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La vita nella Missione di Vicente de Valverde era stata stravolta in poche ore. I tagliagole di Robertson avevano preso il controllo senza che vi fosse alcuna resistenza; salvo quella successiva al loro insediamento, che aveva visto le anime più belligeranti venire confinate all'interno della chiesa, insieme ai due Padri, Lopez e Ortiz, con un manipolo di guerriglieri a sorvegliarle. Le ribellioni non era nulla più che qualche tentativo di fuga, che però in quella giornata si erano conclusi con nuovi confinamenti; nessuno dei capi voleva spargimenti di sangue.
   Avevano preso possesso dell'abitazione di Padre Ortiz, un piccolo monolocale stracolmo di simboli e immagini religiose. Schroeder, nonostante fosse convinto dei propri buoni propositi, in quello spazio non si sentiva a proprio agio; anzi, gli sembrava di essere posseduto e trovarsi dinanzi a una croce. Alvarez provava una tranquilla indifferenza, così come Shkodran. Robertson invece sembrava attratto da alcuni gingilli della Missione, risalenti alla fondazione, e perfetti da aggiungere alla sua collezione privata.
   Sapevano che Kane e i suoi compagni erano tornati indietro, verso le Ande, dunque bisognava inseguirli. Dopotutto, perché avrebbero tornare al punto di partenza senza motivo? No, Robertson era certo che dovevano essersi lasciati qualcosa alle spalle.
   «Bisogna trovarli prima che allertino le autorità, altrimenti siamo tutti fottuti» si lamentò Alvarez. Con i suoi precedenti nel campo del contrabbando di tesori archeologici non se la sarebbe certo cavata come l'ultima volta. Lo stesso si poteva dire per Schroeder, anche se sul suo conto si trattava perlopiù di voci. A rischiare davvero lì erano Shkodran e Robertson; loro sarebbero stati arrestati e le chiavi delle celle gettate via.
   «È stato lei a dire che ci serviva la dottoressa Cruise» lo rimproverò Schroeder. «E sempre tu hai proposto di rapirla.»
   Alvarez riconobbe la provocazione. «Ma tu hai lasciato in vita i suoi compagni. O sbaglio?»
   «Ti avevo avvertito di non sottovalutare Alexander Kane. Ti avevo detto che se lo avessi fatto avresti potuto scavarti la fossa da solo.»
   «Basta così, smettetela di comportarvi come dei bambini. Ci sono cose più importanti di cui occuparsi» li ammonì Robertson. Poi si rivolse a Schroeder: «Come procediamo?» Era ovvio che il suo unico interesse fosse non tornare a casa a mani vuote.
   «Senza la dottoressa Cruise e senza le informazioni che poteva darci?» chiese a sua volta Schroeder. «Finché restiamo qui siamo al sicuro dalle autorità, che probabilmente ci stanno cercando ancora nella giungla. Loro hanno un grande vantaggio temporale su di noi, a voler essere pessimisti potrebbero aver già raggiunto El Dorado.»
   «Salti pure questa parte» ribatté Robertson. «Voglio sapere come bisogna procedere.»
   «Ci serve almeno uno di loro. Dovremo mandare qualcuno a cercarli.»
   «Immagino che quel qualcuno sia riferito a me» disse Shkodran. «Mi dica chi vi serve e chi posso uccidere.»
   «No» ribatté Robertson. «La Fiamma Nera è conosciuta in tutto il mondo, in più loro sanno che sei dei nostri.»
   «Infatti. Proporrei due dei nostri cari tagliagole» disse Schroeder.
   Robertson si trovò d'accordo. «Si, certo. In fondo loro sono sacrificabili.»

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