THOMAS
Martin chiuse la porta alle sue spalle rilasciando un lungo sospiro di sollievo. Quella mattina milord era molto teso e arrabbiato.
Lo accudiva oramai da quindici anni e solo per un periodo, molti anni addietro, era stato redarguito in quella maniera. Questa volta la causa scatenante era stata una piega non perfetta nella camicia… meglio sbrigarsi a stirarla, penso', conoscendolo, sarebbe uscito subito dopo e avrebbe smaltito la rabbia con una bella passeggiata.
Scendendo al piano sottostante trovo' gli amici di milord acciambellati comodamente sulle poltrone del salotto… uhm…. si prevedeva una bella giornata....
"Martin, ci hai annunciato al tuo padrone? " fu James a parlare per primo.
"Si signore… anche se oggi rischio la vita solo per un battito di ciglia" sapeva di potersi permettere di scherzare con quei due.
"E perché mai? Si è alzato con il piede sbagliato?"
"Non ne ho idea, dopo il primo urlo, ho preferito ritirarmi".
"Qui la faccenda si complica James, sono tre giorni che si comporta in modo alquanto eccentrico, urge indagare!" è si appresto', seguito dall’altro, a salire la scalinata che portava al primo piano dove era situata la camera padronale.
Entrarono senza bussare trovando un Thomas immusonito e scontroso che, seduto sul letto a baldacchino, cercava di infilarsi gli alti stivali.
Li guardò in malo modo.
"Chi vi ha dato il permesso di entrare?"
"Calma amico" Willy si avvicinò con cautela, sedendosi accanto a lui.
"Mmmm…" disse osservandolo attentamente.
"Reduce da una sbronza.. Ci puoi dire qual'è il problema che ti affligge? Per puro caso Julia ti ha dato il benservito?"
"Semmai sono io che le dò il benservito" rispose acidamente.
"Non c'è alcun problema, sto uscendo per portare Lady Stafford a fare un giro in carrozza" concluse secco.
"Allora se il corteggiamento prosegue, perché hai il broncio?"
"La camicia aveva una piega".
"Non è solo questo Thomas, ti conosciamo bene. Sputa il rospo!" si intromise James.
Lui sapeva di doversi confidare con qualcuno, altrimenti sarebbe esploso, e chi meglio di loro?
Decise di parlare.
"Ho il sospetto di sapere dove si trova Elisa".
Il silenzio calò nella stanza.
Fu James a riaversi per primo.
"E dove credi che sia?" lo sguardo scettico.
Thomas sapeva che correva il rischio di sembrare pazzo, ma aveva bisogno del loro supporto.
"L'istitutrice di lady Sarah ha lo stesso colore di capelli di Elisa".
"E…poi?" disse Willy spronandolo.
"E poi basta, nulla di più. Non sono riuscito a guardarla in viso. Non ho potuto vederle gli occhi... Quegli splendidi occhi.." un'ondata di emozione lo travolse mentre li ricordava "Quindi o rifugge un mio sguardo oppure…."
"È una coincidenza" terminarono in coro i due.
“Voi non potete capire….è il sesto senso...il profumo...oh io non lo so, ma è come se quella donna avesse una forza oscura che mi attrae verso di lei. Devo assolutamente vederla in volto prima di mettermi l’anima in pace e forse oggi ci riuscirò perché Lady Stafford non può uscire senza chaperon” .
STAI LEGGENDO
MIO UNICO AMORE
Chick-LitSTORIA COMPLETATA Inghilterra '800 Elisa vive in casa di Lord Stafford sotto falso nome. Dopo otto anni il caso le farà incontrare di nuovo Thomas il quale non ha mai saputo i motivi del suo allontanamento. L' odio reciproco li porterà sull'orlo del...