Dentro

36 James

L'unica sensazione che prova è rabbia: autentica, incomprimibile, devastante. E' più che rabbia, è furore. Rosso acceso.

Sono le 7.00 di mattina e per quanto cerchi di spengerlo a suon di bracciate furibonde, è già alla 47esima vasca e non avverte nemmeno un po' di sollievo.

Continua a nuotare velocemente con movimenti meccanici facendosi accarezzare dall'acqua, destra, sinistra, destra, respiro, sinistra, destra, sinistra, respiro, tocca il bordo, si avvita in una capriola, piega le gambe e spinge coi piedi sulla parete liscia per lanciarsi in un nuovo turbine di bracciate. Destra, sinistra, destra, respiro, sinistra, destra, sinistra, respiro, continua senza darsi tregua mentre la sua mente non accenna a staccare.

Dovrebbe essere sollevato, ora che finalmente sanno dove guardare.

Dovrebbe essere orgoglioso del lavoro fatto dai suoi uomini, adesso che hanno una traccia da fiutare come cani, impazienti di cominciare la caccia. Dovrebbe provare sollievo ed eccitazione all'idea che ha qualche probabilità in più di tornare in possesso delle sue proprietà ... ma per qualche inspiegabile, assurdo motivo è solo incazzato.

La verità è che è stato fottuto alla grande, metaforicamente e non!

Quella ragazzina, come Alec continua a chiamarla per qualche assurdo motivo, non solo si è presentata a casa sua fingendo di essere stata invitata; non solo ha flirtato con lui come una professionista consumata sorridendogli e mentendo, mentre lo guardava dritto negli occhi; gli ha anche fatto credere spudoratamente, per tutto il tempo che sono stati insieme, fosse lui quello ad avere il totale controllo. Mentre possedeva quel corpo ancora e ancora, esplorando con desiderio ogni centimetro di quella pelle profumata , era assolutamente convinto di essere lui a dettare le regole del gioco in camera da letto e fuori, ma non era così.

Da quando quella donna ha messo piede in casa sua tutto era già stato programmato. Li ha manovrati tutti come marionette, pupazzi di cui si è limitata a tirare le fila. Compreso lui. Ha agito come lei si aspettava che agisse, ha guardato esattamente quello che lei voleva che vedesse, ascoltato solo quello che lei ha voluto fargli sentire. E' stato un burattino di pezza nelle sue mani .

Ripensa al vestito succinto, allo sguardo malizioso. Una donna non bella nel senso classico del termine ma incredibilmente sexy. Che ti fa da subito bollire il sangue nelle vene e che tu chissà perché, tendi immediatamente a sottovalutare. Ora, al contrario di allora vede molto bene la sua strategia.

Cosa ti aspetti da una donna così? Ovviamente non che sia intelligente o arguta.. no, ti chiedi solo quanto sia brava a scopare e i mille modi in cui potrai fottertela.

Certo non ti aspetti che sarà lei a fottere te.

Continua a nuotare senza darsi tregua, sente le spalle che cominciano a bruciare, le gambe stanche, il respiro che non è più così regolare. Destra, sinistra, destra, respiro, sinistra, destra, sinistra, respiro, tocca il bordo, si avvita in una capriola, piega le gambe e spinge coi piedi sulla parete liscia per lanciarsi in un nuovo mulinello di bracciate, destra, sinistra, destra, respiro, sinistra, destra, sinistra, respiro...ma non è solo il fatto di essere stato fregato alla grande che lo fa infuriare . No. Non è soltanto essere stato raggirato abilmente ad innervosirlo e che a farlo sia stata - oltretutto - una semplice ragazzina , come la chiama Alec. No.

Quello che trova più assurdo di tutta questa situazione sballata è che lui, un uomo adulto, che nella vita ha conosciuto più donne della maggior parte dei suoi coetanei, che ha rifiutato corpi bellissimi e modi sofisticati, giovani ereditiere piene di fascino e classe da vendere; lui che non ha mai perso tempo a fantasticare su nessuna di loro né tanto meno sperato di incontrale nuovamente sulla sua strada... oggi, per qualche incomprensibile ragione, si trovi nell'assurda condizione di non potere in nessun modo levarsi dalla testa quella donna e desidera contro ogni ragionevole motivazione disperatamente rincontrarla.