52 Maya

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In vita sua è rimasta raramente senza parole, ma questa volta non può che guardare muta e attonita quella porta chiusa per lunghi istanti, chiedendosi se si sia immaginata ogni cosa.

James Hutton non c'è più, se né andato davvero, lasciandole una settimana per prendere la sua decisione. Si guarda intorno, la stanza squallida dove era certa avrebbe preteso qualcosa da lei, e da cui è invece sparito senza toccarla.

Si chiede quanti uomini lo avrebbero fatto.

Si chieda cosa significhi.

Non è abituata a lodi e complimenti, non gliene ha mai fatte nessuno. Sa di essere brava nel suo lavoro, altrimenti Ben non l'avrebbe certo presa sotto la sua ala, ma non è mai stata blandita per questo. Era il suo dovere , nulla di più. E soprattutto non è mai stato abbastanza : per Ben c'era sempre un margine di miglioramento, un errore che avrebbe potuto non fare, un azzardo in più che avrebbe potuto osare. Mentre James oggi ... l ha fatta sentire speciale, una risorsa preziosa per lui, per il suo team.

Un team... non sa cosa significhi fare parte di una squadra. Sente uno strana eccitazione, ma si costringe ad ignorarla. Ripensa a quello che le ha detto, al suo viso, al suo modo di osservarla tutta la sera come se fosse stata una sorta di esame che in qualche modo deve aver superato. Quando le ha parlato le è sembrato sincero. Le cose ha detto erano sensate, la proposta che le ha fatto equa. E proprio per questo, inaspettata.

Non sa cosa pensare. Di lui. Di tutta questa assurda giornata.

Raccoglie la chiave della stanza, spenge la luce ed esce. Ha solo voglia di andarsene a casa.

Sa che c'è un uscita sul retro, preferisce andarsene inosservata. Percorre il corridoio e spinge il maniglione della porta antipanico per uscire, viene investita da una folata di vento gelido, si chiede come le sia potuto venire in mente di vestirsi così a fine ottobre. Chiede al buttafuori che fa la guardia alla porta di chiamarle un taxi che per fortuna è proprio dietro l'angolo, quando entra e sbatte la portiera trema dal freddo. E' praticamente nuda, rimpiange la giacca di James.

Dà il suo indirizzo al tassista. Si guarda alle spalle per vedere se qualcuno li segue. E' certa che se James conosce l'indirizzo della palestra ed il suo nome sa anche dove abita, non ha certo bisogno di farla seguire. Però guarda lo stesso.

Non riesce a concentrarsi su nulla, il comportamento che ha avuto quell'uomo stasera ha stravolto tutti i suoi schemi. La proposta che le ha fatto, le cose che le ha detto. Erano... esita anche solo a pensarlo... ragionevoli?!

Sa bene di essere eccezionalmente brava in quello che fa, ma si è introdotta in casa di quell'uomo con l'inganno, gli ha sottratto dei beni preziosi, gli ha mentito per tutta la sera fingendo di essere chi non era.. non avrebbe mai creduto di ritrovarselo davanti di nuovo, ma se fosse accaduto si sarebbe aspetta un uomo livido di rabbia, rancoroso, in vena di rivalsa.

James invece è stato onesto .

E' ovvio che preferirebbe trovarsi in un 'altra situazione, ma il quadro che le ha disegnato James è reale e se sa anche del colpo di Boston... bhè ha decisamente il coltello dalla parte del manico. Alla luce di questo tassello in più la la proposta che le ha fatto , più ci pensa più le sembra ... sensata?

Si chiede dove stia la fregatura.

Cosa avrebbe fatto lei al suo posto?

Si sarebbe accontentata di farsi dare i soldi indietro?

Avrebbe preteso gli interessi?

Avrebbe cercato una sorta di vendetta?

Non lo sa.

Quello che è certo è che per prendere una decisione deve capire meglio che cosa le sta proponendo e quali sono le condizioni. Qual' è il lavoro che dovrebbe svolgere nella sua organizzazione? Qual è la cifra totale che gli dovrà rifondere? E' davvero necessario che si muovano in team? Sa di non esserne capace.

E le sue palestre?

E i suoi clienti?

Sta davvero pensando di mettere da parte per un periodo di un anno o più la sua attività principale? Può fidarsi che una volta concluso la sua parte di accordo James non la denuncerà comunque adesso che sa chi è e cosa ha fatto? Come può esserne sicura?

Paga il tassista e scende di corsa per andare a rifugiarsi nel caldo pianerottolo del suo condominio, entra in ascensore e in un attimo è al sicuro nel suo appartamento. Si strappa di dosso quella tutina e si mette sotto la doccia bollente. Resta lì non sa quanto, tanto è certa che non riuscirà a chiudere occhio con tutti i dubbi che ha in testa.

Invece quando si infila a letto sente gli occhi che le si chiudono, ha le palpebre pesanti. Ho solo bisogno di dormire, pensa prima di scivolare nel sonno , tutto questo casino lo risolverò domani.

DentroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora