Dentro

83 Hutton

Se avesse potuto evitarlo non si troverebbe lì stasera, guarda i numeri dell'ascensore che salgono inesorabili e maledice il giorno in cui non ha rispedito al mittente Valery Cox.

Aveva chiesto una ragazza statuaria, bionda, dallo sguardo dolce ed i lineamenti cesellati di una bambola, quando ha aperto la porta e si è trovato davanti quella pantera accovacciata sinuosa sulla sua scrivania, con lo sguardo scintillante della predatrice ed il sorriso sornione, avrebbe dovuto fare un balzo indietro e mettersi al sicuro. E invece l'ha fatta restare.

Grave errore.

Ora tutto sta andando a rotoli.

La sua attività, i suoi programmi di scavi e le missioni a caccia di reperti sommersi... tutto in bilico, se fa la mossa sbagliata perderà tutto quello per cui ha lavorato così duramente, e l'unica persona che non vorrebbe più vedere è proprio quella che potrebbe capovolgere la situazione, servendogli su un piatto d'argento la mano vincente. Dio il destino, come si diverte a burlarsi di lui!

Quando le porte dell'ascensore si aprono al 36° piano, si dirige a passo deciso verso la camera 3689. Non è lì in smoking per galanteria, è lì perché devono discutere di affari prima di andare alla festa a casa di Robert Mouawad e non c'è nessun altro posto in cui possano farlo senza destare sospetti. Sa già che troverà Maya sul piede di guerra, e non sarà affatto facile convincerla a fare quel colpo, maniaca del controllo e della sicurezza com'è, eppure lui non ha scelta.

Da quando Greg ha parlato con Ygor e gli ha detto che loro non sarebbero più stati suoi fornitori, il russo gli sta facendo terra bruciata attorno, con ogni mezzo. Le vendite sono in picchiata e la loro reputazione sarà messa in serio pericolo se non riescono a trovare un modo rapido d'invertire il trend.

Anche Tony ha sentito l'odore del sangue e da predatore quale è ha pensato bene di bussare alla sua porta sapendo che è in difficoltà, per sondare il terreno e capire se è ancora sul mercato. Vuole chiaramente metterlo alla prova, ma lui non si arrende facilmente.

Ed eccolo lì. Di nuovo davanti ad una porta chiusa.

Sospira prima di bussare, se pensa al perché si è messo di traverso con Ygor, permettendogli di entrare nella sua vita e distruggerla o come mai Tony gli giri intorno in piccoli cerchi come uno squalo affamato, si sente un autentico coglione.

Una donna.

Tutto per colpa di una donna. 

Lui, che  non si ricordava neanche con chi aveva diviso il letto la mattina dopo e adesso non riesce più a scopare senza pensare costantemente a Maya e al fatto che farlo con lei sarebbe stato  decisamente meglio.

Si passa le mani fra i capelli nervosamente e poi bussa, forte, impaziente di porre fine a quell'incontro.

La voce di Maya gli arriva da qualche parte dietro la porta.

'E' aperto, porti pure tutto in camera e lo metta sul letto! Ho lasciato la mancia.'

Si accorge che tra la porta e lo stipite c'è un foglietto di carta, lo prende... è un biglietto da 10 dollari piegato - sorride -un modo ingegnoso per non fare chiudere la serratura, li prende ed entra. Chiedendosi chi stia aspettando. Sicuramente non lui.

Nella stanza sembra sia esplosa una bomba, ci sono fogli ovunque. L'unica cosa intatta è il letto, su cui è disteso il vestito che le ha fatto mandare per la serata e un paio di sandali da equilibrista, non che per lei sia un problema, se la vedesse camminare con quelle scarpe su un cornicione a 50 metri d'altezza non si stupirebbe .

Si aggira per la stanza dando un'occhiata ai fogli: sono chiaramente il contenuto della busta gialla su cui vede sono stati scarabocchiati appunti, disegni e note con frecce, punti interrogativi ed esclamativi, sottolineature e correzioni grossolane. Se non altro Maya ha fatto i compiti a casa. Legge alcune note, prende in mano un disegno che lo colpisce particolarmente e lo studia con attenzione.