128 James

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Ritrovarsi Maya davanti, dopo la fatica che ha fatto per mandarla via è frustrante.

E' frustrante la gioia che sente esplodergli nel petto, data dalla consapevolezza che per essere lì oggi lei ha rinunciato al volo della sera prima per San Francisco ; e al tempo stesso è frustrante la paura che ha dentro, atavica e profonda, per la sicurezza di lei, come non ha mai provato prima in vita sua per nessuno; ed assieme a tutto questo è frustrante la rabbia che prova ogni volta ha a che fare con questa donna cocciuta e si rende conto come non faccia mai, assolutamente mai, quello che le viene detto.

Neanche quando in gioco c'è la sua stessa vita.

Quindi quando si alza dall'amaca, incurante delle fitte di dolore che lo trafiggono, è discretamente furioso. In una miscela esplosiva di gioia, paura, frustrazione e rabbia che non ha mai provato in vita sua . Maya fa un passo indietro, stupita, sicuramente presa alla sprovvista dalla sua reazione esplosiva.

'Allora? Mi spieghi cosa ci fai tu ancora qui quando quel cazzo di volo per San Francisco partiva ieri?'

Fa un passo verso di lei, l'espressione cupa. Dovrebbe appoggiare il peso solo sulla gamba sana, ma è troppo incazzato per curarsi di se stesso. Sa solo che lei non dovrebbe essere lì. Per nessuna cazzo di ragione al mondo.

Vede Maya che lo scruta decisa, conosce fin troppo bene quell'espressione. Ha i piedi puntati per terra, non indietreggia più.

'Io non me ne vado.'

James non riesce a credere alle sue orecchie. Chiude gli occhi per cercare di darsi una calmata ma non serve, stringe la mascella per trattenere un ringhio furioso e li riapre per guardarla negli occhi e puntandole un dito al petto.

'Gira i tacchi, sali sulla macchina e spingi a tutto gas sull'acceleratore ragazzina. Tu salirai su quell'aereo, chiaro? Oggi stesso, o quanto è vero Iddio ti ci caricherà io a forza.'

Maya ha gli occhi in fiamme e le guance rosse. E' chiaro che non si aspettava quell'accoglienza, ma non si muove di un passo. Stringe i pugni , le braccia rigide lungo i fianchi.

'Io.Non.Me.Ne.Vado'

James vorrebbe strangolarla.

Lì .

Adesso.

Con le sue stesse mani.

Ha dato la caccia a questa donna per mesi. L'ha cercata ovunque e quando l'ha trovata ha dovuto ricattarla per portarsela a casa. Ha cercato in ogni modo possibile immaginabile di convincerla a farlo entrare, a concedergli almeno uno spiraglio di fiducia. A restare al suo fianco, dimostrandole in ogni modo che quello era il suo posto.

Si è sempre tirata indietro, guardinga.

Sospettosa.

E oggi, che pur stappandosi l'ultimo brandello di cuore che gli era rimasto pensava di essere riuscito ad allontanarla da lui per sempre, dopo aver scoperto che ogni momento che passano insieme è per lei letale, Maya cosa fa?

James la guarda con i piedi piantati nella sabbia e l'espressione caparbia .

Sembra una ragazzina capricciosa ma sa che è molto di più.

Eccola lì davanti a lui, la donna che ha sempre cercato.

Ora che non può più tenerla, lei ha finalmente deciso di restare.

E' frustrante.

E' assurdo.

Non gli resta che un ultimo tentativo. Fa per caricarsela in spalla e costringerla con la forza a dargli retta, una volta per tutte. Ma Maya interpretando le sue mosse, fa un balzo di lato.

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