Dentro

112 Maya

Maya ha firmato il contratto per l'affitto dei nuovi locali.

Stringe le chiavi mentre si guarda introno, pensando a come saranno una volta arredati.

Tutto questo è nato solo per rendere credibile la sua copertura lì a Miami, ma tutto stà diventando, giorno dopo giorno, incredibilmente reale.

Fà una giravolta su se stessa, le finestre danno su un panorama magnifico. Un parco rigoglioso e pieno di palme che ti dà l'impressione di stare all'aperto, anche se in verità vedi il mondo esterno tramite un muro di vetro. Già immagina gli istruttori che incitano i loro ragazzi ad eseguire gli esercizi, la musica che pompa, il sudore che scorre sui corpi tonici.

Sa bene che Miami è una piazza completamente diversa rispetto a San Francisco ma ha mille idee che le girano in testa. Vuole arredare questa palestra in modo completamente diverso, anche i corsi che proporranno saranno differenti, in linea con lo stile di vita di Miami, frenetico e fashion.

Si guarda intorno immaginando già il risultato finale e sorride, stupita che questo progetto che inizialmente aveva trovato così assurdo, adesso la coinvolga invece così tanto. Pensa subito a James e a cosa ne penserebbe delle sue idee rivoluzionarie, doveva venire con lei ma le ha mandato un messaggio che non avrebbe fatto in tempo.

Peccato, sarebbe bello che fosse lì per condividere con lui la sua visione. Le piace discutere delle cose con lui, ha sempre un approccio originale e non si fa spaventare dalle novità. In questo sono molto simili. Continua a camminare guardandosi intorno.

Sicuramente utilizzerà lo spazio esterno per una zona relax e di ristoro. Si avvicina alla vetrata, pasti bilanciati, succhi vegani e centrifughe bio, tutto rigorosamente e totalmente naturale. Sarà super costoso e questo scremerà la clientela, ovviamente. Amache e arredamento zen, vuole utilizzare juta, lino, tessuti naturali dai colori tenui. Bianco, color corda, legno sbiancato... stile shabby chic ... vuole uno spazio in cui ci si possa riposare dopo lo sforzo fisico, non solo il corpo, ma soprattutto la mente. L'ideale sarebbe pensare anche a una zona centro benessere, dove massaggi e trattamenti per il corpo siano a disposizione su prenotazione.

Cos'altro?

Musica, ovvio. Ma anche la musica all'esterno sarà diversa. Dentro vuole dei ritmi martellanti, potenti, che ti impediscano di stare fermo e di pensare, mentre fuori vuole qualcosa di diverso.. reggae, ska.. qualcosa di cool ma fuori dalla mischia, che faccia vagare con la mente.

Sicuramente sarebbe figo avere un dj dal vivo in palestra... sì, ecco cosa ci vuole, un dj di grido!

Vuole che la gente vada in palestra volentieri, con l'idea di divertirsi, non per imporsi un sacrificio necessario. Sa che sarà costoso, ma Miami è una piazza totalmente diversa e questa sarà una palestra di rappresentanza più che un attività destinata a portare profitto. E dopo tutto, non è che un'attività di facciata no? Qualcosa che deve attrarre l'attenzione più che altro.

James le ha lasciato carta bianca sulle decisioni riguardanti la palestra, ma forse dovrebbe sentire un suo parere.. cammina lentamente, studiando ogni angolo, ogni scorcio. Ha mille ideeinnovative.. è ansiosa di andare a casa per buttarne giù un po' .. vuole anche fare una botta di conti, una volta a casa potrebbe...

..casa?

Si ferma. In mezzo al locale enorme che rimbomba ad ogni suo passo.

Non sente l'improvviso silenzio ma solo i pensieri che si agitano convulsi nella sua testa.

Ma che cavolo le sta succedendo?! E' forse impazzita?

James, una nuova palestra, tutti questi progetti, e ora questa idea di casa... è diventata matta?