CAPITOLO 44

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Thomas si allontanò a passo di marcia ed Elisa ne segui' l'incedere fino a che non si rintano' all'interno di una stanza che, dalla dislocazione, avrebbe potuto essere lo studio. 

Si ripromise di fare il giro della casa il giorno seguente, in fondo era la contessa di Waldegrave e, a parte le stanze con le quali era venuta a contatto in passato, non conosceva nulla della sua nuova dimora.

Mentre saliva la scala che portava al piano nobile, ripensava alla faccia sconvolta di suo marito nel leggere la missiva. 

Magari, mentre lei lo obbligava ad attraversare il paese oltrepassando il confine, qualcosa di grave era accaduto a Chewton? 

Nell'appartamento padronale trovò tutto l'occorrente per il bagno e una cameriera stava  disfando i bagagli. 

"Buongiorno milady, mi chiamo Betsy e sarò la vostra cameriera  finché non ne sceglierete una personalmente" esordì la ragazza tenendo gli occhi bassi. 

Era molto carina, capelli biondi intrecciati e stretti dietro il capo, media altezza e un fisico prorompente a malapena celato dall'abito di servizio dal taglio severo. 

Alzò lo sguardo per fissarla quasi con aria di sfida ed Elisa notò nei suoi occhi azzurri e nel volto teso, un malcelato risentimento. 

"Chi ti ha comandato questo incaricato?" le chiese con freddezza trovandola di primo acchito estremamente antipatica. 

"Mr. Curly milady". 

"Benissimo, comunicherò a Mr. Curly e a Lord Waldegrave la mia decisione in merito, ora puoi andare…".

"Vostro marito approverebbe la decisione di Mr. Curly" rimbotto' la cameriera rossa dalla rabbia. 

"Ah siii…e tu cosa ne sai di ciò Lord Waldegrave approverebbe o meno?" Elisa osservò meglio il volto arrogante della sua interlocutrice, vuoi vedere che… 

"Ripeto... puoi andare, non ho bisogno di te" Elisa le diede le spalle, decisa a troncare lì quella conversazione. 

Conoscendo la fama di Thomas  sicuramente quel bocconcino non poteva essergli sfuggito, ma da lì a proporla come sua cameriera era stato oltrepassato il limite della decenza ed era oltremodo offensivo.

Non appena lei uscì dalla stanza, senza neanche salutare, Elisa si denudo' accarezzando la piccola rotondità del ventre appena accennata. 

Ripenso' a quella sfacciata di Betsy… 

Con che arroganza le aveva dato ad intendere che conoscesse molto bene il suo padrone! 

Avrebbe parlato con Mr. Curly, non voleva una cameriera personale, non era abituata ad un trattamento così accorto, semmai in passato era stata lei a fornirlo e rifiutava i pregi che di norma spettavano ai personaggi del suo attuale lignaggio. 

Era stata per troppi anni dall'altra parte della barricata per poterli apprezzare. 

Ne avrebbe parlato anche con Thomas, gli avrebbe fatto capire il suo punto di vista e sicuramente avrebbero trovato un accordo che non prevedesse l'omicidio del consorte, perché qualora si fosse ritrovata davanti quella sfacciata o chi per lei, sicuramente lo avrebbe messo in atto. 

Cercò di rilassarsi respirando lentamente, il dottor Connelly le aveva prescritto riposo e tranquillità altrimenti rischiava di non passare lo scoglio fatidico dei tre mesi di gravidanza, le aveva spiegato. 

Rimase nella vasca fino a che l'acqua non divenne tiepida, di Waldegrave nessuna traccia. 

Asciugò vicino al caminetto i lunghi capelli rossi e scelse un semplice vestito verde bottiglia tra quelli dell' esiguo guardaroba. 

MIO UNICO AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora