti forsennati del cuore.
"Elisa…ti prego, parlami" la imploró Thomas cercando di abbracciarla.
Gli schiaffeggió le mani per allontanarle da sé.
"Di cosa vuoi parlare Thomas, delle menzogne che mi hai propinato? Delle tue amanti? Di come io mi senta tradita ed umiliata? Decidi tu l'argomento" era talmente infuriata, che la voce risultava tremula.
"Fammi spiegare…non è come… ".
"Il tempo delle spiegazioni è finito, da ora in avanti sei libero di vivere la tua vita come meglio credi...e così faró io." gli diede le spalle e fece per andare.
"Cosa vuoi dire?" chiese lui stringendole il braccio in una morsa e costringendola a fermarsi.
"Ti sto lasciando Thomas, non ti è chiaro?" gridò mentre le prime lacrime cominciavano a rigarle le guance.
"Non voglio più avere niente a che fare con te, partirò con Caroline e Neal… ti scriverò quando nascerà il bambino" si asciugo' il volto fissandolo intensamente.
"Non ti perdonerò mai, sappilo!"."Non puoi partire così, ti prego fammi spiegare" provò ad implorare ma quando vide lo sguardo deciso di lei, cambiò tattica.
"Non te lo permetterò, ho la legge dalla mia parte".Lo schiaffo lo colpì in pieno volto, ma lui non demorse.
"Puoi colpirmi quanto vuoi, ma tornerai a casa con me" strinse i denti costringendosi a non cedere di fronte allo sguardo perso di lei.
"Sono venuta insieme a Caroline e Sarah, tornerò a Stafford House in loro compagnia" ribatté dura.
"Stafford House? Non se ne parla! Ripeto….".
"Milord".
Thompson lo interruppe raggiungendolo alla porta.
"Cosa ne facciamo di quei due?"
"Elisa non ti muovere di qui, torno subito" Thomas entrò in casa seguito dal detective, non prima di aver lanciato un'occhiata di avvertimento alla moglie.
Elisa attese che i due si dileguassero per correre alla carrozza.
"Ci riporti indietro" gridò al cocchiere.
Salì con difficoltà il predellino e sedette di fianco a Caroline.
"Cosa ha detto?" le chiese la sorella.
"Uhmm…nulla che non sapessi già!" rispose sempre più infuriata.
"Ha osato minacciarmi… bastardo traditore… con che coraggio…" farfugliava parole sconnesse tanto che le due donne faticarono a comprenderla.Sarah, seduta di fronte, prese le mani tremanti tra le sue.
"Elisa devi tranquillizzarti, nel tuo stato…".
"E tu cosa ne sai del mio stato?" Elisa guardó Caroline.
"Glielo hai detto tu?"."Non sapevo fosse un segreto" si giustificó l'altra dispiaciuta.
" È una notizia bellissima, perché vuoi tenerla segreta? Tuo marito deve saperlo…" ribatté Sarah.
"Waldegrave ne è già al corrente ed ha pensato bene di festeggiare la notizia con la sua amante, come è logico che sia" rispose Elisa amareggiata.
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MIO UNICO AMORE
أدب نسائيSTORIA COMPLETATA Inghilterra '800 Elisa vive in casa di Lord Stafford sotto falso nome. Dopo otto anni il caso le farà incontrare di nuovo Thomas il quale non ha mai saputo i motivi del suo allontanamento. L' odio reciproco li porterà sull'orlo del...