Thomas era impaziente.
Da quando il giorno precedente aveva ascoltato il resoconto del detective, attendeva il momento in cui avrebbe messo le mani su Grey e sbugiardato Julia.
Apprendere che lei non era incinta di suo figlio era stata una liberazione, ma la persecuzione che aveva messo in atto con l'aiuto di suo suocero, non poteva tollerarla.
Avrebbero pagato a caro prezzo il male che avevano fatto a lui e di conseguenza anche ad Elisa la cui unica colpa era stata di non essersi assoggettata ai voleri paterni.
Nascere donna nel loro mondo, equivaleva ad essere considerati merce di scambio, oggetti e non persone dotate di volontà propria.
Thomas al contrario, pensava da sempre che la donna fosse un miracolo creato da Dio per illuminare e deliziare l'esistenza degli uomini, la donna era vita che donava la vita e, ad eccezione della madre presente nella sua vita passata non per scelta, le donne di cui si era circondato erano sempre state trattate con rispetto, addirittura venerate e, nel caso di Elisa, amate alla follia.
La possibilità di poter avere presto una figlia lo riempiva di gioia, immaginarla come un angioletto dai capelli rossi e gli occhi verdi della mamma, lo inorgogliva ed inteneriva al tempo stesso provocandogli un senso di protezione che solo un padre poteva provare.
Eccetto Grey!
I suoi figli non avrebbero mai patito la carenza d'amore e la violenza come metodo educativo e Grey questa volta, sarebbe stato punito duramente, senza pietà, come monito a non reiterare il comportamento dispotico e prevaricatore nei confronti della sua progenie.
Era pomeriggio inoltrato, quando Martin gli consegnò un messaggio da parte di Thompson.
Gli comunicava che suo suocero si sarebbe recato a casa di Julia di lì a un'ora, quindi lo invitava a mettersi subito in viaggio per raggiungere il luogo il prima possibile, così da poter coordinare l'irruzione e sorprendere i due malfattori.
Incarico' il cameriere di mettere al corrente i suoi amici sull'evolversi degli eventi e ordinò che venisse preparata la carrozza.
Il percorso richiese pochi minuti durante i quali il pensiero corse al suo amore, chissà se aveva ricevuto la sua lettera? Tutto quello che stava facendo era per lei, ma se fosse venuta a conoscenza dei fatti lo avrebbe perdonato? In fin dei conti, le aveva mentito…
Si ripromise di raggiungere Chewton subito dopo aver sistemato la faccenda, se Elisa fosse stata ancora arrabbiata con lui, avrebbe trovato il modo di ammansirla…anzi conosceva più di un modo.
Sorrise sornione al pensiero…
La carrozza si fermò a distanza di sicurezza e lui scese guardandosi intorno circospetto.
Notò una figura in avvicinamento che riconobbe essere Thompson.
"Buonasera Milord" sussurrò.
"Allora signore, come procediamo?" rispose Thomas saltando i convenevoli.
"Mr. Grey non è ancora arrivato, lo attenderemo nascosti nell'ombra e, non appena entra in casa, voi interverrete sorprendendoli e costringendoli a confessare. Per ogni evenienza ho due uomini piazzati all'interno pronti a testimoniare ed agire nel caso ce ne fosse bisogno" disse il detective con decisione.
"Siete certo che il bastardo verrà?".
"Certamente Milord…fonti attendibili me lo hanno confermato" rispose ambiguo Thompson.
Waldegrave preferì non chiedere quale fossero le fonti alle quali si riferiva e si apprestó ad attendere con pazienza.
Poco dopo notarono la tozza figura di Grey percorrere la via in piena tranquillità.
Si poggiava pesantemente ad un bastone da passeggio e la zoppía, dovuta sicuramente ad un attacco di gotta, lo costringeva ad un'andatura lenta.
Quando entrò in casa, Thomas si mosse ascoltando distrattamente le raccomandazioni del detective.
Fino all'ultimo aveva sperato che ci fosse stato un errore e suo suocero non c'entrasse nulla con la truffa, ma dopo averlo visto con i suoi occhi, non aveva più dubbi.
Avanzó a passo di marcia superando una vettura pubblica ferma a bordo strada e si diresse spedito verso la casa di Julia.
Aveva portato la chiave in suo possesso e la inserí nella serratura girandola lentamente, senza far rumore.
Attraversò il piccolo corridoio con passo felpato notando la porta del salotto socchiusa.
Sbirció attraverso l'apertura e vide Julia versare del liquore in un bicchiere e Grey che si accingeva a togliere soprabito e cappello.
Spalancó la porta con impeto.
"Buonasera signori" sorrise con un ghigno vedendo l'espressione di sorpresa dipingersi sul loro volto.
"Milord…" Julia sbiancó e Thomas temette uno svenimento, mentre guardando il suocero, si accorse che aveva la bocca serrata, contrariato.
"Mia cara…vedo che sei diventata un'abituè della mia cerchia familiare" disse ironico.
"Non pensate male…Mr. Grey è un amico venuto in visita" tentò di arrampicarsi sugli specchi.
"Oh ma davvero? Julia…non sei mai stata molto brava a mentire, tant'è vero che l'ultima volta ti ho smascherato, voi ne sapete nulla Grey?".
Lui seguiva lo scambio di battute come un rapace pronto ad attaccare, ma quando Thomas gli rivolse la domanda, assunse un'espressione quasi angelica.
"Riguardo a cosa Lord Waldegrave?".
"Riguardo alla truffa che avete architettato ai miei danni caro suocero" rispose Thomas scuro in volto.
Nella stanza calò un silenzio glaciale.
Grey fissava il genero malignamente mentre si avvicinava cauto.
"A quale truffa alludete Waldegrave?".
Julia indietreggió di qualche passo percependo l'aria farsi rovente.
"Voi caro suocero" marco' l'ultima parola con disprezzo.
"In combutta con la signora qui presente, avete cercato di raggirarmi, attribuendomi una paternità inesistente…solo per il gusto di rovinare la vita a vostra figlia" guardó la sua ex amante."E tu...per vendetta e cupidigia, provo ribrezzo solo guardarvi".
"Thomas non è così…".
"Taci! Non osare negare, ho le prove di quanto affermato, o meglio…ho i testimoni. A vostra insaputa, ho ingaggiato degli uomini che vi hanno spiato per giorni e hanno ascoltato tutte le vostre macchinazioni e lo giureranno in tribunale, se ci arriveremo…".
"Waldegrave rimangiati quello che hai detto o sarò costretto a chiederti soddisfazione" gridò Grey paonazzo.
"Mi farebbe immensamente piacere farti fuori in duello all'ultimo sangue, ma…no! Preferisco darti in pasto alla pubblica gogna, voglio che tutti sappiano quale verme schifoso tu sia" si affrontarono a brutto muso.
"Sono il padre di tua moglie, non dimenticarlo, in questo modo umilierai anche lei".
"Al contrario, Elisa sarà felice di liberarsi di un tale fardello" ribatté Thomas sorridendo sarcastico.
Sentirono bussare alla porta e lui si allontanò da Grey per andare ad aprire convinto si trattasse di Thompson.
Spalancó l'uscio con un sorriso soddisfatto che gli morì in bocca allorché riconobbe la persona di fronte a lui.
"Elisa" sussurrò stupefatto.
Nota d'autore
Ragazze questa volta Thomas è proprio nei guai. Nonostante le buone intenzioni, le apparenze ingannano e soprattutto le bugie hanno le gambe corte e questo lui lo imparerà a sue spese.
A presto per il prossimo capitolo😜

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MIO UNICO AMORE
ChickLitSTORIA COMPLETATA Inghilterra '800 Elisa vive in casa di Lord Stafford sotto falso nome. Dopo otto anni il caso le farà incontrare di nuovo Thomas il quale non ha mai saputo i motivi del suo allontanamento. L' odio reciproco li porterà sull'orlo del...