Thomas mantenne la promessa.
Una servetta della locanda le portò in camera la valigia recuperata dalla carrozza di Stafford.
Elisa controllo' che al suo interno ci fosse tutto, compresi i risparmi nascosti dentro un paio di stivaletti.Tirò un sospiro di sollievo, non mancava nulla.
Sentendosi osservata si voltò e notò che la ragazza era ancora ferma impettita di fronte alla porta.
"Ti ringrazio infinitamente per avermi consegnato il bagaglio, se ora vuoi andare?"
"Non posso…signora, io….vi devo aiutare a prepararvi" rispose, lo sguardo rivolto verso terra.
"Ah si? E chi te lo ha chiesto?"
"Il conte….oh signora non ricordo come si chiama…comunque quello alto e un po' burbero, scusate.... se ve lo dico, ma pensavamo tutti fosse vostro marito".
Elisa si fece improvvisamente più attenta.
"Lord Waldegrave? E da dove ti è venuta quest'idea…..bizzarra?".
Si avvicinò parlando piano, come a voler confidare un segreto.
"Perché quando è entrato nella locanda con voi tra le braccia, che a dire il vero avevate le sembianze di una morta, era come impazzito. Urlava a destra e a manca….e noi a dirla tutta, eravamo terrorizzati…poi è rimasto incollato fuori da questa porta non so quanto tempo…e poi quando mi ha pagata profumatamente per venire ad aiutarvi….ecco... ho ringraziato dicendo che ci avrei pensato io a... Lady Waldegrave….allora mi ha detto che non eravate sua moglie" dopo aver terminato la filippica senza riprendere fiato, la guardo' negli occhi con complicità, ammiccando.
"Ci sono rimasta di sasso….magari è solo il vostro innamorato" rise scioccamente.Elisa era allibita.
Quella pettegola, come tutti gli altri del resto, avevano creduto che lei…e tutto perché lui…
"Lord Waldegrave è solo un conoscente…comunque non credo siano affari che ti riguardano" era solita trattare le persone con egual rispetto, senza distinzione di ceto sociale, ma la categoria dei pettegoli non l'aveva mai digerita, quindi fu piuttosto dura con la ragazza.
"Ora…ti chiedo di fare quello per cui sei stata profumamente pagata….. e poi di andartene".
"Si signora…scusate….io non volevo…" era diventata rossa per la vergogna.
Elisa non rispose, in compenso le girò le spalle e cominciò a tirare fuori l'abito dalla valigia, stendendolo sul letto e lisciando le pieghe per spianarle.
Prima della partenza Sarah aveva insistito affinché comprasse abiti più adeguati alla nuova mansione che le era stata assegnata, non più istitutrice, ma dama di compagnia.E questo perché, essendo venuto a conoscenza dei suoi natali, Milord aveva ritenuto opportuno elevarla ad un grado più consono al suo status.
La cameriera non proferi' più alcuna parola, inoltre si muoveva con passo felpato per la stanza, onde evitare di indisporla ulteriormente.
Elisa ringraziò mentalmente Thomas per la premura mostrata nei suoi riguardi.
A lui non lo avrebbe mai confessato, ma si sentiva molto spossata e il senso di vertigine non l'aveva abbandonata, quindi due mani in più erano una manna dal cielo.
Liquido' la servetta è uscì dalla stanza cercando quella in cui era ricoverato milord e gliene fu indicata una al piano terra.
Scese le scale lentamente, reggendosi al corrimano, ora che sospettava di portare in grembo una vita da proteggere, non si sarebbe più comportata avventatamente.
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MIO UNICO AMORE
Chick-LitSTORIA COMPLETATA Inghilterra '800 Elisa vive in casa di Lord Stafford sotto falso nome. Dopo otto anni il caso le farà incontrare di nuovo Thomas il quale non ha mai saputo i motivi del suo allontanamento. L' odio reciproco li porterà sull'orlo del...